|
|
|
Sei nella sezione Il Direttore   -> Categoria:  Editoriali
|
Eccoci agli sgoccioli della campagna elettorale. Fra poco si chiuderanno le interviste. I talk show. Gli incontri/scontro fra candidati. Non si sentirà più parlare di Par condicio. E nemmeno di programmi politici. Il 6 e 7 Giugno prossimi, gli elettori decideranno nomi e partiti a rappresentarli all'interno della Comunità Europea. Punto. Il dopo, lo conosceremo presto.
Nel frattempo, pochi parlano di un evento che puntuale si presenta in tutte le città ed i paesi della nazione: lo scellerato attacchinaggio selvaggio senza alcuna regola. In pratica, i candidati di quasi tutte le fazioni politiche, utilizzano durante le campagne elettorali, spazi di affissione non solo in forma totalmente gratuita – pagano i contribuenti – ma lo fanno anche in quegli spazi regolarmente pagati da chi sceglie per la propria impresa, la pubblicità tramite regolare affissione nelle aree preposte. Uno sgarro non da poco, se si considera che ogni candidato oltretutto, gioca alla "guerra dell'affissione" mandando gli "attacchini" – tutti arruolati volontariamente – a coprire di strati e strati di altri manifesti, le facce dei loro diretti concorrenti.
Oltre all'irregolarità della cosa, in ordine economico e di normativa, i cittadini italiani sommano più effetti negativi. Da un lato, pagano di tasca loro una parte di tutte le campagne elettorali, lasciando così in mano ai partiti, le somme dedicate proprio all'affissione elettorale che solitamente dovrebbe essere una voce nel bilancio dei partiti stessi. Dall'altro, si ritrovano le strade coperte di quintali di carta straccia, che non sono esattamente ciò che ci si aspetta da chi pretende poi di gestire ed amministrare la sorte del nostro paese.
C'è da considerare fra l'altro, che l'opera di attacchinaggio non comprende solo ed esclusivamente le aree preposte a tale scopo. I partiti sembrano presi da "febbre da manifesto" ed inviano i loro attacchini volontari, ad affiggere facce e nomi su qualsiasi cosa si presti ad accogliere carta e colla. Ecco quindi muri, autobus, cabine telefoniche, alberi, panchine e quant'altro vi venga in mente, oltraggiati dalla carta di partito, che a quanto sembra, manifesta apertamente una certa e notevole allergia ad aderire alle norme imposte ai contribuenti. Provate infatti ad affiggere un vostro manifesto in maniera inopportuna. Rischiate di non uscirne illesi.
Molti Sindaci, già da diversi anni, denunciano questi fatti. Inutilmente. Periodicamente in Parlamento,viene anzi votata una sanatoria per mettere nel silenzio qualsiasi azione contro gli imbrattatori di Stato. Solo per le elezioni del 200, nel Comune di Roma, i partiti fuorilegge avevano accumulato circa un milione di euro di multe per le affissioni selvagge. Sembra che di questa cifra, siano stati pagati cinquantamila euro: bello sconto, non c'è che dire.
Ora, riflettendo su questi fatti, reiterati ad ogni nuova campagna elettorale, che gravano come sempre sulle tasche dei contribuenti, sulla pulizia delle città e sull'immagine dei candidati, ci si chiede cosa ci si possa aspettare da chi, in primis, non segue le norme stabilite. A voi la riflessione. |
Cosa ne pensi? |
|
Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito. Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra. Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui |
I commenti: | |||
Commento
1)
|
|||
Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 25/11/2024 07:29:41 |
Sei
iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.
Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
Quanti di voi conoscono i retroscena della riforma Lorenzin? Tracciati e documentai tutto nel mio libro inchiesta. Pecorelli, l’allora presidente AIFA, volò negli USA con la Ministro Lorenzin, per prendere questo importante incarico, assegnatoci direttamente dagli Stati Uniti: ciò conferma ciò che faccio emergere da anni, e che in pochi capiscono ancora. Le decisioni, in special modo quelle importanti, su economia, fisco, sanità, banche, sicurezza, nel sistema politico ed economico internazionale moderno, non sono prese internamente alle singole nazioni. Esistono trattati, accordi, strategie.
Una sorpresa inaspettata è arrivata con il varo del tanto atteso “Decreto rilancio”: sostegni alle startup che sviluppano videogiochi. In particolare, ai commi dal 15 al 21 dell’articolo 46 del decreto, in tema di sostegni alle startup innovative, si delinea un vero e proprio fondo – denominato First Playable Fund - che sarà creato per sostenere economicamente lo sviluppo del settore.
Ai tempi della Sars il mondo scientifico internazionale concordò su un punto: la diarrea è un veicolo di trasmissione da non sottovalutare, perché fu la causa del contagio nel 20% dei casi. A causa delle scariche di feci molli in pazienti che avevano contratto la malattia, un focolaio di Sars esplose a Hong Kong nel complesso residenziale di Amoy Gardens. Portare le mani alla bocca o agli occhi, dopo una scarica di diarrea, è uno dei fattori di contagio, eppure non se ne parla in maniera diffusa.
“Ogni parola che sapevo”, edito da Mondadori e nelle librerie dal 21 Gennaio. L’ha scritto il collega Andrea Vianello, ex direttore di Rai3 e noto al pubblico per aver condotto, dal 2004 al 2010, la trasmissione televisiva Mi manda Rai3, oltre ad Agorà, Enigma, La strada della verità, il TG2 e infine Rabona nel 2018, trasmissione che ha condotto fino a poco prima che avvenisse il suo dramma, raccontato con umanità e lucidità, tanto da farti sentire dentro la carne e nella profondità dell’anima le sue emozioni.