Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, durante il suo intervento odierno al Parlamento Europeo, ha proposto la ricollocazione di altri 120.000 migranti negli Stati membri.

I 120.000 si aggiungerebbero alla quota di 40.000 che era stata proposta nel Maggio scorso.

Contemporaneamente, Juncker ha chiesto di alzare a 1,8 miliardi di euro il fondo pro Africa e ha sostenuto l'importanza di rafforzare le frontiere esterne al blocco.

"Non siamo in un buon posto. Manca Europa nell'Ue e manca unione nell'Unione europea. E' una cosa che deve cambiare", ha dichiarato e sulla quota di migranti da redistribuire ha affermato che "va fatto in modo obbligatorio... 160.000 è il numero. Spero che questa volta tutti siano a bordo. Niente retorica, serve agire. L'inverno si avvicina, vogliamo davvero che le famiglie dormano nelle stazioni, nelle tende nelle notti fredde? Non c'è religione, non c'è credo né filosofia quando si tratta di rifugiati".

Juncker ha poi afffermato che "è vero che l'Europa non può accogliere tutta la miseria del mondo. Ma dobbiamo vedere le cose in prospettiva"

In definitiva, ha ricordato, "i rifugiati oggi rappresentano solo lo 0,11% della popolazione europea".

Relativamente alla lista dei "paesi sicuri" Juncker sostiene che: "I Paesi sulla lista dei Paesi sicuri devono sapere che se vengono tolti dalla lista, perderanno il diritto di diventare membri Ue".