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Monopolio di Stato e sfruttamento per fini economici delle dipendenze

Monopolio di Stato e sfruttamento per fini economici delle dipendenze
Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 27/05/2013

 

Vi sono diverse cose nella vita di una comunità che fanno così parte della quotidianità, da far dimenticare a molti il significato di parole spesso utilizzate ma il cui contenuto è poco chiaro o addirittura conosciuto.

Purtroppo nel sistema in cui viviamo e che siamo costretti a subire spesso e volentieri, questa tendenza è conosciuta e viene molto sfruttata proprio a discapito delle popolazioni. 

Con ciò, voglio dire che i sistemi socio politici ed economici che gestiscono di fatto la vita di milioni di persone come nel caso della nostra nazione, sanno perfettamente di avere a che fare con un gran numero di cittadini che non sono in grado di comprendere di cosa si parli in special modo quando si tratta di criteri molto vicini per loro caratteristica alla vita umana nel suo quotidiano.

In questo articolo, vorrei far riflettere su alcune cose e alcuni criterio su cui spesso si fa confusione o su cui pochi riescono a realizzare una riflessione che possa portarli alla libertà di decidere secondo il proprio pensiero.

 Monopolio di Stato. Tutti pensiamo di sapere cosa sia e come funzioni. Sappiamo che esiste, genericamente parlando. Immagino però, che sulla totalità della popolazione italiana, i casi in cui un cittadino si interroghi sull’impatto che il Monopolio di Stato abbia su ogni singolo cittadino giungendo anche ad avere un senso critico di certi aspetti non siano molti.

Poco male ovviamente se non fosse che proprio attraverso il Monopolio di Stato, lo Stato Italiano compie un vero e proprio attacco alla Libertà individuale caricando questa già di per sé perversa condizione, di un danno permanente alla salute di milioni e milioni di cittadini aggrediti da un male largamente diffuso anche se frutto di due aggressioni diverse. Parlo del tabagismo – con tutte le conseguenze gravissime sulla salute – e della neo malattia chiamata “ ludopatia”, una delle realizzazioni di Stato più scellerate della storia d’Italia.

E’ bene intanto sapere, prima di affrontare il tema del tabagismo e delle compromissioni che rendono reo lo Stato di sostenere tale dipendenza al solo scopo di attuare una speculazione assurda e contraria a ciò per cui uno Stato civile e Democratico dovrebbe invece realizzare, che l’art. 32 della nostra Costituzione recita:

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”

 

Fermiamoci alla prima frase “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività

Un criterio che lo Stato costantemente disattende e vi spiego come.

Attraverso il Monopolio lo Stato italiano dovrebbe – il condizionale è d’obbligo – fornire direttamente ai propri cittadini beni o servizi nel caso in cui “ un settore essenziale per il cittadino nel quale le imprese potrebbero creare forti speculazioni oppure in un settore essenziale per il cittadino nel quale le aziende private non hanno nessuna possibilità di guadagno”

Ora: innanzitutto è necessario riflettere su quanto essenziali siano per i cittadini di una nazione beni quali le sigarette e servizi quali ad esempio i giochi d’azzardo e sul primo criterio, vi parla una fumatrice.

In secondo luogo, ecco la seconda parte del criterio di Monopolio di Stato: “Lo Stato impone il monopolio su un bene di largo consumo per aumentare il suo gettito fiscale”.

Da un lato apprendiamo quindi che lo Stato acquisisce l’esclusiva di mercato su prodotti e servizi per quei settori essenziali (…) per il cittadino per non creare speculazioni da parte delle imprese, dall’altra però dobbiamo accettare il fatto che, lo Stato, speculi su questi beni e servizi distribuiti in esclusiva decidendo senza alcun tipo di criterio di capacità economica di determinati cittadini di imporre imposte che fanno lievitare il costo finale di ciò che distribuisce.

Già solo questo sarebbe da denunciare come abuso di potere sul mercato di prodotti di largo consumo . Ma c’è di più. In considerazione del fatto che sia la nicotina che il gioco d’azzardo creano dipendenza – e questo è assodato non solo dagli studi scientifici ma dallo stesso Stato che come sapete, sta diramando – nel caso del gioco – messaggi “allarmistici” sulla neo dipendenza chiamata appunto “ludopatia” che a suo stesso dire sta dilaniando intere famiglie e provocando nella migliore delle ipotesi dissesti economici che in molti casi portano al suicidio.

Facciamo due più due : lo Stato italiano, attraverso il Monopolio avrebbe dovuto difendere i propri cittadini dagli abusi della speculazione di alcune imprese di determinati settori di mercato sfruttando al massimo la possibilità di elevare imposte sugli stessi prodotti e servizi oggetto di Monopolio.

Ma come si può accettare che lo Stato italiano si renda distributore esclusivo dei due settori di mercato a maggior impatto di dipendenza organica e psicologica e in più sovraccarichi di imposte i due settori del Tabacco e del gioco facendo poi il doppio gioco sporchissimo di lavorare a livello “sanitario” per la salvaguardia dei tabagisti e dei ludopatici sfruttando ancora una volta li stessi settori – ambiguamente – al fine di far percepire alla popolazione che effettivamente quell’art. 32 della nostra Costituzione sia messo in atto?

Senza ovviamente far mai menzione dei guadagni incredibili che le lobby farmaceutiche acquisiscono anche grazie alle patologie conseguenti dalle dipendenze organiche e psichiche scatenate da questi due “gioielli di Stato”…

Questo articolo, deve poter servire a far comprendere una volta per tutte come il sistema nazionale giochi l’ambiguo ruolo di sostenitore della salute e dei diritti dei cittadini quando nella realtà dei fatti è il primo elemento a sostegno della negazione di questi criteri aggravato dalla speculazione oggettiva perpetrata attraverso l’imposizione tributaria su due elementi ad altissimo rischio di dipendenza.

Come dire che da sempre, lo Stato ci tassa sull’ossigeno di cui abbiamo necessità per vivere. Non è possibile accettare che lo Stato si renda due volte colpevole per lo stesso danno causato ai cittadini: imposizioni tributarie altissime, vendita di elementi ad alto rischio di dipendenza, esclusiva di vendita che non consente – attraverso il libero mercato – di creare prezzi accessibili alle varie fasce economiche della popolazione.

Sul tabagismo poi, lo Stato sta già alacremente lavorando al fine di imporre accise anche sui liquidi con nicotina delle sigarette elettroniche. Come potevamo sperare che perdesse ingenti guadagni e ci lasciassero una porta aperta verso la disassuefazione dal tabacco? Vi basti pensare che nel primo trimestre 2013, lo Stato ha praticamente “bruciato” 300mln di euro di perdite a causa dell’espansione delle vendite di sigarette elettroniche: piuttosto che alla salute e all’incolumità delle persone, pensano solo a far cassa.

Poi magari, fanno finta di far la guerra alle organizzazioni malavitose che hanno le mani sul business delle sostanze stupefacenti...

Questo sistema cambierà solo se cambieremo noi cittadini . Inutile “sperare” vacuamente che cambi qualcosa se non siamo noi a imporre allo Stato il cambiamento. E gli strumenti – come sempre – li abbiamo tutti. Sciopero fiscale ad oltranza, non farsi abbrancare dai diktat imposti, come il gioco d’azzardo, uscire dal tabagismo con tutte le nostre forze ma anche, utilizzo dei metodi consentiti dalla nostra stessa Costituzione: richieste dirette al Parlamento, attraverso petizioni, sottoscrizioni e tutte le forme di Sovranità popolare messe a nostra disposizione. Senza stancarci mai. Perché se è vero che un solo tentativo può non bastare, la reiterazione in questo caso è l’unica risorsa da utilizzare.

 

Creative Commons License
Monopolio di Stato e sfruttamento a fini economici delle dipendenze by Emilia Urso Anfuso is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported License.
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Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
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