L'Istat ha appena reso noti i dati sulla forza lavoro in Italia, anticipando i dati relativi al mese di Ottobre. Contrariamente a come vengono diffusi i dati sull'occupazione nazionale, che vorrebbero far intendere che ultimamente vi sia una contro tendenza e che gli occupati stanno tornando a crescere di numero, scorpiamo che attualmente è stato toccato il picco più alto di disoccupazione mai registrato nel nostro paese.

Dati alla mano, confrontando il numero degli occupati che si evince dallo studio Istat relativo a Ottobre 2014 con i dati relativi a Ottobre 2013, la situazione delle persone occupate appare invariata mentre appaiono in netto aumento le ore di cassa integrazione, che corrispondono a circa 140.000 posti di lavoro persi. Ma anche questo dato non dice tutto perché bisogna valutare anche la tipologia e qualità di certe occupazioni: molto spesso infatti, all'interno di questi dati forniti dall'Istat non si chiarisce che molte ore di lavoro non corrispondono a situazioni contrattuali ben definite, ma spesso si nascondono collaborazioni di brevissima durata e occupazioni di livello qualitativo basso e quindi scarsamente retribuito.

Oltre ciò, è matematicamente certo il fatto che il numero dei disoccupati è cresciuto di circa 286 mila confrontando il dato relativo a Ottobre  2013 che palesava come i disoccupati fossero giunti a quota 3 milioni e 124mila contro i 3 milioni 410mila dello scorso Ottobre

Alla luce di questi semplici calcoli quindi, si approda al dato certo: la disoccupazione sta aumentando, toccando peraltro livelli mai raggiunti prima, nemmeno durante la grande crisi del '29 o negli anni '70, quando si registrò il minor numero di occupati nel 1977