Il terrore corre in Africa su un filo diretto che unisce Somalia, Nigeria e Camerun, tre paesi che da qualche tempo sono protagonisti di azioni terroristiche. Fazioni che ormai utilizzano metodi e tattiche apprese in Medio Oriente con auto-bome e kamikaze e che da tempo utilizzano anche i bambini. Obiettivi da colpire sempre zone affollate, dove facilmente si trovano i civili e dove le vie di fuga si perdono negli attentati.

Ad essere colpita la città di Mogadiscio, in Somalia, dove c'è stata un'esplosione vicino all'hotel al Jazeera considerato l'hotel dei politici e che ha provocato la morte di 10 persone. L'esplosione è stata causato da un camion nel quale era stato nascosto un gran quantità di esplosivo e posizionato vicino all'hotel. A rivendicare l'attentato la fazione degli Shebab che in questo modo hanno risposto agli attacchi del contingente Amison. La guerra in Somalia, mai realmente fermatasi e che continua a coinvolgere le varie fazioni del paese, lascia sul campo molti morti. Due settimane fa, al confine con il Kenya, la fazione dei Shebab ha perso posizioni a causa di un attacco lanciato da truppe governative. A questo sono intervenuti anche droni dell'esercito americano con dei raid che hanno colpito postazioni ribelli, uccidendo dozzine di guerriglieri. In risposta all'attacco, i ribelli hanno organizzato l'attentato all'hotel al Jazeera.

Attentati continuano ad insanguinare ancora il terreno della Nigeria, dove i terroristi di Boko Haram portano terrore e distruzione. Ormai al solo nome della fazione che non fa sconti su donne, vecchi e bambini e cittadini inermi, si quantificano solo i numeri di morti e rapiti. Il movimento ormai si muove sotto la sigla di "provincia dell'Africa occidentale" dello Stato Islamico. Il loro legame all'Isis è chiaro nelle azioni e nelle modalità di pensiero. Solo dal maggio di quest'anno la fazione dei fondamentalisti islamici ha provocato la morte di oltre 800 persone con attacchi suicidi messi a segno da kamikaze donne e minori, di cui si pensa che molti facciano parte delle persone sequestrate e fatte sparire dal paese. Domenica ad essere insanguinata da attacchi suicidi, la città di Damaturu, nel nord est del paese e non nuova ad attacchi terroristici. Ad essere colpito un mercato dove i morti sono stati 14. Ormai le modalità dei terroristi sono sempre le stesse. Questa volta ad essere utilizzata come kamikaze, una donna quarantenne, malata di mente e mendicante, che i terroristi hanno trasformato in inconsapevole bomba umana.

Anche in Camerun ci sono attentati dove vengono utilizzati minori e donne per attentati terroristici. Una bambina di 10 anni, probabilmente costretta a diventare una kamikaze, si è fatta esplodere in un ristorante a Maroua, provocando la morte di 14 persone. Ma non è il solo attentato, a questo ne sono seguiti altri due. Il Camerun si è fatto risucchiare dalla guerra che ha incendiato l'area e la fazione dei terroristi di Boko Haram cerca di colpire e punire chi collabora con il governo e con gli occidentali per distruggere la loro organizzazione.