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Fermati 7 scafisti del tragico sbarco a di migranti a Sclici

Fermati 7 scafisti del tragico sbarco a di migranti a Sclici
Autore: Teresa.Corrado
Data: 01/10/2013

immagine da webLa Polizia, i Carabinieri e la Guardia di Finanza hanno fermato sette siriani, ritenuti gli scafisti che hanno trasportato 160 migranti fino alle coste siciliane, di cui 13 sono morti. A loro viene contestato il reato di morte a seguito di un evento criminoso, ma non quello di omicidio, perché non ci sono prove che confermino che le vittime siano state costrette a lasciare la nave. Sono stati invece rilasciati i due uomini fermati ieri perché non sono stati riconosciuti dai compagni di viaggio.

Si sono fatti più chiare le sequenze del tragico naufragio dei 160 immigrati tutti eritrei e approdati sulle coste siciliane. Il bilancio parla di 13 morti, alcuni feriti, tra cui uno grave, che è stato investito da un’auto pirata mentre tentava di fuggire dalla spiaggia. Infatti dei 160 migranti, la maggior parte è riuscita a fuggire a piedi dopo aver raggiunto la terraferma, mentre altri che avevano difficoltà a nuotare, sono stati soccorsi.

Il peschereccio che trasportava i migranti era un cabinato di otto metri che si è arenato a circa 100 metri dalla riva, una cosiddetta “carretta del mare” che scafisti senza scrupoli utilizzano per il trasporto dei migranti rischiando la loro pelle in viaggi pericolosi che spesso si scontrano anche con le condizioni del mare o delle persone che sono a bordo. A dare l’allarme un bagnante che ha immediatamente chiamato il 1530 che è il numero di emergenza in mare.

Le scene raccontate dai soccorritori, sottolineano le condizioni disumane in cui queste persone sono costrette ad affrontare il mare. Uno dei soccorritori che era sulla spiaggia, ha raccontato che appena giunti sul litorale di Sampieri, gli scafisti hanno fatto scendere dall’imbarcazione i migranti a colpi di cinghiate, perché raggiungessero a nuoto la riva. Sulla spiaggia c’era anche un carabiniere fuori servizio che subito si è lanciato in mare per salvare due migranti che stavano per affogare.

I presunti scafisti, invece, dopo aver fatto scendere dall’imbarcazione, hanno provato a fuggire, ma sono stati fermati. Uno sulla spiaggia, dove era arrivato a nuoto anche lui, dopo che la barca era stata bloccata, è stato individuato e fermato dalle forze di polizia, il secondo, invece, è stato bloccato a bordo mentre lottava contro un carabiniere che aveva raggiunto la barca e che ne ha impedito la fuga, prendendosi anche un pugno dall’uomo. Questi però sono risultati non scafisti e rilasciati dalle forze dell’ordine.

Il carabiniere eroe della mattinata di ieri, è Carmelo Floriddia, che grazie al suo coraggio, è riuscito a mettere in salvo tre naufraghi, portare a riva sei corpi e fermare l’uomo  munito di fune e coltello che voleva fuggire con l’imbarcazione.

L’uomo era in pattugliamento con alcuni suoi colleghi sul litorale ed è intervenuto immediatamente, non appena hanno sentito le grida dei bagnanti. Dopo essersi Floriddia, dopo essersi tolto la divisa, si tuffato in mare cercando di salvare chi stava annegando. Insieme a lui tre bagnini di un vicino villaggio turistico, il “Marsa Siclà”. Insieme hanno portato a riva i corpi e cominciato il massaggio cardiaco di quelli che non respiravano, mentre si attendeva l’arrivo dei soccorsi. 




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Data:10/08/2013
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