La Lombardia è corsa immediatamente ai ripari, la situazione è critica. Il Governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana ha incontrato il Ministro della Sanità Roberto Speranza per coordinare un piano d'azione.

Nel frattempo l'Assessore all'istruzione, Formazione e Lavoro, Melania De Nichilo Rizzoli, si muove su un altro fronte: quello degli istituti scolastici e degli studenti, da preservare dai rischi di contagio.

Intervistata da TGCom24 ecco quanto ha dichiarato:

D- Assessore Rizzoli lei si sentirebbe di dire che il momento è critico?

R - E' un momento critico perché di fatto il virus è arrivato anche in Italia. Il virus non è circoscritto soltanto in Cina ma è arrivato anche nel nostro paese e ahimé nella nostra regione Lombardia. Oggi ho partecipato alla conferenza stampa in presenza del presidente Attilio Fontana e dell'assessore al Welfare Giulio Gallera e abbiamo messo in atto tutte le precauzioni ad una velocità diciamo eccellente, perché la prima notizia l'abbiamo avuta ieri sera alle ore 21 e in circa 12 ore abbiamo approntato un allarme sanitario per cercare di circoscrivere e individuare soprattutto le persone infette e quelle che hanno avuto contatti con loro. I contagiati risultano essere sei, uno - l'uomo di 38 anni - è in rianimazione, ma per fortuna sta un po' meglio e si trova all’Ospedale Sacco di Milano. La moglie, che è incinta al settimo mese, è ancora ricoverata. Si stanno contattando telefonicamente tutte le persone che sono entrate in contatto con chi risulta positivo al coronavirus, perché magari sono stata insieme al ristorante o al pub. Anche se non mostrano i sintomi queste persone vanno contattate e la storia ci insegna che le grandi epidemie sono state sconfitte grazie alla messa in quarantena.

D- Ora sono in quarantena questi comuni del basso lodigiano?

R – C’è stato un consiglio a tutti di rimanere a casa in questi tre comuni. Io come Assessore sto valutando l’ipotesi di chiudere le scuole soprattutto gli istituti tecnici che sono a Codogno – ce n’è uno proprio accanto all’ospedale di Codogno – ma solo a scopo precauzionale. Non vogliamo diffondere nessun allarmismo, ma abbiamo la necessità di cercare di contenere un’epidemia che, come dimostrano i fatti, sta diventando una pandemia.

D - Da chi è stato contagiato il trentottenne? Lui ricorda una cena con un collega che era tornato da poco dalla Cina. Ma questa presunta fonte non presenta sintomi di malattia.

R - Si sta indagando anche in tal senso perché questo pare a tutti gli effetti un contagio secondario. Un contagio cioè che è avvenuto da una persona che non presenta sintomi e che magari era stata a contatto persone contagiate senza sintomi o con una persona già guarita. La Lombardia ha attivato immediatamente il suo cordone sanitario. Sono stati messi a disposizione oltre 300 campioni in queste ore per testare tutte le persone, anche negli ambienti di lavoro, che hanno presentato in questi giorni il maggiore contagiato che ricordo è in terapia intensiva, più gli altri pazienti che sono tutti adulti e giovani diciamo non hanno l'età senile, che sono venute a contatto con le persone

Al seguente link il video dell'intervista: TGCOM24: intervista all'assessore Melania Rizzoli sull'emergenza coronavirus in Lombardia