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Precari: non percepiranno mai la pensione. INPS e Media tacciono per scongiurare sommosse

Precari: non percepiranno mai la pensione. INPS e Media tacciono per scongiurare sommosse
Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 01/10/2011

 
Lavoratori autonomi, a contratto co.co.pro, parasubordinati. Versano i contributi come tutti i lavoratori. A differenza di questi però, sembra che questi loro versamenti contributivi non creeranno il loro futuro trattamento pensionistico, bensì andrànno ad alimentare le pensioni di chi oggi svolge un lavoro subordinato e con contratto nazionale.

 

In pratica: i cosidetti "lavoratori autonomi" stanno versando all'INPS contributi che verranno utilizzati da altre persone, Che avranno un giorno – almeno stante così le cose – il vero trattamento pensionistico. A questo link, una delle notizie che girano in rete in queste ore.
 
Se ne vociferava lo scorso anno, ma adesso sembra proprio che ci sia conferma della cosa.

 

I media non ne parlano. L'INPS tace. I telegiornali danno spazio a notizie meno interessanti di questa, che coinvolge milioni di italiani che stanno subendo una vessazione doppia e senza pari: contribuire non al proprio futuro ma a quallo di qualcun'altro e per motivi non dipendenti dalla propria volontà a da errori compiuti.

 

Da cosa sortisce questa notizia? Dal fatto che, attraerso il sito dell'INPS, gli impiegati – ad esempio, possono simulare - immettendo una serie di dati - ciò che percepiranno come pensione al momento opportuno.
 
La stessa cosa invece, non è consentita fare ai parasubordinati. E la motivazione risiede appunto nel fatto che, i lavoratori parasubordinati non stanno versando per se stessi il denaro che coprirà altre coperture pensionistiche.

 

La ragione del silenzio stampa? Il timore di una sommossa civile di larga diffusione. 

 

Ma a cosa serve il silenzio in casi come questi, di una gravità di livello altissima? A far perpetrare un danno contro milioni di persone che stanno alimentando col proprio lavoro il lavoro altrui, le speranze altrui, il futuro altrui.

 

E come viene portato avanti questo "progetto" omicida? Tacendo la verità. Non mettendo al sicuro vite umane. Non garantendo più nulla di ciò che per lungo tempo è stato una sorta di zattera cui approdare dopo una vita di lavoro. Il tutto condito da un comportamento vessatorio e denigratorio della dignità e dei diritti umani.

 

Conoscere, è l'unica arma di difesa di ogni cittadino del pianeta. Quando la conoscenza viene alienata, allora vuol dire che siamo immersi in un mare di problemi.

 

Ritengo di poter dire, che si sia davvero arrivati ad un livello allarmante di condizioni esasperanti nei confronti di tutti coloro che sono in tutti i sensi il vero motore e la vera energia della nazione. E se proprio contro i cittadini cala la solita mannai persecutrice, non si potrà pensare ancora per molto che essi potranno ancora aver fiducia in un Sistema che ormai da troppo tempo uccide qualsiasi rapporto paritario e meritevole d'esser chiamato equo.

 

Non serve a nulla non far trapelare la verità. Perchè è solo uno spostare in avanti il problema. Che prima o poi scaturirà in qualcosa di ben più grave di una sommossa.

Mettere invece in grado le persone di poter agire per il proprio bene, sarebbe l'unica cosa ragionevole da fare, in un mondo dove ormai sembra che la ragione non esista più in alcun ambito della vita.

 

Attenzione quindi: per coloro che non sono protetti da un contratto lavorativo, pensare ad una pensione integrativa è quasi d'obbligo. Anche manifestare il proprio dissenso, lo sarebbe.

 

Ricordo qui, ad esempio, che lo scorso anno il Governo ha "prelevato" dalle casse dell'INPS la bellezza di 3miliardi e 500milioni di euro dai TFR  di milioni di cittadini. Altra notizia che non ha trovato spazio sui Media. Nessuno ad oggi, sa se e come mai saranno rimessi al loro posto soldi letteralmente "rubati" ai lavoratori.

 

E' arrivato il momento di rimettere le cose a posto. E' arrivato il momento in cui le Itsituzioni facciano un passo indietro rispetto le metodiche vessatorie che utilizza ormai da troppo tempo. Questa nazione ha necessità impellente di ritrovare fiducia. In se stessa ed in coloro che sono chiamati a gestirla. Contrariamente, siamo già una nazione fallita. Ed a nulla serviranno aiuti, e-bond e Manovre.

 

Pensiamoci in tempo, che forse ne abbiamo ancora un pò.

 




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Data:10/08/2013
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