Sei nella sezione Il Direttore   -> Categoria:  Editoriali  
Il mondo è finito

Il mondo è finito
Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 08/03/2013

 

Secondo la previsione dei Maya, il mondo sarebbe dovuto "finire" nel 2012. Ovviamente non è accaduto nulla. O meglio: non è accaduto ciò che genericamente si pensa dover essere la "fine del mondo". Molte persone difatti sul nostro pianeta, immaginano la fine del mondo come il dissolversi del pianeta e con esso la distruzione di tutti i suoi abitanti. Immagine poco piacevole di certo, ma che – almeno stando ai dati astronomici ed astrofisici che ci vengono proposti dalla stampa scientifica internazionale – non dovrebbe accadere almeno nel breve e medio periodo, a meno che ci piombi addosso un mega meteorite che, poiché rivolto verso il sole (…è la motivazione "scientifica" data sull'ultimo meteorite capitato assai vicino alla terra poco tempo fa e non captato dai potenti mezzi tecnologici messi a disposizione dai governi mondiali) non sarebbe visibile dai centri astrofisici mondiale e di conseguenza potrebbe far esplodere il pianeta generando il nulla in un nanosecondo.

A mio parere, la fine del mondo è in atto da tempo. Una fine del mondo giunta quasi d'improvviso e che ha distrutto buona parte di ciò che conoscevamo e di ciò che faceva parte dei criteri cosiddetti umani.

In poco tempo, abbiamo perso una grossa parte di logica, di coerenza, di raziocinio, di accettabilità di azioni che hanno per sempre compromesso da un lato la tranquillità del cittadino medio del mondo, dall'altro la capacità di comprendere quali siano le ragioni di certi innegabili scempi socio politici ed economici e come sia possibile leggere la realtà, in una società che ci propone le cose più assurde come fossero "normali"

L'incoerenza stabile prodotta dal mondo istituzionale internazionale, genera li per li un grande senso di sgomento, poi però – se "assunta" regolarmente – viene a far parte delle convenzioni sociali, uccidendo del tutto la possibilità che le masse possano ancora accorgersi dell'incoerenza stessa, avendola assimilata ormai come consuetudine.

La consuetudine all'incoerenza, ha fatto si che il mondo cambiasse fino a finire.

Non essendoci più criteri unici cui affidarsi, standard di comportamento cui riferirsi, le popolazioni vagano ormai totalmente in stato catatonico alla costante ricerca di una qualche ragione logica alle conseguenze gravissime a livello socio economico e politico cui le popolazioni sono costrette a sottostare e sottomettersi.

La "crisi economica" è in effetti una eventuale crisi finanziaria. Dandole il nome di "crisi economica" si dispone diversamente il livello di gravità e si scompone lo stesso senso della crisi. Economico fa pensare alle tasche dei cittadini, finanziario agli ambienti di alta finanza. Sembra una sciocchezza, eppure nelle parole usate – che hanno sempre un senso – si nascondono molte verità.

La crisi finanziaria internazionale, dovevano pagarla altri soggetti, non certo i cittadini delle nazioni. Questo, proprio perché di crisi finanziaria si tratta e non di mancanza di fondi economici da destinare alle popolazioni.

La controprova è che nelle casse di ogni stato, persino quelli messi in stato di default, il denaro c'è eccome. Ma viene utilizzato solamente per sostenere le dirigenze e le banche.

Usando le parole appropriate, in totale e voluta incoerenza, si è affermato che la crisi è "economica" e quindi di mancanza reale di denaro. Con ciò, si è potuto abbattere le popolazioni stroncando innanzitutto il mondo del lavoro, togliendo credito alle piccole e medie imprese e imponendo un fisco sempre più pesante sulle spalle di pensionati, lavoratori e piccoli imprenditori.

Dopo un "trattamento" di questo genere, vai a spiegare ai popoli alla fame, la differenza fra "crisi economica" e crisi finanziaria". E vai pure a spiegare in dettaglio, agli stessi popoli, il contenuto del trattato ESM - ratificato anche dal nostro Paese – che ci rende ufficialmente debitori di debiti di cui non conosciamo l'entità né la motivazione.

Sta di fatto, che è finito il mondo. Quello che conoscevamo e che in qualche modo ci faceva tirare avanti.

Una grossa mano d'aiuto per produrre il caos che ha finito del tutto il mondo conosciuto, lo sta dando il mondo politico internazionale, che nei discorsi sempre più tecnocratici, ha fatto svanire del tutto la concezioni di "Politica" che avevamo fino a qualche tempo fa.

Pochi si stanno accorgendo che la politica è finita, e non certo – come nel caso dell'Italia – per l'avvento di neofiti della politica che a parole sbaragliano vecchi concetti e vecchie consuetudini ma all'atto pratico non producono nulla se non alimentare la propria immagine ed il proprio eventuale maggior titolo a "regnare", generosamente concesso da popolazioni talmente incazzate da recriminare un gladiatore inferocito con la speranza di abbattere un sistema ormai collaudato che mai verrà abbattuto se non dalle stesse popolazioni.

La politica è andata. In tutti i sensi. Volutamente.

E' stata staccata quella spina alimentata costantemente nei secoli, e il motivo a mio parere è palese: il mondo politico ha fagocitato tutto, persino se stesso. Non restava altro da fare che concludere la storia. E far finta di ricominciare.

Far finta si, perché guardando a noi italiani ad esempio, tutto può esser detto tranne che attualmente ci sia anche solo il pallido ricordo di cosa dovrebbe essere "Politica" e "ragione".

E' rimasto un solo filo di continuità col mondo ormai alle nostre spalle: l'adesione compatta e per noi del tutto incomprensibile ancora, di quel mondo chiamato a seconda dei casi "casta" o "cricca".

I personaggi possono chiamarsi in qualsiasi modo e sbandierare qualsiasi simbolo di partito o movimento: nulla in realtà cambia perché nulla è realmente diverso.

I partiti, ne sono convinta da decenni, sono sempre esistiti al solo scopo di frazionare enormi masse di persone. Che se si fossero accorte in tempo utile – numeri alla mano – di che grande esercito popolare sarebbe ogni singola nazione, contro un esiguo gruppo di "comandanti", altro che guerre civili avremmo avuto nell'ultimo secolo.

Invece, eccoci qui. Compatti sempre nel rinnegare qualsiasi moto di coerenza e di ragione. Qualsiasi metodo che possa farci progredire verso la comprensione e non implodere verso il caos assoluto che sembra ormai quasi del tutto raggiunto.

Il mondo è finito da un pezzo. Inutile scappare: siamo nella bufera più cupa che l'umanità abbia mai creato con le sue stesse mani. Nemici di se stessi da sempre, i cittadini del mondo ora vivono le conseguenze della propria incomprensibile dipendenza al male. Peccato.
In tutto questo bailamme: mangiamo di tutto tranne che alimenti genuini o quantomeno sani, le malattie non vengono debellate solo perchè le industrie farmaceutiche guadagnano di più con la produzione e vendita di vere e proprie droghe che non curano ma tengono gli abitanti del pianeta costantemente malaticci, c'è in atto un vero genocidio mondiale ma impalpabile, le "potenze" internazionali si preoccupano semmai di sostenere la propria incolumità ed il proprio potere ed anche di metter le mani sulle poche risorse ormai rimaste sul pianeta, i popoli sono ormai ridotti a cenere, qualsiasi concetto legato a parole quali "dignità" o "diritto" è stato del tutto debellato con la "forza" del "potere"...
Licenza Creative Commons
Il mondo è finito by Emilia Urso Anfuso is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License.
Based on a work at http://www.gliscomunicati.com/content.asp?contentid=2527.



Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 31/05/2024 23:16:28

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Editoriali

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 18/05/2020
Indagine Covid-19 - parte V - Trattati, accordi, riforme e omissioni

Quanti di voi conoscono i retroscena della riforma Lorenzin? Tracciati e documentai tutto nel mio libro inchiesta. Pecorelli, l’allora presidente AIFA, volò negli USA con la Ministro Lorenzin, per prendere questo importante incarico, assegnatoci direttamente dagli Stati Uniti: ciò conferma ciò che faccio emergere da anni, e che in pochi capiscono ancora. Le decisioni, in special modo quelle importanti, su economia, fisco, sanità, banche, sicurezza, nel sistema politico ed economico internazionale moderno, non sono prese internamente alle singole nazioni. Esistono trattati, accordi, strategie.

Leggi l'articolo

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Videogames: il governo sostiene le startup del settore

Una sorpresa inaspettata è arrivata con il varo del tanto atteso “Decreto rilancio”: sostegni alle startup che sviluppano videogiochi. In particolare, ai commi dal 15 al 21 dell’articolo 46 del decreto, in tema di sostegni alle startup innovative, si delinea un vero e proprio fondo – denominato First Playable Fund - che sarà creato per sostenere economicamente lo sviluppo del settore.

Leggi l'articolo

Autore: Inchiesta del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Indagine Covid-19 - Parte IV - diffusione nella bassa lodigiana: i dubbi sul depuratore

Ai tempi della Sars il mondo scientifico internazionale concordò su un punto: la diarrea è un veicolo di trasmissione da non sottovalutare, perché fu la causa del contagio nel 20% dei casi. A causa delle scariche di feci molli in pazienti che avevano contratto la malattia, un focolaio di Sars esplose a Hong Kong nel complesso residenziale di Amoy Gardens. Portare le mani alla bocca o agli occhi, dopo una scarica di diarrea, è uno dei fattori di contagio, eppure non se ne parla in maniera diffusa.

Leggi l'articolo

Autore: Intervista del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 13/05/2020
Intervista ad Andrea Vianello - Ogni parola che sapevo

“Ogni parola che sapevo”, edito da Mondadori e nelle librerie dal 21 Gennaio. L’ha scritto il collega Andrea Vianello, ex direttore di Rai3 e noto al pubblico per aver condotto, dal 2004 al 2010, la trasmissione televisiva Mi manda Rai3, oltre ad Agorà, Enigma, La strada della verità, il TG2 e infine Rabona nel 2018, trasmissione che ha condotto fino a poco prima che avvenisse il suo dramma, raccontato con umanità e lucidità, tanto da farti sentire dentro la carne e nella profondità dell’anima le sue emozioni.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -