Sei nella sezione Cultura   -> Categoria:  Teatro  
Roma, Teatro Cometa: Cattivi ragazzi - Recensione

Roma, Teatro Cometa: Cattivi ragazzi - Recensione
Autore: Recensione della nostra inviata Susanna Schivardi
Data: 26/10/2015

 

Si chiamano Massimo, Amid, Fabian, Vincenzo, Gaetano e Giacomo, i cattivi ragazzi che Francesco Montanari ha portato sul palcoscenico del Teatro della Cometa a Roma, per giocare a fare gli scostumati, gli indisciplinati. Uno spettacolo veloce, semplice e bellissimo. L’attore principale, ormai noto al grande pubblico, è un professore di nome Giuseppe che deve rimettere in riga un gruppetto di ragazzi minorenni, in carcere per reati più o meno gravi. Gli attori giovanissimi, tutti romani, si calano nei panni di un siciliano, un napoletano, un libico, un rumeno, un milanese e un romano appunto, senza sbavature, senza difficoltà, pieni di graffi sul volto, pieni di squarci nel cuore.

Lottano tra di loro, si accaniscono e si attaccano, la loro rabbia esce fuori col dialetto, come un urlo per dire basta alla prigionia, per invocare la libertà. Il professore è umano, troppo umano per loro e quasi non lo sanno, non lo vogliono riconoscere, perché la loro musica è più alta della voce, è più aggressiva del rancore, che di notte, tra le sbarre, esce fuori come una tigre dal petto.

Le loro orecchie scoppiano ma chiedono aiuto. Il prof è più forte, più tenace del loro rap improvvisato, ha il cuore di chi ha sofferto, ha il passo, anche zoppicante di chi sa che cosa dire, ad un gruppetto scapestrato di ragazzi che vuole solo amore. Gli sketch sono tutti verosimili, allineati su un passato di vuoto, fatto di violenza e incomprensione, dove l’amore in realtà sembra più un adesivo attaccato su un casco che non un vero effetto dell’animo. Non sanno scrivere e né leggere ma la loro legge è molto più ferrea di qualsiasi regola grammaticale, si chiama sopravvivenza. Proprio in nome di questa decideranno, ad un certo punto, quasi per caso, che il prof, detto anche Peppino, sarà la loro guida non detta e non dichiarata.

Perché si trova lì, perché li ascolta, perché invece che imporgli la sintassi dell’italiano, parla a loro con la sintassi della vita, con la declinazione del dolore, con gli errori che tutti, prima o poi, facciamo. La sceneggiatura splendida, i ragazzi bravissimi, uno spettacolo ideologico ma molto schietto con un finale da brivido per far scendere anche qualche lacrima, in più, per chi lo volesse.  Scritto e diretto da Veruska Rossi e Guido Governale, con la Compagnia Omnes Artes e le musiche originali di Gemitaiz e Frenetik & Orange, sarà in scena fino all’8 Novembre.




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 26/12/2024 08:06:02

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Teatro

Autore: Carla Fabi - Redazione Cultura
Data: 27/05/2020
Roma, Teatro Lo Spazio - Il 4 Giugno l'insegna si riaccende in segno di speranza

Poco prima dell'inizio della crisi da Coronavirus, il Teatro Lo Spazio di Roma è stato affidato alla guida di Manuel Paruccini...

Leggi l'articolo

Autore: Carla Fabi - Redazione Cultura
Data: 01/05/2020
Andrea Rivera dal 7 Maggio su Vimeo - Teatro Online

Nell'epoca in cui le sale teatrali sono ferme, per far fronte a quella mancanza da "sipario chiuso", è necessario reinventarsi e pensare al futuro.

Leggi l'articolo

Autore: Maya Amenduni - Redazione Cultura
Data: 23/03/2020
Teatro le Maschere in streaming da lunedì 23 marzo con: TRE OMINI NEL BOSCO

Un cantastorie accompagna il pubblico in un alternarsi di narrazione e azione attraverso il complesso percorso di crescita di una fanciulla narrato nel rispetto della ricca e tradizionale simbologia delle fiabe

Leggi l'articolo

Autore: Eleonora Turco - Redazione Cultura
Data: 04/03/2020
Roma, Teatro Studio Uno - 12-15 marzo - in prima assoluta 'Malleus Maleficarum'Debutta in prima assoluta al Teatro Studio Uno dal 12 al 15 marzo 2020 Malleus Maleficarum
Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -