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Ormai è un dato di fatto: in Italia chi ha più problemi economici paga di più. Più tasse e imposte. Maggiori esborsi – in special modo a causa delle lunghe attese – per curarsi. Per non parlare della spesa alimentare che, gonfiata a dismisura dalla tassazione indiretta, fa costare persino un chilo di pane quanto una manciatina di Argento in gioielleria Tutto costa di più alle fasce medio basse. I governi lo fanno perché mettono da decenni in atto la politica del: maggiore tassazione a tutti (e per tutti in Italia si parla dell’80% della cosiddetta tormentata Classe media) specialmente indiretta, maggiori incassi nei forzieri del Tesoro. Un calcolo semplice. Mica da alta Finanza. Il caso della Tasi è uno degli emblemi di questo diktat. Perché chi rientra in una fascia di reddito bassa sentirà molto più il peso della novella imposizione sulla casa? Perché, incredibile ma vero, a minor rendita catastale – quindi coloro che sono proprietari di un appartamento di modesto valore – corrisponderà una maggiore tassazione. La “spiegazione” di questa aberrazione, che si aggiunge a molte altre – è presto detta. Per effetto della minore detrazione fiscale che si ottiene, calcolandola su un immobile di scarso valore economico, ecco volare in alto la tassazione denominata ora Tasi e che sostituisce l’IMU (già denominata persino IUC…) Insomma: in Italia se sei povero ti tirano le pietre. Pure quelle di casa tua. Se sei brutto non gliene frega niente a nessuno: basta che paghi. Per tutti, poveri e ricchi: questa nazione cambierà in meglio quando chi ha di più deciderà di entrare a tutti gli effetti nel ruolo di cittadino italiano.
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I commenti: | |||
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 24/11/2024 22:09:49 |
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