Sei nella sezione Cultura   -> Categoria:  Recensioni  
Tetaro Quirino: 'Il visitatore' per riflettere sui temi della religiosita'

Tetaro Quirino: 'Il visitatore' per riflettere sui temi della religiosita'
Autore: Teresa Corrado - Redazione Cultura
Data: 26/11/2014

Prima col “botto” al Teatro Quirino di Roma, per “Il visitatore” di Eric-Emmanuel Schmitt e diretto da Valerio Binasco. Sul palco Alessandro Haber, nella parte di Sigmund Freud, Alessio Boni in quella del Visitatore, accompagnati da Nicoletta Robello Bracciforti, in quello della figlia di Freud Anna e Alessandro Tedeschi in quello dell’ufficiale della Gestapo. Un testo impegnativo che dura un’ora e quaranta minuti senza interruzione.

La storia è ambientata in una Vienna invasa dai soldati nazisti, siamo nel 1938, una sera si sentono i canti dei soldati mentre in casa del famoso padre della psicoanalisi la figlia si dispera per l’andamento delle vicende naziste all’interno di quella che sta per diventare la loro patria lontana. Tutto si svolge in una sera. Qualcuno bussa alla porta, è un ufficiale della Gestapo che porta via Anna dalle braccia del padre. L’ormai vecchio e stanco Freud si abbandona quasi alla disperazione, quando dalla finestra entra nella casa un visitatore strano. Non è un ladro, non è un paziente, ma vuole intavolare con l’uomo un discorso. Il vecchio psicanalista si accorge quasi subito che è venuto a trovarlo Dio in persona, anche se lui non crede in Dio.

È proprio il dialogo tra Freud e il visitatore è il fulcro del testo. Qui si parla di Dio, della vita, di religione, dei grandi temi dell’esistenza, del bene e del male. Si scontrano opinioni, pensieri, ma soprattutto si fanno domande l’uno all’altro. Mentre Freud è ormai vecchio e stanco e tentenna sul credere o meno in un Dio che non si occupa degli uomini, anche Dio si riscopre stanco della sua assistenza agli uomini, dei suoi anni e delle situazioni che si ripetono a ciclo continuo.

La storia, che potrebbe apparire filosoficamente dura da comprendere e seguire, è presentata in modo brillante, non cadendo mai nella retorica e anzi, regalando momenti di ilarità. Tutto però, concentrato sui grandi temi della vita che restano importanti e decisivi per la pièce.

Sulla scena la ricostruzione di quella che rappresenta la casa, devastata qualche giorno prima, proprio dalla Gestapo, dalla cui stanza principale si intravedono i principali luoghi di movimento delle scene in penombra.

Ben interpretato da due grandi attori di teatro, quali Alessandro Haber e Alessio Boni, lo spettacolo, attraverso l’interpretazione, riesce a far riflettere facendoci soffermare sulle domande principali della vita, lasciando sempre una risposta affermativa, un si ad una domanda che lo spettatore può ricercare all’interno della rappresentazione.

Gli attori con la loro interpretazione, sono entrati nel personaggio regalando un’esperienza unica nel suo genere, immergendoci in una discussione di parole, di discorso, come raramente in questo ultimo periodo, avviene nelle nostre case e nelle nostre vite. La parola è, infatti, la protagonista di questa rappresentazione.

Un Alessandro Haber in gran forma che ha saputo interpretare un vecchio e stanco Freud, che poteva essere il nonno di chiunque, con quella attenzione intellettiva di pochi e un Alessio Boni che, nella parte del Visitatore, ha saputo modificare il suo ottimismo con il pessimismo con la naturalezza di un dio.

Anche il pubblico ha apprezzato, omaggiando gli attori con un lungo e sentito applauso per la bravura dimostrata sul palco, consapevoli del talento e impegno che hanno dimostrato.




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 26/12/2024 11:04:27

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Recensioni

Autore: Recensione del nostro inviato Ettore Mazzanti
Data: 17/01/2020
Recensione: Tango del calcio di rigore - con Neri Marcorè - al Brancaccio fino al 19 Gennaio

Ritmo, passaggi rapidi e dribbling dei cocenti e pesanti temi condivisi, senza commettere falli di gioco troppo evidenti che facciano sussultare gli spettatori dell’arena Brancaccio.

Leggi l'articolo

Autore: Recensione del nostro inviato Ettore Mazzanti
Data: 14/01/2020
Recensione: Tosca e altre due - Teatro Belli

E’ di genio prendere a pretesto una narrazione arcinota, Tosca, per costruirne una parallela che conduce su un binario parallelo ad un’altra dimensione umana. 

Leggi l'articolo

Autore: Recensione della nostra inviata Susanna Schivardi
Data: 23/12/2019
Recensione: un insolito Natale al Teatro Vascello

Uno spettacolo per bambini e adulti, in scena dal 21 dicembre al 6 gennaio per accompagnare in allegria le festività natalizie. 

Leggi l'articolo

Autore: Recensione del nostro inviato - Ettore Mazzanti
Data: 20/12/2019
Recensione: Ismael, in viaggio dalla Siria - Off Off Theatre

Si annusano situazioni, si cercano elementi che accomunano, che ci rendono uguali a prescindere dal luogo di nascita. Il mare è blu dappertutto. Le parole hanno il medesimo senso.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -