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Ignazio Marino: i motivi per cui deve dimettersi e il dubbio che usufruisca del Tax refund

Ignazio Marino: i motivi per cui deve dimettersi e il dubbio che usufruisca del Tax refund
Autore: Il Direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 08/10/2015

“Basta polemiche su di me e l’utilizzo dei soldi del Comune di Roma: regalerò 20.000 euro e restituirò  anche la carta di credito del Campidoglio”. Il Sindaco Ignazio Marino, crede di potersela cavare così ma non mette in conto alcuni elementi.

Il primo: il suo comportamento generale, non piace ai romani. Non piace agli italiani, Ormai, non piace al PD, che prende le distanze e ne chiede le dimissioni. Immediate.

Secondo elemento: come ormai si sa, Marino si macchiò di una colpa simile, quando lavorava negli Stati Uniti. Nel 2002 fu cacciato con disonore dalla University of Pittsburgh Medical Center per un brutto affare di doppi rimborsi che il Sindaco della Capitale richiedeva, contemporaneamente, all’amministrazione statunitense e a quella italiana. Il conto non superava gli 8.000 euro, ma in America non fanno sconti a nessuno, specialmente quando si tratta di denaro. Al Capone fu messo in galera solo grazie all’intuizione di un poliziotto che capì che l’unico modo di incastrare il boss malavitoso, fosse quello di fare le pulci al suo patrimonio e ai passaggi di denaro.

Terzo elemento: la dichiarazione di Marino, di “regalare” 20.000 euro alla Città di Roma è quantomeno ridicola. Se verrà fuori che Marino ha approfittato della carta di credito del Campidoglio per sperperare soldi per scopi privati, non sta affatto facendo un “regalo” ma sta al massimo restituendo parte del denaro illecitamente utilizzato.

Quarto elemento: la storia del recente viaggio negli USA, in concomitanza del Viaggio di Papa Francesco: Marino ha tenuto una conferenza presso la Temple University di Philadelphia e corre voce che per questa sua partecipazione, abbia ricevuto un cosiddetto “gettone”: sarebbe cioè stato pagato. Lui ovviamente nega. Dicendo che ha solo ricevuto il rimborso del viaggio aereo. In ogni caso, l’ombra del peculato si abbatte sul Sindaco di Roma, dal momento che, per volare e soggiornare negli USA ha utilizzato, guarda caso, circa 15.000 euro presi direttamente dalle Casse del Comune di Roma che, peraltro, è bene ricordare versano in condizioni disastrose.

Quinto elemento: il Sindaco sta tenendo un comportamento palesemente contrario al ruolo che gli è stato affidato: va in vacanza in un periodo infuocato per la Capitale, ci sono i lavori per il Giubileo da realizzare – e già questo avrebbe dovuto far si che la Giunta capitolina lavorasse a pieno ritmo, visti i tempi ristrettissimi e i tanti problemi da risolvere – ci sono gli scandali di Roma Capitale, ci sono le casse del Campidoglio in rosso fisso. Lui che fa? Parte, con la famiglia, e va a farsi un bel periodo di riposo “lontano dagli attacchi e dalle polemiche” come ha avuto modo di dichiarare. Tanto, al suo posto, c’è la “badante” Gabrielli, commissario di Roma designato proprio a causa delle troppe mancanze palesate da Marino per un incarico a Sindaco che non avrebbe dovuto nemmeno sperare di ottenere.

Potrei continuare la lista delle motivazioni per cui sarebbe meglio che Marino presentasse immediatamente le sue dimissioni, ma sono cose note a tutti, come quella delle multe ,della vettura parcheggiata inesorabilmente in divieto di sosta e anche, dei tanti rincari delle tariffe  che i cittadini romani sono costretti a subire.

A parte ciò, c’è da chiedersi come mai Marino in questo periodo sia teso a ritornare negli USA e bisognerebbe anche comprendere se, per caso, ha ancora il doppio passaporto Italiano/Stratunitense, che gli darebbe anche qualche altra bella agevolazione, come ad esempio il tax refund, che è quella cosa che permette a cittadini italiani ma residenti in nazioni extra UE di non pagare le tasse e le imposte. Ma dovrebbe avere la residenza negli USA. O comunque, anche negli USA. Il che significherebbe che Marino è un genio nello sdoppiamento di personalità, almeno quando si tratta di rimborsi, tasse e imposte se è lui a doverle esigere o pagare.

Se qualcuno è in grado di rispondere alla domanda: “Marino usufruisce dei benefici di cui si avvalgono i titolari di doppio passaporto”? avrà risolto un dilemma non da poco e aperto la porta a cosa in Italia è reso possibile. Praticamente tutto. Almeno, quando si tratta di personaggi della politica.

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Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
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