Sei nella sezione Italia   -> Categoria:  Attualita  
La violenza non è mai amore: l’appello nel giorno di San Valentino

La violenza non è mai amore: l’appello nel giorno di San Valentino
Autore: Alessia Piccioni - Redazione Cultura
Data: 14/02/2020

Il 14 febbraio in tutto il mondo si celebra la Giornata degli Innamorati. Le coppie di tutto il mondo si ritaglieranno dei momenti romantici per celebrare il loro amore. Dietro tutti quei gesti galanti, le candele accese e i mazzi di fiori, però, spesso si nasconde una situazione meno rosea, segnata da comportamenti violenti ed umilianti.

 

La violenza non è mai amore, e da quelle situazioni bisogna fuggire alla svelta. A lanciare l’appello, proprio in vista di San Valentino, è l’Avvocato Valentina Ruggiero, esperta in diritto familiare e da anni vicino alle donne nella lotta contro la violenza di genere. “Nella mia carriera, non so più quanti sono i casi di separazione per situazioni di violenza ai quali ho lavorato. – Commenta l’Avvocato Ruggiero – Quasi tutti, però, erano accomunati dal fatto che la donna aveva subito violenze fisiche e/o psicologiche per un lasso di tempo lunghissimo, compromettendo la sua salute, la sua vita sociale e la sicurezza sua e, in molti casi, anche dei propri figli. Moltissime di loro pensavano di non avere una via alternativa, ma non è affatto così. Lasciatevi aiutare. Amatevi e prendetevi cura di voi”.

 

Secondo le stime della Polizia di Stato, in Italia ogni giorno 88 donne sono vittime di violenza, circa una ogni 15 minuti. Di queste, il 36% subisce maltrattamenti, il 27% stalking, il 9% violenza sessuale e il 16% percosse. Il 75% di questi episodi si consuma in famiglia. Negli ultimi 5 anni, 427 mila minori hanno assistito ad episodi di violenza contro la madre, nella quasi totalità dei casi compiute per mano del marito o compagno.

 

La storia di Maria (nome di fantasia), una donna che ha subito violenze fisiche e psicologiche per 24 anni, raccontata all’Avvocato Valentina Ruggiero.

 

La mia storia è iniziata quando avevo solo 13 anni ed ho incontrato quello che sarebbe diventato il mio carnefice. All’inizio, era pieno di attenzioni, si prendeva cura di me, fino a conquistare la mia più completa fiducia. Mai avrei pensato che le cose sarebbero degenerate in questo modo, che sarebbe arrivato ad annullarmi come donna, fino a uccidermi dentro, senza che io me ne rendessi nemmeno conto. A 17 anni ho avuto il mio primo figlio e, come tutte le mamme, mi sentivo la più felice del mondo. Ma già dal primo anno di mio figlio, sono iniziate le violenze fisiche e psicologiche, scenate assurde di gelosia. Non potevo uscire da sola, se lo facevo, venivo picchiata violentemente, con calci e pugni. Ho avuto altri due figli, e le violenze sono continuate anche durante le gravidanze.


Ogni volta, però, mi chiedeva perdono, e io credevo fosse sincero, che quella sarebbe stata l’ultima volta, che forse era colpa mia, ero io che lo avevo provocato. Dopo la nascita del mio secondo figlio, ho saputo che lui aveva precedenti penali e faceva uso di droghe, ma sono rimasta.

Negli anni mi ha annullata completamente, non potevo fare nulla, se non in sua presenza, neanche la spesa, perché diceva che non ero in grado, che spendevo troppo. E come avrei potuto? Lui non mi ha mai dato neanche un soldo in 24 anni di unione. Quando i miei figli furono abbastanza grandi, chiesi di poter lavorare, ma mi disse che solo le donne poco di buono lavorano fuori casa. Non potevo neanche comprare un rossetto, per sentirmi bella, o un paio di calze, per sentirmi donna.

Piangevo tutti i giorni e tutto il giorno. Ero terrorizzata dal suo rientro a casa, temevo mi picchiasse di nuovo. Addirittura, disse di volermi sfigurare il viso, così che nessun’altro uomo potesse guardarmi o desiderarmi. La notte avevo paura ad addormentarmi, poiché temevo potesse farlo davvero.


Vivevo in un incubo. Mi prendeva a calci con le scarpe antinfortunistica, mi trascinava per casa finché i nostri figli terrorizzati non andavano a chiedere aiuto ai vicini. Mi diceva che ero brutta, grassa e non valevo nulla e non sapevo fare nulla. Ho iniziato a passare le serate chiusa in bagno, per evitare di essere picchiata ancora e ancora. Ho iniziato a guardarmi allo specchio, a dirmi che, in fondo, non ero così male, e a progettare la mia fuga da quell’inferno. Ho iniziato a capire che mi stava uccidendo dentro e che, prima o poi, mi avrebbe ammazzata. O mi sarei uccisa io stessa, per mettere fine a quel calvario.


Mia madre, le mie due sorelle, mio fratello e la sua famiglia sapevano ciò che stavo passando da anni, ma nessuno mi ha aiutato. Nessuno mi ha mai incitato a sporgere denuncia, neanche quando mi ha minacciata con una pistola. Solo mio padre era all’oscuro di tutto, perché il mio carnefice mi aveva detto che, se glielo avessi riferito, avrebbe ucciso lui e i nostri figli. Così rimasi in silenzio, continuando a subire, finché incontrai una persona con la quale mi confidai e mi consigliò di rivolgermi al centro Antiviolenza Differenza Donna di Roma, dove ho incontrato moltissime persone che mi hanno offerto il loro aiuto. Lì è iniziata la mia rinascita.


Mi hanno aiutato ad andarmene via di casa, a trovare prima un posto sicuro dove stare con i miei figli, poi un lavoro che mi consentisse un’indipendenza economica. Ma il percorso è stato duro.


Lui non accettava che lo lasciassi. Mi ha anche incendiato l’auto, ma non avevo prove per dimostrare che fosse stato lui. Poi sono iniziate le udienze per la separazione e per le aggressioni. È stato condannato a 18 mesi di reclusione e al risarcimento di danni morali e materiali. Purtroppo, però, in Italia, non sempre c’è la certezza della pena, e il mio carnefice oggi è ancora libero.


A chi vive storie come la mia, vorrei dire di denunciare subito, perché quello non è amore. Chiedete aiuto alle persone a voi care e rivolgetevi a un centro antiviolenza. Non abbassate mai la guardia, perché il vostro carnefice potrebbe agire in qualsiasi momento e fuggite via.

Io, dopo quel lungo inferno, ho finalmente incontrato il mio Principe Azzurro, che oggi è mio marito e mi ama, mi rispetta, si prende cura di me e si preoccupa che io stia bene. Chi ha sofferto, merita la felicità e che duri per sempre.

 

 




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 01/06/2024 01:45:24

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Attualita

Autore: Angela Frazzetta - Redazione Attualita'
Data: 25/05/2020
60.000 assistenti civici volontari per il rispetto del distanziamento sociale

I sindaci italiani arruoleranno 60.000 volontari maggiorenni, a patto che siano siano disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza o di ammortizzatori sociali.

Leggi l'articolo

Autore: Sara Preatoni - Redazione Attualita'
Data: 23/05/2020
Fake news: come riconoscerle

Se volessimo individuare un trend che purtroppo sta caratterizzando questi ultimi anni, sicuramente la diffusione delle “fake news” sarebbe uno di questi. Cosa sono le fake news?

Leggi l'articolo

Autore: Editoriale di Daniel Abruzzese
Data: 19/05/2020
La crisi del lowcost: la fine dell'Europa?

Al di là dell’ottimismo sbandierato da Ryanair, che vorrebbe invogliare i clienti a tornare a volare ancora prima della fine dell’estate, l’era dei voli lowcost pare volgere al termine. 

Leggi l'articolo

Autore: Sergio Ragaini - Redazione Attualita'
Data: 18/05/2020
Se non puoi combatterli….

Questa è la vita: andare verso la bellezza, andare verso l’armonia. La vita è contatto, scambio. Non è ritrarsi, non è allontanarsi credo che il vero virus sia proprio questo allontanarsi, questo evitare il contatto e lo scambio, questo impedire le relazioni.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -