|
|
|
Sei nella sezione Mondo   -> Categoria:  Cronaca dal Mondo
|
IN LIBIA, A GERNADA
IL NUOVO OSPEDALE DI CHIRURGIA DI GUERRA DI EMERGENCY Lunedì 12 ottobre Emergency ha aperto un Centro chirurgico per vittime di guerra a Gernada, in Libia. L’intervento di Emergency è stato richiesto quattro mesi fa dal ministero della Sanità del governo di Tobruk, di stanza ad Al-Bayda, per garantire assistenza ai feriti dei combattimenti nelle zone di Bengasi e Derna tra milizie dell’Isis e forze governative. Secondo l’Oms, sarebbero circa 20 mila i feriti in Libia negli ultimi mesi. Milano, 14 ottobre 2015 - Lunedì 12 ottobre Emergency ha aperto un Centro chirurgico per vittime di guerra a Gernada, in Libia. L’intervento di Emergency è stato richiesto quattro mesi fa dal ministero della Sanità del governo di Tobruk, di stanza ad Al-Bayda, per garantire assistenza ai feriti dei combattimenti nelle zone di Bengasi e Derna tra milizie dell’Isis e forze governative. La guerra in Libia, iniziata nel 2011, ha danneggiato gravemente il sistema sanitario del Paese: ovunque mancano le risorse e il personale necessario a offrire assistenza di base e specialistica, anche per le fasce più vulnerabili della popolazione, come i bambini. Con l'inizio del conflitto, il personale sanitario straniero - fondamentale per il funzionamento del sistema sanitario - ha lasciato il Paese mentre la maggior parte della classe medica è fuggita o è stata allontanata dai propri incarichi. La riduzione dell'esportazione di petrolio e il crollo del sistema finanziario hanno avuto un effetto devastante sull'economia del Paese e hanno portato a una drastica riduzione dei fondi disponibili per la sanità. Il progressivo deterioramento delle condizioni di sicurezza, inoltre, impedisce l'accesso alle cure alla popolazione soprattutto nelle aree di Bengasi, Derna, Zintane e Kikla. Per questa ragione il ministero della Sanità del governo di Tobruck lo scorso giugno ha messo a disposizione di EMERGENCY una struttura ospedaliera nel villaggio di Gernada, a circa 70 km da Derna e 150 Km da Bengasi. Lo staff di Emergency ha attrezzato la struttura e l’ha adeguata agli standard di Emergency: oggi l'ospedale è costituito da due sale operatorie, una sala X-ray, una terapia intensiva, un laboratorio, il pronto soccorso e 18 posti letto per il ricovero dei feriti. Oltre a curare le vittime della guerra, lo staff di Emergency si occuperà anche della formazione del personale locale e dell’organizzazione delle attività fino al raggiungimento dell’autonomia operativa. Per mantenere la sua posizione neutrale, come in tutti i suoi progetti, nei mesi scorsi EMERGENCY aveva avviato contatti con le autorità di Zintane e Misurata alle quali ha fornito scorte di medicinali come da loro richiesta. Già nel 2011, nei primi mesi dall’inizio del conflitto, Emergency aveva inviato due team di chirurgia di guerra a supporto dell’ospedale Hikmat e allo Zarrok field Hospital della città di Misurata, allora sotto assedio. |
Cosa ne pensi? |
|
Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito. Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra. Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui |
I commenti: | |||
Commento
1)
|
|||
Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 26/12/2024 18:12:36 |
Sei
iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.
Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
La rete più articolata, e che riguarda uno degli importi più elevati da record, è stata scoperta dall'Unità di informazione finanziaria (FIU) del Tesoro nel 2014.
I primi momenti della vita di un neonato dovrebbero trascorrere tra le braccia di sua madre, non in un ospedale in fiamme con proiettili e bombe che piovono...
Le organizzazioni criminali stanno ricorrendo ai servizi di consegna di cibo per trasportare la droga e altre sostanze illecite, mentre i Paesi sono in preda al lockdown a causa della pandemia globale di Covid-19.
Il consumo di cannabis in Olanda e’ aumentato durante la crisi causata dall’avvento del coronavirus.