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Sembrava che dovesse essere una domenica di tregua, invece le sirene continuano a suonare a Tel Aviv, mentre razzi lanciati da Gaza si abbattono sulle località del Neghev e verso Beer Sheva. Termina così la tregua umanitaria di 24 ore accettata anche da Hamas, partita alle ore 14.00 su richiesta dell’Onu, per permettere alle organizzazioni umanitarie di portare soccorso nella striscia di Gaza. Le sirene continuano a suonare mentre oltre 200 mila persone corrono a rifugiarsi nei rifugi delle città. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu, in un’intervista rilasciata alla Cnn, ha espressamente accusato Hamas di volere la morte dei suoi cittadini. Il premier ha dichiarato che non si fermeranno fino a quando non ci sarà la smilitarizzazione di Gaza e che loro hanno chiesto alla popolazione di abbandonare le loro case, proprio per evitare morti e stragi inutili. Cosa che, invece, il governo di Hamas non vuole. Proprio su questo punto ci sono innumerevoli considerazioni sulla necessità o meno di mandar via la popolazione poiché, come precisato da fonti sicure, i quartier generali di Hamas e delle cellule attive terroristiche, sono insediati proprio accanto ai palazzi dove vivono i cittadini, o dove ci sono centri di incontro civili. Ma la volontà israeliana di continuare a difendersi, non si ferma qui, come ha sottolineato Netanyahu, esponendo la necessità di eliminare armi dalla striscia di Gaza, e soprattutto i tunnel sotterranei che permettono a cellule armate di penetrare nel territorio ebraico e attaccare il paese dall’interno. Una grande mobilitazione militare sta infatti demolendo proprio questi tunnel offensivi, che si trovano sotto i recinti di confine. Un’operazione che sarebbe proseguita anche con la richiesta di tregua approvata da Hamas per 24 ore, ma poi, annullata dagli stessi palestinesi che hanno ripreso a sparare razzi sulle città israeliane. Intanto un altro appello alla pace è stato lanciato oggi all’Angelus da papa Francesco. "Tutto si perde con la guerra, nulla si perde con la pace, mai più la guerra, penso soprattutto ai bambini ai quali si toglie la speranza, il futuro, bambini morti, bambini feriti, bambini orfani, bambini che giocano sui residui bellici e non sanno sorridere, vi prego fermatevi ve lo chiedo con tutto il cuore”, ha sottolineato il papa in questa giornata particolare. Anche il papa, infatti, ha ricordato i 100 anni dalla Grande Guerra, che verranno ricordati esattamente lunedì. "Auspico che non si ripetano gli sbagli del passato”, ha aggiunto il pontefice, ricordando i morti e le migliaia di bambini che hanno subito le conseguenze di questo tragico avvenimento. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/12/2024 08:26:28 |
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