E' salito a trentasette il numero delle vittime uccise sulla spiaggia di Port El Kantauoi da un commando jihaidista.

Sembra che fra le persone uccise - tutti turisti - non vi siano italiani. I 37 morti sono di nazionalità tedesca, francese, inglese, belga, polacca, ceca e irlandese.

Su Twitter la strage è stata rivendicata sa sostenitori dello Stato Islamico e spiega l'azione terroristica parlando di un "attacco alle tane della fornicazione e dell'apostasia". Inoltre, secondo questi messaggi, le vittime sarebbero per la maggior parte «cittadini di Stati dell'alleanza crociata che combatte lo Stato del Califfato».

Il presunto attentatore avrebbe scelto il nome di battaglia Abu Yahya al-Kairouani. Nel frattempo, l'ISIS ha rivendicato la paternità di un altro attentato avvenuto ieri, quello contro una moschea di Kuwait City, in cui 25 persone sono state uccise.

Il presidente Esseebsi invoca una «strategia globale»

Habib Essid, capo del governo tunisino, ha annunciato che 80 moschee fra quelle che non sono controllate direttamente dallo Stato tunisino verranno chiuse perché ora su di esse pende l'acusa di incitamento alla violenza. «Tutte le moschee chiuderanno entro una settimana» ha dichiarato e ha proseguito dicendo che "alcunidi questi centri di predicazione continuano a diffondere propaganda per promuovere il terrorismo"