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Lettera a Matteo Renzi sulla corruzione del Sistema Sanitario Nazionale

Lettera a Matteo Renzi sulla corruzione del Sistema Sanitario Nazionale
Autore: Il DIrettore: Emilia Urso Anfuso
Data: 28/02/2014

 

N.B. QUESTA LETTERA E’ STATA INVIATA ALL’INDIRIZZO matteo@governo.it

I lettori interessati a ricevere copia via mail sono pregati di scriverci a: info@gliscomunicati.it

Il video che trovate, è stato voluto dal nostro Direttore Emilia Urso Anfuso.

Chiede di farlo divenire la vostra colonna sonora di Onestà contro la corruzione.

Salve Matteo,

non so come appellarti in realtà: vorrei usare una formula istituzionale credimi, sono una cittadina Italiana e ho giurato fedeltà alla Costituzione, alla Repubblica, alle Leggi dello Stato il giorno – tanti anni fa – in cui divenni maggiorenne.

Peraltro, ho 51 meravigliosi anni di esperienza di vita. Sai, un tempo chi aveva 50 anni ed era Donna, veniva rispettata solo per questo. Pensa te che “strani tempi”: quelli in cui si rispettava pubblicamente persino l’età e il sesso di una persona

Ma, come tu stesso dici da anni, il “Vecchio va rottamato”. Lo dice anche quel vecchio bontempone di Grillo, cui un gruppo di lobbisti ha offerto su un vassoio d’oro colato un’opportunità unica: quella di sbollire le sue rabbie personali – contro la Rai, il “sistema corrotto” e tutto l’armamentario – mettendolo addirittura a capo di un NON movimento con un NON statuto.

Movimento peraltro Extraparlamentare ma che siede in Parlamento. Misteri della “fede”.

Oggi, in questo periodo storico in cui siamo tutti coinvolti nel mondo virtuale, nel 3.0, nelle comunicazioni istituzionali su Twitter, nelle volgarità verbali di ogni genere svendute per “rivoluzione”, nelle ambiguità di un sistema – e parlo del sistema del popolo non di quello politico – che per anni ha accondisceso con molta voracità a un sistema di corruzione - vedi i tanti milioni d’italiani, quelli “comuni”, quelli che fottono ai loro connazionali pensioni di invalidità ai veri invalidi, non pagano le tasse perché sono i primi a paventare povertà inesistenti, rubano servizi sociali che non gli spettano,  ma poi ci fanno pure subire l’onta che se io non pago una multa, rischio di vedermi sottrarre tutto – ecco, questi “cittadini comuni italiani eccellenti” che hanno fatto dilagare la corruzione in Italia, hanno fatto di voi nei decenni ciò per cui ora bestemmiano: la corruzione che hanno sostenuto a gran forza ora la vomitano contro di voi. Dei veri geni della strategia politica.

Altro che le strategie politiche di Cavour e Giolitti. Altro che le strategie della tensione utilizzate dalle sette apocalittico avventiste. Certi italiani, sono satanici. Dovremo sicuramente trovare un neologismo per appellarli. Quando vuoi, lo troveremo insieme.

Vengo quindi a te, con un ramoscello d’Ulivo in una mano e una bandiera di pace nell’altra

Sono prima di tutto una cittadina, figlia e moglie (senza figli) e poi, solo poi, una giornalista investigativa che si occupa da anni dei sistemi lobbistici internazionali ma anche dei sistemi di corruzione in ambito sanitario.

Quell’ambito Matteo, dove se alberga la corruzione si sta solo sostenendo a forza questa formula ormai palese: “Uccidiamo la gente per denaro coperti dal Sistema sanitario Nazionale”

A casa mia, antica famiglia aristocratica, chi uccide volontariamente per denaro dovrebbe almeno essere inquisito per omicidio volontario.

Ma che vuoi che ne sappiano questi 60 milioni di “ignorantoni” – ignorantoni non nel senso volgare del termine ma nell’accezione pura: ignorano  gli Italiani, che quando gli ammazzano un figlio, un padre, una madre, una moglie, un marito, gli dicono: “E’ morto: beh, era malato. Mica siamo il Padreterno noi

No, il Padreterno non sono, ma sono spesso – non tutti sia chiaro: proteggo oggi pubblicamente ogni singolo medico, infermiere, dirigente ASL ONESTO che abita in questa nazione – quei Brega Massone, quello che per denaro presso la Clinica Santa Rita di Milano, come sai bene, ha espiantato polmoni a gente sana, imposto Chemioterapie a gente senza tumori e riso pure di fronte ai Giudici che lo avevano condannato a oltre 15 anni di reclusione. Poco, devo dire.

Questo “Padreterno” come saprai – lo sai? – è stato scarcerato. Si Matteo: SCAR-CER-ATO

Un omicida plurimo, è stato scarcerato. “Grazie” ai soldi, ovviamente. Lo chiamano “Potere” lo sai?

Quel “Potere” più o meno occulto, di cui ora parla il “grande” Friedman, che guadagna un fottio di soldi per scrivere ORA le stesse cose che IO scrivo e vengono pubblicate da oltre 10 anni, sui sistemi di potere, le lobby e pure sul Nuovo Ordine Mondiale. Ma lui è "Friedman" un uomo dei poteri forti, vuoi mettere me...?

Gli elementi probatori di ciò che ti scrivo sono ovviamente pubblici. Tutti.

Al link seguente, tu mio Premier e voi, miei lettori (Lettori ho scritto, NON elettori) potrete constatare chi sono i Brega Massone che vengono scarcerati nella nostra Repubblica Italiana:

"Clinica Santa Rita, scarcerato l’ex primario Brega Massone condannato a oltre 15 anni"

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/15/clinica-santa-rita-scarcerato-lex-primario-brega-massone-condannato-a-oltre-15-anni/845420/

e a questo link invece, tu mio Premier e voi miei lettori, potrete “deliziarvi” con i testi delle intercettazioni relative a questo turpe scandalo: chissà quanti “Santa Rita” esistono nella nostra Repubblica, Matteo

http://static.repubblica.it/milano/Mlano_verbali.pdf

Li pubblico allo scopo di far comprendere ai lettori che non seguono troppo la Politica, la Cronaca e quant’altro l’aberrante realtà delle cose: tu che sei molto attento alle problematiche sociali, so che sai di cosa parlo.

Vi racconto una cosa: molti anni fa fui lanciata contro un guard-rail. A 200 all’ora.

Chi guidava: illeso. Io avevo 24 anni. Un mucchio di ossa rotte. Non sapevano nemmeno da che parte ricominciare. 5 anni di ricoveri. 14 interventi di ricostruzione ortopedica. Sedia a rotelle. Minacce di amputazione della gamba sinistra (Ah, le delizie della malasanità. E parliamo del Rizzoli di Bologna, mica cavoli) Un braccio paralizzato.

In pratica: l’ennesima vittima di un sistema. Punto. Mio fratello Emilio tanti anni fa è morto, con un incidente stradale: la colpa dell’incidente non era sua. Aveva 21 anni, nel 1972 quando accadde. E un figlio di soli 20 giorni.

Il breve comunicato stampa che apparve su un giornale locale, è sempre con me: nel mio portafogli. Sai Matteo, c’è una ricchezza che nessuno può rubare. Si chiama Cuore.

Se io non fossi la persona che sono, con l’autocontrollo che mi contraddistingue, la cultura che ho, una psiche ben salda e la voglia di vivere che nessuno mai potrà strapparmi via, oggi sarei una delle tante povere vittime del Sistema Sanitario: su una sedia a rotelle a vita, magari con una gamba amputata – la MIA gamba amputata, mica quella dei tanti Brega Massone.

Hanno ricucito i MIEI cocci delle SPERIMENTAZIONI del Rizzoli di Bologna a Merano: fra il vecchio Ospedale Boheler (mi scuso ma non ho in questo moneto la tastiera coi caratteri speciali per mettere l'umlaut al punto giusto e non ricordo le chiavi tastiera in questo esatto momento, visto che scrivo sempre di getto) e il nuovissimo ed eccellentissimo Ospedale Tappeiner: esiste anche il buono. Pochissimo e pochi lo sanno, in Italia.

Oggi invece, pur soffrendo i tormenti dei dolori più atroci – si chiama dolore cronico ingravescente Matteo – pur non potendo assumere antidolorifici – si chiama intolleranza da uso prolungato, Matteo – pur avendo dovuto fare una guerra per ottenere l’invalidità civile che oggi mi “regala” uno schifosissimo assegno pari a 270 euro mensili, che non bastano nemmeno per pagare creme antidolorifiche da banco, prodotti omeopatici carissimi, etc e pur avendo dovuto sopportare “Commissioni legali” pagate - coi soldi pubblici Matteo -  a botte di 600 euro a medico per ogni singola visita “legale” pubblica (…) per sentirmi trattare come una “delinquente” da personaggi che mio marito stesso si chiede come sia possibile che vengano pure pagati da noi cittadini, si, quegli stessi “medici legali” che regalano l’invalidità ai falsi invalidi, Matteo, oggi dicevo sono una bella 51enne, piena di vita e di valori onesti, che cammina meglio che prima dell’incidente grazie a una sola cosa: la volontà assoluta di non esser vittima di questo sistema.

 Poca cosa sono io: guarda Alex Zanardi. Gli si sono strappate letteralmente le gambe in quel mostruoso incidente. Guarda come sorride, dall’alto della sua assoluta…Normalità.

Per tutte le ragioni che ti e vi ho raccontato, Matteo, decisi anni fa di diventare – come dicono io sia – un’esperta anche dei sistemi di corruzione in ambito sanitario.

Ebbene, nonostante ciò, ora tu e voi lettori leggerete il testo di una mail.

E’ una mail che ho dovuto inviare due giorni fa: ai dirigenti – compresi i tre direttori generali che ci “onoriamo” di avere in contemporanea presso la ASL RME di Roma per meri motivi politici e che paghiamo ciascuno “appena” 150.000 euro l’anno, e l’ho dovuta inviare – l’ennesima – per chiarire che io non sono “La Sora Cecioni” (mi scuso con tutte le Sore Cecioni del mondo, ovviamente) visto che in questo caso, si parla della vita di mia MADRE: abusata, maltrattata. A cui si nega il diritto alla VITA da 30 anni.

Mia madre è viva, solo ed esclusivamente perché ha generato ME, Matteo. No, non “una figlia eccezionale” come dicono in troppi, sono una figlia NORMALE. In un mondo di umani IMPAZZITI.

30 anni fa circa ho dovuto fare una scelta:  salvarle io la vita. E decidere anche, cosa fare della mia, anche professionalmente parlando.

Leggi Matteo, la risposta che ho dovuto dare ieri ai “potenti” dirigenti ASL, ai “potenti” amministratori delegati che puntualmente denuncio presso le Procure della Repubblica e i NAS per il solo motivo che non gli basta appropriarsi di strutture pubbliche e private, no: taroccano tutto, a cominciare dai bilanci.

E poi, non curano, non fanno mangiare, letteralmente uccidono i degenti, in special modo, quelli anziani

Credo sia giunto il momento di parlarne, mio Premier. E tutti voi, cittadini. E voi, Ministri della Repubblica.

Perché vedete, oltre il fatto che c’è un’istanza da parte della CE che ci chiede conto e ragione del livello di corruzione nazionale, io di scandali non ne voglio: sono mica la grande Gabbanelli io. Io sono povera davvero. Di denaro.

Ma non di spirito, capacità intellettive, Cultura, dialettica, conoscenza delle Leggi, prontezza di riflessi e capacità di negoziazione:

a che mi servono i soldi, scusate? Io i problemi, li risolvo, mica li sollevo.

Quando vorrai, io ci sono, mio Premier. E tu?

Ecco lo scambio di mail fra Il Dirigente ASL RME deputato all’assegnazione degli accreditamenti RSA e me: ci sono diverse mie denunce presso i NAS e le procure  e non solo per il reato di truffa ai danni dello Stato e del Servizio Sanitario Nazionale, ma la cosa prioritaria è: stavano anche in questo caso, ammazzando mia madre, con errori terapeutici, negazioni della dignità, minacce di certificarla come “pazza” (…)  per togliersi me dalle palle– si accade frequentemente, in Italia, e persino alimentata come tutti i degenti anziani in RSA,  con “pasti a menù fisso” di scarsissima qualità: ma loro, i “potenti” sciorinano i contratti stipulati con le imprese di Catering, “ovviamente”…

Ah: questo è solo un piccolo pezzo dell'enorm puzzle che sto componendo da anni. Solo per salvare la vita a mia madre, negli ultimi due anni, ho dovuto presentare diverse denunce, non “lamentele” come continua a scrivere questo signore: leggete bene

Mail che mi giunge 8 giorni  fa, dopo denunce presentate ai NAS - e non solo - per comportamenti gravissini in soli quattro mesi di ricovero di mia mamma presso una struttura privata in fase di accreditamento: sappiate che negli anni, mi è stato sempre consigliato di trovare una forma “amichevole”, alla buona, fra “noi”… “Noi”...Chi?

Si sappia che i NAS hanno sempre puntualmente raccolto le mie denunce.  I Carabinieir mi rispondono SEMPRE ringraziandomi persino del lavoro che svolgo per tutti i cittadini.

p.s. per correttezza, non ho messo il nome in chiaro di tutti costoro. Per correttezza ripeto. Io mi chiamo Urso Anfuso, mica Gabbanelli, Friedman o chi so io...

 

Gentile Dottoressa,

il mio prolungato silenzio è stato indotto non solo dalla ulteriore verifica effettuata presso la RSA "Villa Sacra Famiglia" in data 23.01.2014, ma anche dalla mia richiesta di intervento da parte della Unità Operativa Complessa Igiene degli Alimenti e della Nutrizione vista la Sua lamentela circa la varietà dei pasti. Personale di questo servizio ha effettuato un sopralluogo ispettivo in data 3.2.2014 e richiesta ulteriore documentazione pervenuta successivamente in data 11.2.2014. Pertanto solo in data 13.2.2014 sono entrato in possesso anche di queste ultime informazioni.

Dal sopralluogo del SIAN "non sono emersi elementi di non conformità alla normativa vigente".

Nel sopralluogo che ho personalmente effettuato con due Dirigenti medici miei collaboratori in data 23.01.2014 al fine di verificare quanto riportato nel Suo esposto del 12.01.2014 abbiamo incontrato Sua madre che ci è apparsa in discrete condizioni, vigile, collaborante, vestita propriamente. Poi abbiamo verificato quanto da Lei evidenziato nel Suo esposto:

  1. abbiamo verificato che i farmaci per la terapia,  disposti nel cassetto della medicheria, riportano sulla confezione il cognome della signora evidenziato in stampatello, la stanza è provvista di chiave a disposizione esclusivamente del personale sanitario. La struttura ha comunque predisposto un  articolato registro di carico e scarico per i farmaci consegnati dai parenti, che verrà al più presto utilizzato. La Casa di Cura, una volta in possesso delle impegnative redatte dal Medico di Medicina Generale, è in grado di provvedere direttamente alla fornitura dei farmaci.
    Si è poi proceduto alla verifica dell’effettiva somministrazione della terapia, confrontando la stessa con  i fogli “somministrazione terapia” del mese di dicembre 2013, regolarmente firmati dagli operatori .
  2. per quanto attiene la dotazione organica in effetti abbiamo contestato alla struttura la carenza di una unità del personale di riabilitazione e del monte ore del personale infermieristico. In particolare nella notte del 31 dicembre erano presenti 2 infermieri e 2 persone dedicate all'assistenza.
  3. Per quanto riguarda il vitto, ferma restando la competenza del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, si sono acquisite copie dei menu, la cui rotazione è trisettimanale, e del  contratto di ristorazione con relativo prontuario dietetico per il confezionamento dei pasti.

Sono previsti 2 primi, 2 secondi,contorni, frutta fresca e cotta, tutto a scelta. E’ compresa fornitura di ½ l. acqua minerale a pasto. Due volte la settimana è prevista la merenda, una volta a settimana è prevista la distribuzione di un dolce di tipo artigianale. Sono previste diete speciali, se richieste.

  1. Si è sollecitata la struttura all’applicazione della norma che prevede che l’assistenza domiciliare programmata degli ospiti delle RR.SS.AA sia svolta dal Medico di Medicina Generale il quale garantisce tutte le prestazioni sanitarie nonché le prestazioni aggiuntive, quali il controllo periodico dello stato di salute, indicazioni circa il trattamento dietetico e la predisposizione ed attivazione di programmi individuali per prevenzione e riabilitazione.
  2. Si è inoltre verificato che è prevista un’illuminazione in funzione notturna per i corridoi di degenza.

Nella speranza che tale riscontro sia da Lei ritenuto esaustivo, Le porgo

    cordiali saluti

 

Mia risposta:

 

Emilia Urso Anfuso - Gli Scomunicati emilia.ursoanfuso@gliscomunicati.com

Vi aggiorno, sui "Menù", ma non solo.

Non ho potuto farlo prima, perchè sapete, è morto mio padre due sere fa, la stessa sera in cui mia madre era SENZA Ossigeno - intorno alle 21:00 - e stava desaturando gravemente, era stata  attaccata al bombolino della Clinica e quando ho chiamato il servizio 800 della Medigas Roma, ho dovuto pure convincere - anche con una certa delicatezza nel parlare, prima l'operatore che ha risposto all'800 - con pesante accento campano - che fra le tante miserie che mi ha detto pur di NON inviare la nuova bombola di Ossigeno a mia madre ricoverata e con bombola che non erogava Ossigeno (Prima di contattarli ho fatto fare diverse prove all'infermiera, telefonicamente, per capire se era la bombola Medigas a non erogare) - fra le tante miserevoli cose che mi ha detto al telefono dicevo, erano tutti basiti in casa, mi ha detto persino "Non può recarsi in Clinica da sua madre così mi dice se davvero la bombola non eroga, perché sa io prima di mandare un uomo fuori devo essere sicuro eh..."

Allora dicevo: dopo questo ennesimo "esempio altissimo" di adesione alla "Mission" di Medigas s.p.a. e dei loro "Codici etici", ho dovuto pure subire la telefonata sul mio cellulare personale - chi glielo ha fornito? - del "Salvatore della patria": il padroncino che doveva portare subito la bombola a mia madre, essendo il servizio della MEDIGAS s.p.a. anche NOTTURNO per ovvie ragioni.

Costui, ho prova della telefonata, mi ha tenuta tre quarti d'ora al telefono, mentre mia madre desaturava e mio padre era morto da pochi minuti, per convincermi che non c'era bisogno che lui uscisse di casa per fare il suo mestiere: portare bombole di Ossigenoterapia salvavita

Con molta gentilezza, perché come sapete anche voi, coi "gentiluomini" in certe occasioni bisogna pure stare attenti a non reagire, se no fanno peggio, l'ho convinto in un'assurda telefonata durata più di mezz'ora (...) a recarsi sul posto e consegnare la bombola Chi era con me in quel momento, aveva nella migliore delle ipotesi un'espressione schifata

Sorvolo su quanto accaduto anche quando ha portato finalmente la bombola - alle 24:20 e io avevo telefonato alla Medigas alle 21:30 - sorvolo perchè ho già parlato di tutto ciò coi responsabili della Medigas Roma che stanno già muovendosi per - su mio consiglio - migliorare tutto questo sfacelo al fine di non generare scandali nazionali a cascata e salvare invece la vita alla gente.

Per inciso: non ho interesse a far perdere posti di lavoro. Tante volte qualcuno pensasse che sono questo genere di persona.

Scrivo anche, per dettagliare i "Menù a rotazione trisettimanale" con "doppia opzione" e tanto di "Dolci fatti in casa"

Oggi, ieri, l'altro ieri, tutti i giorni: confermo che il "Menù del giorno" è composto da:

Pranzo:

- pasta al sugo

- 2 fette di carne (ora arrosto ora bollita ora...Stesso tipo di carne, cambia il metodo di cottura. La durezza è la stessa)

- Purea di patate, fagiolini bolliti, zucchine lesse

Cena:

- acqua scaldata (chi vi fornisce i pasti la chiama "Minestrina" - sono certa che questo è scritto sul contratto di acquisizione del servizio catering - lo staff interno alla clinica difficilmente riesce a collegare quest'acqua bollita con un'idea lontana di "minestrina")

- a volte formaggio

- a volte fetta di prosciutto cotto

- frutta: mai vista una sola mela cotta

Le produco anche una foto esaustiva di un "Menù tipico a pranzo": non vi riempirò la casella di posta elettronica di foto - tutte praticamente uguali - del menù del giorno. Uguale da mesi.

La foto è in allegato.

Sia chiaro: ogni mia denuncia è dettagliatissima e corredata di ampia documentazione probatoria.

Per tale ragione, esorto ora TUTTI a fermarvi con la produzione di "Certificazioni di qualità" autoprodotte, o "Verifiche" aziendali generate dalle stesse aziende

In tre mesi - e parlo qui solo di ciò che è relativo il ricovero di mia Madre presso la Villa Sacra Famiglia  - ho dovuto presentare denunce contro:

- IHG  - Italian Hospital Group - per gravissimi comportamenti dei dirigenti relativi alla salute di mia madre ricoverata presso la Villa Sacra Famiglia di Roma

- Medigas s.p.a.

- Sanidor s.r.l. - perché ho scoperto che distribuiscono pannoloni che fanno venire lke piaghe ai degenti

Presso la Villa Sacra Famiglia, la neo designata "Responsabile medica" la giovanissima Sara Aquila, pare abbia vinto un "concorso" e lascia ora l'incarico assunto solo tre mesi fa: mi auguro che il nuovo Responsabile medico sia persona in grado di dialogare con me e mio marito in maniera normale e professionale.

Fareste prima a comunicarmi voi le criticità: posso aiutarvi, e dico sul serio, a trovare metodi seriamente migliorativi: fa parte di una delle mie professionalità.

L'ho fatto fino a ieri, parlando con un responsabile Medigas Roma.

Consigliando persino come fare per far si che chi risponde al numero Verde la sera, comprenda se chi sta dall'altra parte è certo di ciò che segnala sui malfunzionamenti delle bombole di Ossigeno e come meglio dare un servizio efficente ai cittadini/degenti/pazienti che spesso non sanno nemmeno come sia fatta una bombola di Ossigeno e hanno ragione di non doverlo sapere.

Bastano tre domande messe in croce, dette con professionalità - non certo masticando in campano - e comprendere se chi sta dall'altra parte del telefono ha assoluta necessità di soccorso.

Ricordo peraltro che, non deve nemmeno essere cosi: se una persona che ha diritto alla somministrazione dell'Ossigenoterapia tramite il SSN anche in piena notte o all'alba, non è che deve sentirsi fare il "test di comprendonio"

Ossigeno=Salvavita: non c'è proprio altro da aggiungere. Se muore qalcuno perchè chi distribuisce Ossigenoterapia nega la consegna della bombola di Ossigeno, o anche ne ritarda la consegna, si può ravvisare il reato di Omicidio doloso (o volontario). Nessuno ci ha mai pensato? Davvero incredibile.


C'è in atto un'istanza della CE che chiede conto della corruzione anche in ambito sanitario: lo capite o no che non potete continuare così?

Mia madre è in vita, da 30 anni, perchè ha generato me.

P.S. Per Fabio catalano: la Sua verifica è molto datata. Fa ancora riferimento alla mia prima denuncia. Quella di Gennaio.

Consiglierei peraltro alla Drssa Rosaria Marino, Direttore dell'Unità Operativa Complessa Igiene degli Alimenti e della Nutrizione di non far effettuare le "verifiche" del caso, solo ed esclusivamente facendo leggere a chi compie la verifica, i contratti stipulati con le imprese di catering.

 Il fatto che certe persone si siano persino spese per dirmi al telefono (signorina Sara Aquila ad esempio) che "Chi effettua i controlli assaggia personalmente i pasti e dice sempre che sono buonissimi, gustosissimi etc." credetemi: fa ridere sempre molto non solo me, ma anche i miei collaboratori.

Credo nessuno ancora si stia rendendo conto che è giunto il momento storico, nel nostro paese, di dimostrare serietà.

Specialmente in ambito Sanitario

Un cordiale saluto, la foto del "Menù fisso" è in allegato.

Dott.ssa Emilia Urso Anfuso

 




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GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
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