La Consulta ha dichiarato incostituzionali il premio di maggioranza senza soglia e le liste bloccate. Ha così accolto  le due istanze sollevate dalla Cassazione che aveva accolto i ricorsi presentati da alcuni cittadini-elettori.

Risultato della decisione della Consulta,  è quello per cui  i due perni centrali  del cosiddetto Porcellum vengono a decadere.

Gli effetti della "bocciatura" non sono però immediati: dovremo attendere qualche settimana per toccare gli effetti della bocciatura della Legge elettorale.

La cosa certa è che non si voterà mai più con il "Porcellum" e nemmeno col "Mattarellum": resta ora in vigore un meccanismo proporzionale di attribuzione dei seggi, ovviamente senza premio di maggioranza e con le differenti soglie di sbarramento previste per Camera e Senato oltre al fatto che la Corte, con quella che è stata chiamata "pronuncia addittiva" ha reintrodotto le preferenze.

No anche alle liste bloccate:  sono illegittime La Corte ha decretato come incostituzionale   non consentire all'elettore di esprimere preferenze.

Ora quindi, é necessario individuare altri meccanismi per reintrodurle, un passaggio che potrebbe prevedere «un intervento normativo», come ha sottolineato  il presidente emerito della Corte Costituzionale, Valerio Onida

Per ciò che riguarda i parlamentari che sono stati eletti alle scorse politiche solo grazie al premio di maggioranza, si parla di 150 deputati, essi devono ora essere sostituiti perchè eletti sulla base di una legge illegittima, come sostiene il giurista Gianluigi Pellegrino ma gli avvocati  che hanno presentato il ricorso, sostengono che questo problema non si pone poichè a loro dire, solo le Camere di appartenenza possono giudicare i titoli di ammissione dei propri componenti e non c'è nessun automatismo.

La Corte non si è pronunciata in merito: probabilmente si ritiene che quest'ultimo sia un aspetto esclusivamente di ordine politico