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È un debutto particolarmente sentito quello di Susanna Salvi al Teatro dell'Opera di Roma, in Giselle. Una parte che l'affascina e che ha sentito da subito sua, come è stata grande l'emozione che l'ha pervasa per questo ruolo che è stato ammirato in passato, da grandi protagoniste della danza, come Carla Fracci. Per lei, ormai ammirata come una giovane affermazione della danza, l'interpretazione principale nello spettacolo che è andato in scena sabato 24 ottobre delle 15.00, accanto ad Alessio Rezza. I due sulla scena sono bravissimi arrivando a conquistare applausi dal pubblico estasiato dalle loro performance. Giselle è una ragazza di umili origini, fragile, che ama ed è riamata da un giovane che però, si è presentato sotto false spoglie, perché duca e promesso sposo ad una giovane nobile. Il loro amore è messo a dura prova dalla rivalità di un altro giovane, innamorato di Giselle e dalla corte che fa scoprire la verità alla giovane. Giselle impazzisce e si uccide. La madre e gli amici la seppelliscono nel bosco, dove lei, di notte, viene invitata ad unirsi alle Villi, giovani donne morte suicide per amore. Queste chiedono la vita del giovane amato da Giselle, ma lei, piena di quel sentimento anche dopo la morte, lo salva, per regalargli, ancora una volta, la vita. Da qui si dipana la storia raccontata attraverso il corpo, di amore, gelosia, festa e dolore, di un villaggio e di una corte che fanno aprire gli occhi e la mente ad una storia d'altri tempi. Si entra nella fantasia, nella dimora del sogno, dove a raccontarcelo sono le scenografie e i ballerini che si muovono con leggerezza sul palco. Il loro è un insieme di movimenti e salti che accompagnano l'intera rappresentazione, dove anche il corpo di ballo assume una parte importante dello spettacolo. I loro movimenti all'unisono, le loro coreografie incrociate, mettono in evidenza un corpo di ballo coordinato e preparato, che non sbaglia e regala al pubblico magnifiche coreografie, avvolte da una scenografia fiabesca. Se i costumi e la gioia appaiono evidenti nel primo atto, il secondo lascia incantati con gli abiti bianchi delle diciotto Villi che riempiono la scena e illuminano la prima notte di Giselle in loro compagnia. Una strepitosa Susanna Salvi, incantevole, espressiva, delicata nei movimenti, sembra volare sul palco, che vive come se fosse casa sua. La si vede muoversi con sicurezza e determinazione, certa dei passi e delle sue capacità, lei che appare come un talento puro della danza. Bravissimo anche il suo compagno, Alessio Rezza, che esegue dei passi e dei salti precisi e difficili in sequenza con straordinaria facilità. Etoile, primi ballerini, solisti, corpo di ballo, hanno meritato l'applauso del pubblico, avendo regalato un entusiasmante pomeriggio di danza. I loro passi che risuonano sul palco come unico rumore che si ode oltre alla musica, ne afferma i movimenti all'unisono. I loro movimenti sulle punte che permettono lo spostamento leggiadro delle ballerine, salti e piroette che invadono gli spazi. Un plauso va fatto anche all'orchestra diretta da David Garforth, che ha eseguito magistralmente le musiche di Adolphe Adam. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/12/2024 04:44:08 |
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