|
|
|
STAGIONE TEATRALE 2015-2016 Teatro Vascello sala Giancarlo Nanni Vascello dei Piccoli Spettacolo adatto per TUTTA LA FAMIGLIA dal 9 al 24 gennaio 2016 sabato ore 17.00 domenica ore 15.00 Bustric e il Magico PICCOLO PRINCIPE Libero adattamento dal racconto di Antoine de Saint-Exupéry uno spettacolo di Bustric
Il Magico PICCOLO PRINCIPE di Bustric La musica è come l’acqua, prende la forma del recipiente dove la si mette pure restando sempre acqua. Con questo giuoco di parole, Bustric ci informa che la musica rende liberi gli spettatori e gli attori, perché pure essendo uguale per tutti, è diversa per ognuno. Ognuno la può interpretare come vuole. La musica è un compagno di viaggio capace di divenire protagonista i ogni istante senza mai essere prevaricatrice. Da molti anni Bustric compone e gioca con storie e personaggi che con la musica dialogano. Il suo mondo fatto di magia, giochi di prestigio, giocolerie, pantomima e parole, si sposa magnificamente bene con questa antichissima arte che, certo, è nata con l’uomo. Questo Piccolo Principe liberamente ispirato all’opera di Antoine de Saint-Exupéry ne è una prova. Il racconto che tutti conoscono diviene spunto di scene che si dilatano e creano sorprese. Del Piccolo principe si cerca qui la meraviglia nascosta dietro le parole . E’ una rappresentazione libera e leggera, dove la scena semplice per scelta e necessità i trasforma a seconda del momento, divenendo ogni volta paesaggio e spazio magico, diverso. Il gioco stesso racconta e diviene storia. E’ il modo di mettere in scena di Bustric, ancora prima del racconto ad avere un valore didattico che incoraggia la creazione. Inventare e creare è forse l’attività umana più bella e straordinaria che esiste. Ai bambini deve essere mostrato che è possibile. Quello di Bustric e un esempio palpabile, che si vede perché davanti a tutti. La narrazione, anche se a volte è complessa, si risolve sempre con inventiva e semplicità, quella semplicità che nasce dallo studio e dal superamento di fronzoli e decori inutili. Si va diritto al cuore delle cose, no servono scene troppo costose e difficili. Bustric ci mostra che, se si libera la mente e con essa la fantasia e se si dà spazio al gioco, tutto può essere rappresentato: “Pianeti immaginari…Personaggi impossibili… tutto” Il pubblico è sempre disposto a credere e ad entrare nel gioco dell’attore. Il teatro diceva Borghes è “Una sospensione volontaria dell’incredulità”… I bambini hanno questa straordinaria capacità innata, ancora disponibile, per loro è del tutto naturale lasciarsi andare al gioco, aspettano solo di essere stimolati. Certo non si deve deluderli, sarebbe fatale. Si devono sempre mantenere le promesse. “Un ragazzino un giorno mi ha chiesto: come si fanno le magie? Io gli ho risposto che ci voleva la polvere magica e lui allora è diventato serissimo e come se avesse fatto una scoperta eccezionale mi ha chiesto: Va bene anche la polvere di casa mia?!!” Buon divertimento ! IL VASCELLO DEI PICCOLI
Orari: sabato ore 17.00 domenica ore 15.00
Biglietteria: Intero adulti € 10,00 Ridotto bambini € 8,00 Servizio di prenotazione € 1,00 a biglietto Per ogni spettacolo si organizzano feste di compleanno presso il teatro abbinate agli spettacoli per i bambini, info ai numeri del teatro vascello
|
Cosa ne pensi? |
|
Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito. Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra. Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui |
I commenti: | |||
Commento
1)
|
|||
Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/12/2024 08:24:54 |
Sei
iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.
Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
Poco prima dell'inizio della crisi da Coronavirus, il Teatro Lo Spazio di Roma è stato affidato alla guida di Manuel Paruccini...
Nell'epoca in cui le sale teatrali sono ferme, per far fronte a quella mancanza da "sipario chiuso", è necessario reinventarsi e pensare al futuro.
Un cantastorie accompagna il pubblico in un alternarsi di narrazione e azione attraverso il complesso percorso di crescita di una fanciulla narrato nel rispetto della ricca e tradizionale simbologia delle fiabe