|
|
|
Sei nella sezione Il Direttore   -> Categoria:  Editoriali
|
Vi siete mai chiesti da cosa derivi il termine "Capitale" usato in Economia? Proviene da "capi" riferiti ai capi di bestiame che anticamente venivano utilizzati per lo scambio di beni, ancor prima che qualcuno pensasse bene di creare la moneta.
In pratica, i capi di bestiame rappresentavano la "moneta" di scambio per ottenere altri generi di necessità. Sono occorsi circa duemila anni da allora, prima che il concetto di baratto si sviluppasse nel criterio di scambio fra valore del prodotto acquisito e controvalore in materiali preziosi quali l'oro, l'argento ed il rame.
Ai tempi, i capi di bestiame posseduti, assicuravano l'approvvigionamento di altri generi alimentari, ma anche di stoffe, pelli, armamenti e persino mogli (pratica ancor oggi in uso in alcuni Paesi del mondo Arabo)
Si passò quindi a generare e quindi coniare delle vere monete il cui titolo di valore era dato esattamente dal corrispettivo in oro argento e rame dato per crearle. In definitiva, se si era in possesso di questi metalli nobili e semi nobili, si poteva richiedere di trasformarli in valuta di scambio.
Erano i tempi in cui, il controvalore del denaro era accertato coerentemente con il controvalore in metalli preziosi.
Facendo un enorme passo in avanti nella Storia dell'Umanità e nelle immense evoluzioni che sono periodicamente avvenute nel corso della Storia, è bene riflettere su ciò che oggi è l'attuale situazione per ciò che concerne il senso del denaro nella società attuale.
La Banca Centrale è il centro in cui vengono stampate le banconote. Mentre la Zecca dello Stato conia le monetine. Quando si parla di "Signoraggio" si intende semplicemente che, il costo reale per la produzione – ad esempio – di una moneta da 50 cent di euro è pari a 10 cent di euro. La differenza data dal costo base al valore finale una volta immesse le monete sul mercato economico è ciò che l'Ente produttivo guadagna per il conio. In pratica, "paghiamo" la produzione delle monete e banconote che vengono prodotte ed immesse sul territorio nazionale.
Ma andiamo a scandagliare su ciò che è reale e ciò che è ormai un sistema totalmente effimero legato proprio alla presenza o meno di denaro nel circuito nazionale ed internazionale.
Oggi sono rari i pagamenti in denaro contante in special modo quando si effettuano pagamenti di un certo importo. Persino molte spese correnti, quali bollette della luce, del gas, del telefono, tasse ed imposte, affitti di locali e compere di articoli vari, vengono effettuati in via telematica o attraverso le carte elettroniche di pagamento – Bancomat e carte di credito – o attraverso "ordini di pagamento" quali ad esempio i bonifici bancari ove non accade altro se non uno spostamento assolutamente virtuale di somme che dal nostro conto coerente passano al conto corrente della persona o dell'Ente creditore.
In questi passaggi appena descritti infatti, di denaro contante non vi è nemmeno l'ombra.
C'è anzi da considerare che, la moneta circolante in una nazione, è di gran lunga inferiore ai metodi di pagamento virtuali sopra descritti. La qual cosa significa che in effetti, non c'è più nulla che garantisce il controvalore del denaro che viene versato sui conti correnti e nemmeno sui pagamenti che vengono effettuati.
Virtuale contro virtuale. Lo stesso Stato in pratica, percepisce pagamenti "virtuali" dalla cittadinanza ogni qual volta vengono operati pagamenti di Imposte in forma elettronica.
Occorre pensare ad una cosa, per comprendere bene l'enormità di questa situazione: se in un sol giorno, tutti i cittadini italiani o di altre nazioni, si recassero presso la propria Banca richiedendo il saldo del proprio conto corrente in denaro, realisticamente si darebbe un contraccolpo fortissimo a tutto il Sistema economico che in breve tempo, dovrebbe provvedere a stampare e coniare tanto denaro da coprire tutte le richieste.
In effetti poi, c'è anche un'altra riflessione da fare. Il valore del denaro, da quando non ha un controvalore in metalli nobili acquisisce valore nel momento stesso in cui le Comunità ne determinano l'accettazione. Se all'atto di ricevere un pagamento richiedessimo dell'oro o dell'argento, il valore totalmente fittizio del denaro crollerebbe e nessuno più potrebbe richiederne il versamento a fronte di acquisti di beni e servizi.
E' bene quindi, riflettere attentamente su un concetto che, oltre ad aver perso totalmente contenuti ne ha persi anche in senso puramente materiale.
Eppure, il Mondo intero diatriba sulla mancanza di questi "pegni di pagamento" siano essi di carta o metallo che ormai sono solo una condizione mentale piuttosto che una garanzia di proprietà di qualcosa.
Avere molto o poco denaro. Ha importanza nel momento in cui coerentemente lo stesso denaro non ha un controvalore reale? Ed è praticabile l'ipotesi che una nazione possa crollare sotto il peso di una economia totalmente fittizia?
La risposta risiede in un'altra ipotesi: tutto ciò accadrebbe nell'esatto momento in cui più nessuno accettasse ed utilizzasse le "monete elettroniche" richiedendo sempre il controvalore delle transazioni economiche in monete o banconote, Per poi compiere un passo successivo: richiedere che ad ogni banconota e moneta, corrisponda un ulteriore controvalore.
In pratica, tornare indietro sui passi – spesso incerti e contraddittori – dell'evoluzione della Società Civile, ove spesso albergano coerenza e logica ormai perdute. |
Cosa ne pensi? |
|
Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito. Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra. Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui |
I commenti: | |||
Commento
1)
|
|||
Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 02:14:18 |
Sei
iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.
Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
Quanti di voi conoscono i retroscena della riforma Lorenzin? Tracciati e documentai tutto nel mio libro inchiesta. Pecorelli, l’allora presidente AIFA, volò negli USA con la Ministro Lorenzin, per prendere questo importante incarico, assegnatoci direttamente dagli Stati Uniti: ciò conferma ciò che faccio emergere da anni, e che in pochi capiscono ancora. Le decisioni, in special modo quelle importanti, su economia, fisco, sanità, banche, sicurezza, nel sistema politico ed economico internazionale moderno, non sono prese internamente alle singole nazioni. Esistono trattati, accordi, strategie.
Una sorpresa inaspettata è arrivata con il varo del tanto atteso “Decreto rilancio”: sostegni alle startup che sviluppano videogiochi. In particolare, ai commi dal 15 al 21 dell’articolo 46 del decreto, in tema di sostegni alle startup innovative, si delinea un vero e proprio fondo – denominato First Playable Fund - che sarà creato per sostenere economicamente lo sviluppo del settore.
Ai tempi della Sars il mondo scientifico internazionale concordò su un punto: la diarrea è un veicolo di trasmissione da non sottovalutare, perché fu la causa del contagio nel 20% dei casi. A causa delle scariche di feci molli in pazienti che avevano contratto la malattia, un focolaio di Sars esplose a Hong Kong nel complesso residenziale di Amoy Gardens. Portare le mani alla bocca o agli occhi, dopo una scarica di diarrea, è uno dei fattori di contagio, eppure non se ne parla in maniera diffusa.
“Ogni parola che sapevo”, edito da Mondadori e nelle librerie dal 21 Gennaio. L’ha scritto il collega Andrea Vianello, ex direttore di Rai3 e noto al pubblico per aver condotto, dal 2004 al 2010, la trasmissione televisiva Mi manda Rai3, oltre ad Agorà, Enigma, La strada della verità, il TG2 e infine Rabona nel 2018, trasmissione che ha condotto fino a poco prima che avvenisse il suo dramma, raccontato con umanità e lucidità, tanto da farti sentire dentro la carne e nella profondità dell’anima le sue emozioni.