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Novant’anni fa nasceva l’Istituto Luce, acronimo per L’Unione Cinematografica Educativa. Per celebrare una delle più grandi imprese culturali italiane, il Complesso del Vittoriano ospiterà fino al 21 settembre prossimo la mostra “Luce- L’immaginario collettivo”, ideata dall’Istituto Luce-Cinecittà con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, la Regione Lazio e la collaborazione di Roma Capitale, nell’ambito di iniziative dell’Estate Romana 2014. Nonostante l’uso propagandista da parte del regime fascista, sotto cui l’istituto nacque nel 1924, le immagini in movimento costituirono una novità assoluta per il racconto dell’attualità del Paese, in un periodo in cui la circolazione interna e quindi la conoscenza delle realtà diverse da quella del luogo di nascita non avevano le proporzioni attuali. Per la prima volta, ad esempio, un contadino siciliano poteva vedere delle riprese di città del nord come Venezia e viceversa. Si formò così un primo abbozzo di opinione pubblica, chiaramente controllata, ma con una parvenza di circolazione e di scambio culturale. Anche nel secondo dopoguerra l’Istituto Luce proseguì nella sua opera di informazione, non c’erano dittature da salvaguardare ma le stesse democrazie non disdegnano la pubblicità positiva, nello specifico per testimoniare gli sforzi della ricostruzione grazie ai dollari del Piano Marshall, che avrebbero condotto al boom economico. Nella sua attività parallela a quella della Storia d’Italia, l’Istituto Luce è il più antico ente di cinema pubblico del mondo, con un archivio di decine di migliaia di filmati e tre milioni di fotografie. Nel 2013 è arrivato anche il riconoscimento dell’Unesco, con l’ingresso nel registro “Memory of the World”. La mostra è stata concepita con un approccio espositivo fluido, in un flusso continuo di immagini e con pannelli organizzati secondo il criterio temporale, videoinstallazioni speciali, montaggi appositi di centinaia di filmati accanto a centinaia di istantanee. Inoltre troviamo numerose didascalie, utili per un approfondimento storico, sociale e linguistico. In speciali camere invece sono mostrati aspetti specifici, come la “camera delle meraviglie”, omaggio ai viaggi intorno al mondo compiuti dagli operatori. Nella “camera del duce” troviamo i discorsi retorici di Mussolini, in contrapposizione alla “camera del paese reale”. L’ultimo spazio è infine destinato al cinema, con foto di attori, registi, locandine di film, selezioni di trailer e backstage. Come evento a corollario dell’esposizione, il cinema sarà protagonista di quattro retrospettive di film, documentari e cortometraggi prodotti e distribuiti dall’Istituto Luce nell’arco temporale 1933-2013: Effetto Luce, Identità, Documentari e XXI secolo. Centotrenta titoli proiettati ai Fori Imperiali, piazza Santa Croce in Gerusalemme, MaXXI e allo stesso Complesso del Vittoriano.
Per informazioni ulteriori: info@comunicareorganizzando.it; tel: 06/6780664; 06/3224014 |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 26/12/2024 10:24:49 |
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