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Mi sono sempre definita agnostica e fatalista: non credevo che esistesse un Dio che decidesse le sorti del destino dell’essere umano ed ero fermamente convinta che il nostro futuro lo avremmo creato in autonomia a seconda delle proprie azioni. La mia idea sull’ipotesi del verificarsi di una catastrofe era ridotta ad essere originata da una casualità contro la quale non si poteva far nulla se non accettarla, disperarsi per il guaio occorso quel poco che basta a sfogarsi e subito rimboccarsi le maniche lavorando per il ripristino delle condizioni di benessere precedenti la disgrazia. Queste mie convinzioni sono state intaccate dall’entrata in scena del Covid-19: un virus mortale di dubbia provenienza e con effetti devastanti, soprattutto per la nostra vita sociale; infatti, nell’arco di poche settimane, ci siamo visti costretti ad “amputare” i legami fisici con tutte le persone che amiamo ed a limitare la nostra libertà. Per me, persona empatica ed incline a dimostrare l’affetto con abbracci e baci ed abituata all’indipendenza ed alla libertà, tutto ciò è un prezzo altissimo da pagare, ma necessario per rimanere in vita, e lo pago ricevendo in cambio la speranza di non essere contagiata, salvaguardando la vita dei miei anziani genitori con i quali convivo. Altri esseri viventi, tuttavia, da questa disgrazia che sta colpendo il genere umano, ne stanno traendo invece un gran beneficio; piante rigogliose stanno mostrandosi alla primavera, gli animali sono finalmente liberi di circolare senza rischiare di essere uccisi ed il pianeta sta finalmente migliorando il proprio respiro essendosi liberato della maggior parte delle sostanze nocive che lo circondano. Tornando alle mie convinzioni, inizio a pensare che un’entità superiore esista davvero. Non so se si chiami Dio, Allah, Buddha o Maometto, e se ha necessità di avere un nome, ma so che è probabilmente molto adirato con noi come lo sono anche gli altri esseri viventi che popolano la terra: per troppo tempo abbiamo abusato della libertà che ci era stata concessa, rinnegato i nostri affetti e fatto scempio di ciò che ci è stato donato. Era gratis, che ci importava? Sciocchi. Ora ci viene presentato un conto salatissimo, e tocca a noi saldarlo; in questo caso saranno le nostre azioni a salvarci e saremmo così artefici del nostro domani che forse, ci aspetterà. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/11/2024 09:26:46 |
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