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Jovanotti e il Nuovo Ordine Mondiale

Jovanotti e il Nuovo Ordine Mondiale
Autore: Il Direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 04/06/2015

 

Iniziai a parlare di Nuovo Ordine Mondiale circa dieci anni fa. I tempi non erano maturi per far comprendere certi temi alla popolazione, solo alcuni seguivano con reale interesse i miei articoli, in molti mi additavano come la visionaria complottista di turno.

Dieci anni fa era da temerari decidere di scoperchiare un pentolone all’interno del quale ci si trovavano poteri occulti, lobby, fortune economiche inimmaginabili, riunioni di potenti tenute segretissime. Scrivere di questi temi in qualche modo, corrispondeva a farsi dare della matta, ma non ho mai mollato l’argomento e anzi, negli anni l’ho particolarmente approfondito. Tanto che, un mio articolo pubblicato nel 2011 dal titolo: “Mario Monti, Bilderberg e il Nuovo Ordine Mondiale” è ancora oggi uno degli articoli più letti e diffusi sul web.

Col passare degli anni, alcune cose sono state fatte trapelare. I potenti della terra, hanno deciso che fosse arrivato il momento di svelarsi e rivelare, almeno a coloro che fossero stati in grado di capire, di leggere i messaggi fra le righe degli eventi ma anche di riconoscere i nomi di certe potentissime lobby internazionali, come stanno davvero le cose.

“E come stanno le cose?” Direte in tanti? Stanno in maniera di molto dissimile da ciò che a tutt’oggi reputate essere reale. Innanzitutto: la politica di una nazione, i suoi componenti, i programmi di partito, le bagarre elettorali, i temi trattati, le decisioni prese, non sono altro che la parte emergente e visibile di un contesto che opera ancora dietro le quinte.

Tutto ciò che accade in una nazione come l’Italia, non è deciso la per la dal Premier del momento. Fa parte di un minuzioso programma che verte ad ottenere determinati risultati, primo fra tutti, l’abbattimento delle classi media e bassa.

Perché è prioritario che questo avvenga: alla base di tutto, c’è la necessità – per chi controlla il potere mondiale – di disconnettere una buona parte della popolazione mondiale, togliendo al massimo ogni tipo di risorsa e utilizzando le stesse per pochi eletti.

Può ancora sembrare fantascientifico ai più, ma questa è una delle ragioni fondamentali per cui in tutto il mondo occidentale, da sempre più progredito socialmente parlando, si sta compiendo da circa sette anni – dal momento in cui fu deciso di regalare al mondo la peggiore crisi economica mai avvenuta sul pianeta – una metodica distruzione dei diritti umani.

Bisogna semplificare alcuni concetti, altrimenti si rischia di confondere ancor di più le acque. Ciò che sta accadendo a causa della crisi economica, è la negazione dei fondamentali diritti degli esseri umani. E ciò è reso possibile proprio grazie alla crisi economica. Vi giovi a riflettere quindi sul fatto che, e c’è uno scopo ben preciso a monte, va da se che si possa decidere a tavolino che la “soluzione” al problema “Come si distruggono i diritti umani” sia fornire una terribile crisi economica mondiale.

Una crisi economica che perduri per anni e anni, oltre a distruggere la capacità economica di centinaia di milioni d’individui sparsi per il mondo, li abitua anche a subire qualsiasi tipo di angheria da parte dei governi con la scusa che tutto è deciso per far fronte alla crisi. Un giochetto da bambini, non che ci volessero geni dell’alta Finanza.

Trovo semmai singolare come milioni di persone ancora oggi, non si siano soffermate a riflettere su questa  considerazione, e continuino a dar colpe ai governi, ai politici, di “non saper fare il loro mestiere”. E’ una balla, ovviamente, ma la mente umana stenta ad arrivarci, o a crederci.

Le istituzioni, in ogni nazione, la parte visibile di essa, non è altro che la manovalanza delle lobby, che – di fatto – decidono le sorti del pianeta e, ovviamente, dei suoi abitanti.

Toglietevi dalla testa concetti del tutto astratti come destra, sinistra, centro, divisione partitica, ideale politico. Non esistono. Non sono mai esistiti. E’ tutto un teatro atto solo a mantenere ben divise le popolazioni, ed è così da sempre. D’altronde se le popolazioni, numericamente ben più forti del gruppo politico che le governa, capissero il potere della grande massa, ecco che nessun potere centrale sarebbe possibile. Sarebbe come dire che, durante una battaglia, un esercito di mille persone poco armate potesse vincere sull’esercito nemico composto da 40 milioni di soldati armati fino ai denti.

Esempio che calza a pennello, numericamente parlando, sulla situazione dell’Italia. A capo della quale stanno circa 1000 persone che riescono a sovrastarne circa 40 milioni. Le 1000 persone sono quelle che siedono compatte nelle poltrone istituzionali, e battono quotidianamente un esercito di 40 milioni di persone che corrispondono all’elettorato. Come fanno? Le dividono in tanti gruppetti, così da vanificare un’energia che altrimenti, distruggerebbe in un nanosecondo quella che viene chiamata la dirigenza del paese. Facile.

Se la popolazione di una nazione come l’Italia, capisse compatta nello stesso giorno l’utilità di essere coesi invece dell’assurdità di accettare di farsi frammentare, avremmo risolto buona parte dei problemi derivanti da un andamento aberrante ai danni della popolazione.

Ora, tornando al discorso del potere ormai più o meno occulto: nel caso dei governi italiani, essi non fanno altro che mettere in scena ciò che il vero potere comanda. C’è da affossare una popolazione. Il governo mette in atto le strategie fornite dalle lobby. C’è da fare confusione in maniera tale che la gente non capisca ciò che sta accadendo. Ecco entrare in gioco i media di propaganda, che ormai riescono a inventare notizie di ogni genere, puntualmente, al solo scopo di ottenere un determinato risultato sulla popolazione. E così via.

Va da se che, se la popolazione avesse un livello culturale assai maggiore di quello reale e fosse in grado di avere anche uno spirito critico ben funzionante, tutto ciò sarebbe miseramente sfumato, ma è proprio su questo scarso livello culturale che si basano i grandi poteri o “poteri forti” come sempre più spesso usano dire i nostri politici nei talk show. L’abbattimento del livello culturale, serve ad alimentare un diffuso senso di incomprensione della realtà, e questo è fondamentale per procedere nel progetto globale di sterminio delle classi medie e basse, ultimo ostacolo alla realizzazione di quell’unipolarismo comandato dagli oligarchi di ogni nazione.

Le classi medie per decenni hanno costruito nazioni civili e progredite. Sono state la colonna portante dello splendore economico dell’Occidente. In realtà, sono servite solo a questo scopo: creare ricchezza ma non per se stessi. Oggi, quella ricchezza viene estirpata e offerta sull’altare del potere mondiale e si distruggono intere classi sociali che non servono più allo scopo. Manovalanza di terzo livello. Carne da tritare.

Il Nuovo Ordine Mondiale ha affrettato un poco i tempi, che sono maturati grazie alla decisione di far perdurare ad omnia il più grande massacro umano mai realizzato nella storia dell’uomo, ma che con l’appellativo di “crisi economica” appare molto meno orribile di un genocidio vero e proprio.

Singolare la pubblicazione, in queste ore su YouTube – di un filmato in cui Jovanotti, racconta di aver partecipato a una riunione “segretissima” del Bilderberg e spiega ai fan, cosa sia il Nuovo Ordine Mondiale. C’è da tremare se siamo arrivati al punto che un cantante parli amabilmente di ciò che sta distruggendo buona parte dell’umanità.

Il video lo trovate allegato a questo articolo.

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