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Napoli, corteo di 20.000 persone. Fermate l 'avvelenamento della Terra dei Fuochi

Napoli, corteo di 20.000 persone. Fermate l 'avvelenamento della Terra dei Fuochi
Autore: Teresa.Corrado
Data: 27/10/2013

 

immagine da web20.000 persone hanno partecipato a Napoli al corteo organizzato per chiedere la fine dell’avvelenamento della Terra dei Fuochi. È la risposta della gente della Campania, stanca di essere additata come la discarica d’Europa, oltre che dell’Italia. A promuovere l’iniziativa il sito Terra Fuochi.it che nella sua campagna sta coinvolgendo anche tante persone del mondo dello spettacolo, della televisione, dello sport, per dire basta alle numerose morti di bambini e giovani a causa dell’inquinamento del terreno. Al corteo che è partito da piazza Dante, attraversando la città, ha raggiunto il palazzo della Regione, hanno risposto moltissimi comitati campani e dell’intero sud come dalla Sicilia e dalla Puglia.

Una manifestazione che ha portato in piazza la gente comune, quella che lotta quotidianamente contro l’inquinamento e che ne subisce le conseguenze maggiori. Angelo Ferillo, promoter del sito, che ha lanciato l’appello alla mobilitazione utilizzando Facebook, si è scontrato contro la stampa, le istituzioni locali annunciando che se non si fermeranno con l’avvelenamento, saranno i cittadini a muoversi, perché ormai hanno compreso la gravità della situazione e non sono disposti a soccombere dinanzi a queste morti silenziose.

Chiare e incisivi sono stati gli striscioni che hanno accompagnato il corteo indicando lo stato della gente non disposta più a sottostare agli intrighi tra potere e camorra, consapevoli che anche le bonifiche delle terre inquinate possono diventare un affare appetitoso per chi continua a guadagnare sulla vita dei cittadini.

“Stop Biocidio verso il 16 nov”, “La nostra morte è il vostro guadagno”, “Noi malati e derisi 048 olocausto politico”, “liberiamoci dal male”, un cagnolino girava con una scritta "io sono un cane tu che avveleni sei una bestia", sono solo alcuni degli striscioni che la gente ha portato in piazza per esprimere la propria indignazione contro uno stato che continua ad essere assente e che in tutti questi anni ha permesso che la camorra facesse delle zone Campane, una discarica. Complici le istituzioni locali e i tanti rappresentanti eletti che da indagini, processi e condanne, stanno facendo emergere qualcosa di reale, dopo le tante parole e sospetti della gente.

Il corteo si é svolto in tranquillità, tranne per un solo momento, quando un gruppo di estrema destra, Casa Pound, ha tentato di unirsi al corteo. In questo caso sono intervenuti gli stessi manifestanti, organizzazioni studentesche e altri comitati che hanno formato una barriera alla fine del corteo, evitando che si accodassero o che nascessero tafferugli.

Il fenomeno delle discariche abusive e della capacità della camorra di poter seppellire nei terreni anche rifiuti altamente tossici, è stato aiutato anche dalla negazione, per anni, che proprio questa forma di guadagno esistesse, nonostante si indagasse. Le indagini odierne, stanno portando alla discariche sepolte in terreni dove pascolano animali o vengono coltivati prodotti alimentari, mentre nessuna istituzione sta facendo nulla per aiutare la gente che vive nella Terra dei Fuochi.

E per quel che ne si dica, le aziende del nord Italia non possono negare il loro coinvolgimento, perché, smaltendo i loro rifiuti al Sud, grazie alla camorra, hanno risparmiato miliardi arricchendosi alle spalle della gente campana. 




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Data:10/08/2013
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