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C’è qualcun altro che vuole fare la “rivoluzione” in Italia? Non so: qualche scolaresca delle medie in gita, una congregazione di carmelitane dei monti sibilllini, gli Hare krishna che recriminio visibilità.. Questo Natale, il regalo sotto l’albero è la “Rivoluzione”. Un trend. Come il rosso e oro a Natale, che fa tanto “festa in famiglia” o quelle orribili tinture ai capelli di tutti i colori dell’arcobaleno. I “Forconi” capitanati – forse a loro insaputa - da un ricco imprendiore del settore agricolo della ricca zona dell’agropontino, camminano a passo di lumaca verso un’improbabile realizazione di una nuova “marcia su Roma”. Complimenti alla creatività. Da che la fece Mussolini, la marcia su Roma, questa amena passeggiata nella Capitale è stata scopiazzata da molti altri. Certamente con risultati ridicoli. Ma come si sa: “basta la parola”. In questo caso, basta la frase. Ci sono poi i rivoluzionari” giovani che avanzano. Molto, molto lentamente certo. La mattina devono riprendersi dalle nottate passate in giro fra locali e movide. Poi si pranza, Ci si sposta al PC per passare qualche ora a fare la “guerra”, Su Internet. Certe Rivoluzioni hanno bisgono di tempo. Mica cavoli. Il più agguerrito rivoluzionario – manco a dirlo – è l’nossidabile, inincarcerabile, invidiabile (sotto alcuni aspetti) Silvio Belrusconi. Che di fatto sarebbe l’ideatore delle nuove rivoluzioni. Ma come sempre, gli fregano le idee. E ora, gli tocca urlare il doppio per far capire che la sua di Rivoluzioe è più importante e più prossima di quella dei Forconi. E pure di quella dei giovani che avanzano, Dicono... Come dimenticare poi Renzi: novello Santo rottamatore, patrono dei giovani grulli. Il Rivoluzionario per antonomasia. Talmente rivoluzionario da aver adottato il vecchio schema elettorale statunitense importandolo in Italia.Si è fatto eleggere segretario di un partito che di fatto era orfano di segretario da prima dell’avvento di Bersani e nessuno al mondo avrebbe mai pensato lontanamente di candidarsi al ruolo meno appetibile della nostra politica. Ha fatto un gran casino per prendersi a tutti i costi il posto che nessuno voleva e che era vuoto da tempo: ecco. Una vera rivoluzione... In tutte queste “rivoluzioni” annunciate, una coltre di noia ammanta la nazione. Una volta calavano fiochhetti di neve. Ora il clima è cambiato. Ci tocca soppotare le zanzare che si sono adattate in un lampo al nuovo clima e ci fanno compagnia ormai tutto l’anno, le rose a Gennaio e il caldo in ogni momento. Ma a sorpresa, Io che la Rivoluzione volevo farla già da bambina, fortunatamente ho capito in tempo che su questo pianeta abitato da strani esseri chiamati “umani” gli eroi non li vuole nessuno. Meno male: se avessi perso la vita per un ideale qualsiasi, oggi di me non parlerebbero nemmeno i miei pochissimi amici. p.s. avvertitemi quando inizia la Rivoluzione. Dovessi perdermi l’inizio, sarebbe un peccato...
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 25/11/2024 07:36:31 |
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