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Segni particolari: giovane, riformista, rottamatore della casta politica, detrattore di Berlusconi che doveva andare in “game over”, sostenitore dei diritti dei lavoratori e delle fasce deboli. E’ il ritratto di Matteo Renzi prima della designazione a Presidente del Consiglio. Nelle stesse ore in cui veniva presa la decisione della sua designazione a Premier, ecco Renzi divenire Dr Jekill & Mr Hide: stringe immediatamente il patto del Nazareno con Berlusconi, il cui contenuto è apparso immediatamente fumiginoso a tutti. Realizza ciò che nemmeno i peggiori governi di centro destra erano riusciti a realizzare prima di lui, come la cancellazione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. Cambia faccia e diventa il dittatore assoluto, colui che non ascolta le opposizioni e i sindacati e che va avanti a suon di fiducie all’interno di un Parlamento sgomento. Renzi ha si innovato la politica italiana, ma nel senso peggiore del termine. Ha sconvolto il centro sinistra, lasciando gli elettori basiti di fronte a misure economiche, fiscali e politiche fuori da qualsiasi logica di sostegno delle fasce deboli. Ha strizzato l’occhio alla casta, quella che diceva di voler abolire. Ha impiantato Ministri deboli, incapaci, senza una storia politica concreta, con questo metodo ha pensato bene di non apparire per ciò che è: un elemento debole che per farsi strada deve tirar fuori le unghie e allearsi con chi gli può garantire successo assoluto, anche se non decretato dalla popolazione e da una parte del partito che rappresenta Si comporta da padrone del paese, senza mezzi termini. Macina dissensi ma li fa passare per consensi. Dicono che sia un grande comunicatore, a me appare come un commerciale di una di quelle aziende multilevel in cui a ogni frase sparata dal manager dell’anno scatta uno scroscio di applausi. Renzi riesce a sparare più slogan propagandistici di quanti ne riuscisse a sparare Berlusconi, fa nulla se esattamente due minuti dopo fa il contrario di ciò che aveva promesso. Anche in questo, sono molto simili. E’ riuscito a rottamare si, ma se stesso, ciò che faceva apparire di essere prima di prendere – letteralmente – il potere sulla nazione. Magistrale esempio di come in questo paese, vinca sempre il peggiore. Qualcosa dovrà accadere in questo paese che procede fuori da ogni logica e in cui il mondo della politica si permette di realizzare cose che nemmeno la più rigida dittatura avrebbe il coraggio di compiere. Renzi non è il padrone dell’Italia, ma dovranno essere gli italiani a dirglielo, tutti insieme, perché non si può certo pensare che in un sistema come quello che è stato creato nell’ultimo anno in cui non vengono prese in considerazione le repliche di quella che doveva essere l’opposizione, sia la politica a determinare la fine di questo regime, che non è affatto democratico. La prima vera riforma costituzionale realizzata da Renzi è quella di cui non si parla: l’Italia non è più una Repubblica democratica ma dittatoriale. Non c’è stata necessità di varare alcun decreto, semplicemente, è stato fatto. Il peggior governo degli ultimi decenni, e c’è ancora gente che batte le mani… |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 02:55:13 |
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