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Bonus Irpef di 80 euro: nessuno puo' pensare davvero che risollevera' l'Economia

Bonus Irpef di 80 euro: nessuno puo' pensare davvero che risollevera' l'Economia
Autore: Il DIrettore: Emilia Urso Anfuso
Data: 08/08/2014

Il prezzo medio di un chilo di pane acquistato in Italia è di circa 3 euro. Un fumatore medio alto spende in media 4,5 euro al giorno per soddisfare la dipendenza dal fumo. Durante i periodi di Saldi, un abito da Donna di media fattura si aggira intorno ai 60 euro. In tempi normali, lo stesso abito costa oltre cento euro.

Poi ci sono le spese cui non si può rinunciare: gas, luce e telefono le cui tariffe sono in perenne impennata. E le tasse, sempre più alte a fronte di sempre meno e scadenti servizi erogati dai Comuni italiani.

A tutto ciò, si deve aggiungere una sempre più scadente qualità della vita, in cui – in special modo la classe media nazionale – si ritrova a doversi arrabattare ogni giorni, penalizzando addirittura voci fondamentali quali ad esempio, le cure mediche.

Come sia possibile quindi, che l’Economia Nazionale possa “risollevarsi” grazie al bonus di “ben” (…) 80 euro che certe categorie di lavoratori si vedono caricare sullo stipendio, non è dato sapere.

80 euro che peraltro, entrano da un lato ma fuoriescono largamente da altre vie, dal momento che l’eventuale incremento dello stipendio, non corrisponde né a una minore pressione fiscale né ad un abbattimento dei prezzi al consumo né tantomeno delle Tasse.

Oltretutto, l’eventuale bonus viene erogato solo ad alcune tipologie di lavoratori con determinate caratteristiche legate al volume complessivo annuo dello stipendio. Gli altri, e sono molti ormai, coloro ad esempio che non lavorano o che per pochi euro hanno uno stipendio più alto del limite massimo, non rientrano in questa “pantagruelica” manna dal cielo dell’ennesimo Governo che spara slogan propagandistici che nemmeno in Burkina Fasu prenderebbero in considerazione come soluzione, non tanto alla ormai famigerata crisi economica e finanziaria mondiale, quanto – diciamola tutta – alle costanti perdite di denaro pubblico che, invece di essere utilizzato appunto per il pubblico affare, viene allegramente speso o in altri casi direttamente intascato dalla classe politica più anarchica contro la popolazione di tutta la storia d’Italia.

Non che un tempo la Classe Politica non si abbeverasse largamente di denaro pubblico, forse erano meno conosciuti gli inghippi e comunque erano altri tempi e si guardava al futuro con maggiore speranza.

Non me ne voglia il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan se non concordo quindi con la sua convinzione che “grazie alle Riforme” - che nessuno sta vedendo realizzate e di cui non si conoscono bene le linee - e anche “dando tempo al bonus di 80 euro di entrare nel circolo economico” come ha avuto modo di dichiarare recentemente.

Questo paese, come altri, potrebbero risorgere se:

-          Si creasse davvero un sistema di sostegno alle Imprese che assumono, e non solo i giovani ma anche e forse soprattutto gli over 40

-          Si mettesse finalmente mano al sistema fiscale e si determinassero dei metodi di prelievo più costituzionali e meno da regime dittatoriale. La nostra Costituzione prevede ancora che si versi alle casse dello Stato in base alle proprie capacità economiche e non a seconda dell’interpretazione che alcuni dirigenti politici possono avere di essa relativamente ai cittadini

-          Si smettesse di considerare la popolazione come destinataria di elemosina o di compatimento piuttosto che di azioni e progetti mirati al mantenimento di uno stato di dignità e moralità che facciano del nostro Paese una nazione equa

Di soluzioni più intelligenti e anche più pratiche di questo “bonus” di 80 euro credo che persino un bambino di anni potrebbe trovarne.

Consideriamo quindi questa ennesima elemosina come la palese mancanza di volontà a ridare potere di acquisto alla classe media italiana, ormai rimasta con pochi spiccioli di risparmi, nella migliore delle ipotesi.

Inutile poi, che perda tempo ancora una volta ad elencare quanti tagli invece si potrebbero effettuare e drasticamente, sulle tante spese insulse che dovevano essere spazzate via dalla fantomatica “spending rewiev”: l’ennesima presa per i fondelli in una nazione che forse è ormai solo avvezza ad esser presa in giro.

Per capire chi percepirà il bonus:

il bonus 80 euro spetta a:

  • lavoratori dipendenti (contratti a tempo pieno e contratti part-time);
  • lavoratori con contratto di collaborazione;
  • lavoratori che percepiscono cassa integrazione, indennità di mobilità o disoccupazione (per i quali il bonus va calcolato dall’ente che elargisce i sussidi);
  • alle categorie appena elencate per intero se aventi un reddito tra gli 8.000 ed i 24.000 euro oppure riproporzionato se il reddito supera i 24.000 e resta entro i 26.000 euro.

 




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Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
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