Si alzano i toni della disputa tra Italia e India per la questione dei due Marò, ostaggi dell’India ormai da due anni e mezzo. Massimiliano Latorre, uno dei due fucilieri con obbligo di residenza in India, è stato colpito da ischemia, in una zona profonda del cervello.

In un primo momento le autorità indiane avevano parlato di un leggero malore. Invece il militare italiano è stato trasferito in uno degli ospedali di New Delhi, dove, secondo le informazioni ricevute in queste ore, risponde agli stimoli. La situazione è seria, tanto che il ministro della Difesa Roberta Pinotti, è volata nella notte in India, dopo aver preso accordi con Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio e l’intero governo, hanno in questo modo fatto comprendere che la situazione dei fucilieri detenuti un India, è una delle priorità del governo attuale.

Intanto sul web la figlia del militare,Giulia Latorre, si sfoga contro i vari messaggi che condannano i due militari, accusati della morte di due pescatori indiani, scambiati per pirati dai due. La giovane, preoccupata per la salute del padre, non si risparmia e attacca giornalisti e persone comuni che sul web contrastano il ritorno dei militari italiani. Interviene con parole dure la giovane, “Ora con questo problema deve restare là, mentre voi state a dire sempre le stesse cazzate”, è lo sfogo di Giulia, preoccupata per il papà, ricoverato lontano da casa.

Latorre e Girone, infatti, sono accusati dell’omicidio dei due pescatori indiani, ma non vengono giudicati da alcun tribunale, a causa dei continui rinvii da parte della giustizia indiana, che non sa, realmente, come comportarsi. Intanto continuano ad essere tesissimi i rapporti tra i due paesi che si contendono la regolare giurisdizione dell’accaduto, avvenuta in acque internazionali, secondo l’Italia e per questo a beneficio della giustizia italiana.

Preoccupazioni anche da parte della famiglia Gironi, dove il fratello è stata la fonte della situazione medica dell’amico, con il quale condivide il triste destino e la continua incertezza sul proprio futuro.