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«Ho pagato per la mia vanità», si è incolpata. E ancora: «Non me la posso prendere con nessuno se non con me stessa. Desidero che la mia esperienza sia conosciuta per evitare altre vittime. Le donne devono conoscere quali pericolosi corrano quando inseguono la bellezza. Non sapevo a cosa andassi incontro. Pensavo mi avrebbero fatto delle iniezioni inoffensive che avrebbero corretto i miei glutei imperfetti». Queste parole le ha dette una donna, Apryl Michelle Brown cittadina americana che ha perso gambe e braccia per essersi sottoposta ad alcune infiltrazioni di silicone al fine di ottenere glutei più sodi. Non ha perso l'uso degli arti: gli sono stati amputati. Allucinante condizione di una donna che – ammaliata dal diktat feroce per cui esisti solo se rispetti criteri scellerati di apparenza – oggi porta sul suo corpo le orrende mutilazioni derivate dalla visione malata di ciò che dobbiamo apparire e non più essere. Apryl Michelle Brown voleva vedersi più bella. Più bella rispetto a chi e a cosa c'è da chiedersi oggi. Si è affidata ad occhi chiusi alle mani di un vero ciarlatano che,spacciandosi da specialista, le ha iniettato delle dosi di silicone nelle parti da "rimodellare". Il risultato: quattro anni di ricoveri in ospedale e, come ultima complicanza, una terrificante infezione che le ha compromesso per sempre la circolazione sanguigna di mani e piedi rendendo necessaria l'amputazione dei quattro arti. Lo "specialista" le ha iniettato plastica per uso industriale al posto del Silicone. Ricordate le protesi per il seno dell'azienda Pip - di fabbricazione francese – inserite nel corpo di centinaia di migliaia di donne nel mondo che hanno poi scoperto a proprie spese che contenevano materiale non garantito… La stessa cosa. Si ripete un rito macabro in nome della "bellezza". Corpi massacrati offerti sull'altare sacrificale di una Società – la nostra – che non ammette deroghe a certe aberranti regole di accettazione sociale. «Negli Stati Uniti e nei Paesi anglosassoni hanno preso piede i cosiddetti plumping party. Occasioni dove personaggi che si spacciano da esperti promettono alle donne miracoli con infiltrazione di silicone ai glutei. Parte anatomica che sta molto a cuore alle signore afro americane. Non ho mai sentito nulla di simile in Italia ed escludo che esistano fenomeni del genere» è quanto ha dichiarato Enrico Robotti, presidente di Sicpre, la società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. A questo tema, non si può non affiancarne un altro, che sta gettando ombre significative sull'incolumità di certe persone. L'amputazione oggi, la si chiede addirittura per sconfiggere il terrore di malattie eventualmente possibili ma non confermate dalla scienza. Angiolina Jolie come si sa, dopo aver effettuato un test del DNA ed aver scoperto di avere qualche probabilità di ammalarsi di tumore al seno, ha deciso drasticamente: si è fatta togliere il seno a scopi "preventivi". Come era sospettabile, questa notizia ha aperto un varco nella richiesta di molte persone – anche in Italia – alla corsa all'amputazione preventiva di seno ed altri organi "eventualmente a rischio". Una scelleratezze vera e propria in tutti i sensi. Questa società deve riappropriarsi di un livelli di senso critico diverso, se vuole salvarsi da se stessa. Compiere oscenità sul proprio corpo, nella convinzione di migliorare il proprio aspetto o addirittura di poter bloccare sostanzialmente eventi morbosi futuri ma non garantiti, sa di mania di onnipotenza e disturbo psichico ossessivo. Fermiamoci tutti. A riflettere e ripensare il senso ed il criterio di Vita, prima che sia troppo tardi. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/12/2024 05:46:47 |
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