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Francesco Storace condannato a sei mesi: è l'esito di un'invettiva lanciata contro il Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Storace aveva infatti definito "indegno" il Capo dello Stato, ma non è un fatto recente. Si tratta di un'invettiva lanciata ben sette anni fa e che ora giunge alla sentenza di condanna. Il Leader di La Destra colpevole quindi di vilipendio trova il sostegno dei partiti politici che, in maniera quasi compatta a destra e sinistra, si dicono a loro volta sdegnati di una sentenza del genere Persino dal Centro Sinistra il senatore del Pd Bruno Astorre ha commentato, a sostegno di Storace: «Il reato di vilipendio è ormai anacronistico. Conosco Storace e il suo rispetto per le istituzioni. Le sue affermazioni erano solo una critica politica». In ogni caso, Storace non farà un solo giorno di carcere in quanto la condanna è stata sospesa. L'avvocato difensore, Giosué Naso, ha già annunciato che presenterà ricorso in appello, sembra contro il volere dello stesso Storace. Una sentenza che fa comunque discutere, dal momento che gli improperi contro il Presidente della Repubblica Napolitano non sono una rarità. Basta pensare alle invettive contro Napolitano lanciate in questi anni da leader di movimenti e anche da qualche giornalista La requisitoria del PM del tribunale di Roma è iniziata così: «È vero che c’è un ddl che prevede l'abrogazione del vilipendio - ha detto Laura Pezzone - ma all’epoca il reato si è verificato, la norma era esistente». Ecco quindi la richiesta a sei mesi di condanna ma contestualmente la concessione delle attenuanti generiche «tenuto conto dello stato di incensuratezza e del fatto che, dopo quelle dichiarazioni, l’imputato si è scusato con il Capo dello Stato». |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 01/06/2024 02:42:04 |
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