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Incredibile sentenza da parte della Commissione Tributaria regionale della Lobardia: a quanto pare le notifiche via posta raccomandata da parte di Equitalia sono da considerarsi nulle.
La sentenza recita infatti: dichiarato «giuridicamente inesistente» una multa di 9mila euro perché «notificata solo dai dipendenti di Equitalia a mezzo posta». Questa modalità di notificase non viene effettuata direttamente da soggetti abilitati, secondo i giudici lombardi, non produce effetti nei confronti dei contribuenti (in pratica è come se la cartella, l'avviso di intimazione di pagamento o l'ipoteca non fossero mai stati notificati). Tutto ciò deriva da un esame delle normative che riguardano la notifica degli atti esattoriali in generale e di quella a mezzo posta in particolare.
Tutto ciò, nasce da un ricorso avviato da parte di un contribuente. Dopo aver fatto una verifica, questo signore viene a conoscenza del fatto di avere da pagare la bella cifra di 9.153 euro relativa a Iva del 2003 comprensiva di sanzioni. A quanto pare però, il contribuente non aveva mai ricevuto alcuna notifica. Equitalia, ha tentato di confermare la cartella esattoriale adducendo il fatto che la Raccomandata in questione era stata ritirata dal custode dello stabile ove questo signore abita. Inoltre, ha aggiunto che: «la notifica può essere eseguita anche mediante invio di raccomandata con avviso di ricevimento».
Ma la XXII Commissione Tributaria non è d'accordo e nella sentenza elenca, individuandoli in maniera tassativa, «gli unici soggetti legittimati alla notifica della cartella, ossia: gli ufficiali della riscossione, i messi comunali, gli agenti della polizia municipale altri soggetti sempre opportunamente autorizzati dal Concessionario», ma mai quest'ultimo «direttamente», a mezzo di propri dipendenti.
Questa sentenza, apre ora l'opportunità – per tutti i cintribuenti – intanto di presentare ricorso ma anche di poter finalmente vedere esautorato l'enorme potere che Equitalia ha avuto fino ad ora grazie allo Stato italiano che ha creato una vera macchina di guerra contro i cittadini italiani, contribuenti ed elettori.
Le associazioni di categoria a sostegno dei diritti dei consumatori, sono già pronti per mettere in atto class action e petizioni popolari
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 26/12/2024 04:06:16 |
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