A poco più di cinque anni dalla chiusura, il 1 ottobre il Teatro del Lido di Ostia ha riaperto i battenti e lo ha fatto con una presentazione in grande stile, alternando i più canonici interventi istituzionali e di presentazione del programma ad esibizioni dal vivo, antipasto della varietà multidisciplinare che sarà proposta nella stagione 2014.

La peculiarità è l’assenza di un direttore, l’aspetto decisionale è condiviso da un comitato artistico e i cittadini, che possono portare avanti le loro idee riuniti in tavoli per attuare percorsi il più partecipati possibile, caso unico della zona. Da qui “le esigenze sono tradotte in una vasta programmazione”, spiega Giorgia Celli del comitato artistico. Per fare un esempio, nella danza, settore di sua competenza, “si andrà dalla popolare alla classica, dall’hip hop alla contemporanea fino a coinvolgere anche i più piccoli. Riceviamo tanti input, di ogni genere. Senza il supporto di tutti il lavoro fatto non avrebbe valore”.

Spazi vivibili Diverse anche le rassegne che si andranno a susseguire nello spazio espositivo, che vedrà una diversa mostra ogni mese, dalla fotografia al fumetto, dai libri illustrati per bambini da destinare poi alla biblioteca multiculturale di Lampedusa – l’assenza di testo li rende fruibili indipendentemente dalla lingua parlata – al cineforum. “L’apertura sarà anche durante il giorno”, sottolinea Chiara De Angelis, del settore arti visive del comitato artistico, “non solo per gli spettacoli. Sarà la casa di tutti”.

“Quando nel teatro e negli spettacoli si integrano livelli di energia e partecipazione si ottiene una forza trasversale per pubblici diversi”, commenta Flavia Barca, assessore alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale. “Il coinvolgimento ha la capacità di smuovere il territorio, parlare alla testa, all’anima e alla pancia. È l’espressione di un processo lungo e forte perché passato attraverso molte difficoltà”. “La città è polifonica e questa partenza è il racconto di un’orchestra con un animo collettivo”, aggiunge Emanuela Giordano, direttrice della Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea.

Ad inaugurare la stagione, la mostra fotografica di Matteo Abati “Abbiamo riaperto il Teatro del Lido!”, aperta gratuitamente fino al 15 ottobre. Dal 2 al 5 dello stesso mese si terrà il laboratorio teatrale a cura della compagnia danese Teatret OM, una delle tante collaborazioni di respiro internazionale come il Dialog Festival, iniziativa volta a favorire l’integrazione delle diverse comunità migranti sull’esempio di altre esperienze europee come l’omonimo festival berlinese.

Informazioni su programmazione e biglietteria: http://www.casadeiteatri.roma.it/teatro-del-lido-di-ostia/