Alla fine è andata, ha vinto. Non parlo del neo eletto Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma di Matteo Renzi che dopo le prime segnalazioni di nomi candidabili che hanno fatto storcere il naso a molti italiani, ha pensato bene di mettere in campo un personaggio che mettesse a tacere i dubbi e le incertezze derivanti da quel patto del Nazareno che ha scosso l’opinione pubblica ma anche una parte del centro sinistra che non ci stava a far la parte degli imbroglioni di fronte agli elettori.

Ha tirato fuori dal cappello a cilindro un giudice costituzionalista, nel periodo in cui si parla di riforma della Costituzione ma anche un personaggio politico che aveva osteggiato Silvio Berlusconi fin dall’epoca della fiducia sulla Legge Mammì che fece decidere Sergio Mattarella a dimettersi dal Governo. Come dire platealmente alla popolazione “Visto? Io non sono mica uno che intrallazza coi patti”.

Invece no, io non ci credo. E’ stato solo un colpo di mano. Un modo per uscire dall’impasse politica e civile in cui il premier Renzi si era cacciato a furia di andare contro se stesso o meglio, contro ciò che appariva essere almeno fino al giorno in cui non è stato designato Presidente del Consiglio. Da quel momento, abbiamo conosciuto un altro Renzi, non più proteso a mettere in atto “game over” contro l’ex premier Berlusconi ma anzi avvezzo a mettere “la manina” dentro patti e decreti Legge platealmente contrari alle dichiarazioni fatte con veemenza per anni contro il sistema della casta di cui ormai fa parte pienamente.

Gli accordi presi e quelli in divenire andranno avanti, tanto i cittadini che ne sanno di ciò che accade realmente nei palazzi della politica nazionale? Dal patto del Nazareno al patto sulla della scelta di un Presidente della Repubblica che faccia risalire l’immagine del governo di fronte alla nazione e anche verso le altre nazioni che ci indicano ormai come il paese degli intrallazzi e della corruzione, non ci è voluto molto. E tutti giù a far la parte prestabilita: da un alto il Centro Destra che finge di esser stato in qualche modo tradito e il Centro Sinistra in odore di riappacificazione con se stesso.

Che Presidente sarà Sergio Mattarella lo scopriremo solo vivendo. Nelle ore in cui si compiva la sua elezione, sono fuoriuscite le prime informazioni che lo indicano fratello di Piersanti, ucciso dalla Mafia ma anche di Antonino, colluso con la Banda della Magliana e per tale ragione, radiato dall’albo degli Avvocati. Un modo per mettere subito un poco di “allegra” bagarre nella mente degli italiani, ormai troppo abituati a fare i conti con cosche malavitose e corruzioni varie per accorgersi di certi dettagli.

Ora dovremo attendere le prime mosse del neo eletto Presidente. Come si comporterà di fronte all’Italicum, la Legge elettorale peggiorativa del Porcellum? La rispedirà al mittente o senza fare una piega, ci mostrerà subito la sua dipendenza dal governo in carica? Sarà questo il primo banco di prova attraverso cui capiremo se stavamo meglio quando pensavamo di star peggio.

A me sembra che nulla cambia perché nessuno vuole che cambi. Nell’immensa desolazione di un sistema politico che pensa solo a se stesso, la percentuale di possibilità che questa nazione migliori la condizione di vita dei propri abitanti, mi appare sempre più improbabile. Gradirei moltissimo di aver torto. Ne riparleremo.