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Ignazio Marino: il Sindaco latitante votato all' incoerenza

Ignazio Marino: il Sindaco latitante votato all' incoerenza
Autore: Il Direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 01/10/2015

Aborro le polemiche e il giornalismo polemico, però… Però questa storia di Marino che vola a Philadelphia, che millanta inviti mai ricevuti, contro i quali si scaglia lo stesso Papa Francesco con il suo categorico: “Io il Sindaco Marino non l’ho invitato. Chiaro”?. E in quel “Chiaro”? c’è la sintesi di una vergogna nazionale. L’ennesima. Che si veste con la pelle dell’orso sfregiando persino la razza animale (Un orso non farebbe mai e poi mai nulla del genere…)

Tornato dal viaggio, il Sindaco latitante Ignazio Marino, sfodera una grinta poco convincente e si scaglia contro “la campagna atta a demolire l’immagine di Roma”. No caro Sindaco. Qui non si tratta dell’immagine di Roma, semmai della sua. Lei doveva essere il legale rappresentante della Capitale, innanzitutto nei confronti dei cittadini romani e per finire, nei confronti del resto del mondo che, si sa, ha sempre gli occhi e l’attenzione puntati sulla Città eterna.

Credo che Marino stia facendo confusione sul significato del termine “commissariamento”. Che non significa che Gabrielli sia divenuto il suo vice, semmai, ne è divenuto il controllore, di lavori che dovevano partire mesi fa, per il Giubileo, e invece eccoci qui a raccogliere i pezzi dell’ennesimo scandalo.

Il viaggio a Philadelphia è costato – si dice – 15.000 euro. Che il denaro sia stato prelevato dalle casse del Comune di Roma, è lo stesso Marino a confermarlo, durante l’intervista che ha rilasciato stamane a Uno Mattina: "Mi hanno accompagnato anche un ambasciatore che lavora in Comune e il capo del nostro cerimoniale - ha spiegato Marino-. Quelle spese sono state supportate dal Comune, come è normale che sia per i sindaci delle grandi e piccole città". E sugli importi di queste spese Marino precisa: "Io esattamente il conto esatto non lo conosco. Posso dire che per quel che mi riguarda per i miei spostamenti personali ho avuto anche una macchina messa a disposizione dal Comune di Philadelphia".

A parte questo, si dice che Marino abbia preso un gettone dalla Temple University per la conferenza tenuta durante la sua quattro giorni americana sul tema ‘Il trapianto: dal fegato alla salvaguardia dei monumenti di Roma'. I suoi portavoce, ovviamente, hanno smentito o meglio: hanno stemperato l’entità del fatto, dichiarando che no, Marino non ha preso alcun “gettone” ma solo il rimborso parziale del suo volo aereo.

Se invece fosse vero il fatto del “gettone” preso per aver tenuto la conferenza, non si tratterebbe di peculato? Vola negli USA a spese del Comune di Roma e poi prende denaro per la Conferenza? E’ una domanda, un dubbio, cui nessuno forse darà risposta.

Ma poi dico: nel caos totale in cui ci troviamo, con Gabrielli che appena Marino ha rimesso piede sul suolo italiano, l’ha chiamato in riunione per fare il punto sulla disastrosa situazione dei progetti per i lavori per il Giubileo, era così importante volare negli USA per tenere una Conferenza dai contenuti così poco urgenti? Marino parla della “lenticchia nana” mentre a Roma tutto crolla, a cominciare dall’immagine del primo cittadino. Perché no, non è l’immagine di Roma a subire gli effetti dell’assoluta dissolutezza di questo Sindaco fuori dalle righe, ma lui stesso.

In ogni caso, Marino sta facendo la figura più barbina di tutta la sua carriera di uomo pubblico e, palesemente, non è nemmeno in grado di difendersi per una semplice ragione: è indifendibile. E se perfino il Papa più democratico della Storia della Chiesa è un tantinello incazzato beh…Abbiamo chiaro tutti, come Ignazio Marino non ne stia combinando una giusta.

C’è da chiedersi poi, come mai Marino ultimamente è tornato così spesso negli USA, sua ex patria professionale da cui fu letteralmente buttato fuori per quel brutto caso dei rimborsi che il Sindaco chiedeva due volte: una all’amministrazione statunitense e una a quella italiana. 8.000 euro in tutto, ma in America per molto meno, si perde il posto e la faccia, mica come in Italia. Per caso sono cambiati i nomi degli amministratori dell’Università presso la quale aveva qualche incarico e pensa di tornare negli States?

Se così fosse, sarebbe meglio dimettersi, lasciare la Capitale commissariata e sperare che l’8 Dicembre, giorno di inizio del Giubileo, il mondo non si faccia grasse risate di fronte allo scempio di una città antica al punto tale da avere le strade con i reperti archeologici a cielo aperto… Quando è troppo è troppo.

Video dell'intervista al Sindaco Marino di stamane, su UnoMattina

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