Sei nella sezione Cultura   -> Categoria:  Eventi  
Giorno della memoria: anche il teatro partecipa

Giorno della memoria: anche il teatro partecipa
Autore: Silvia Signorelli - Redazione Cultura
Data: 27/01/2020

27 GENNAIO 2010 - GIORNO DELLA MEMORIA

Oti-Officine del teatro italiano partecipa al giorno della memoria come può fare un teatro: mettendo in scena spettacoli che raccontino quel male, affinché la memoria rimanga vigile. 

L’odio non nasce solo dall'ignoranza. Non erano ignoranti i nazisti, come oggi non sono ignoranti tutti quelli che emergono dall'anonimato per tacciare altri di diversità e poterli insultare, quando non annientare. Per questo, l’antidoto non sta nel moralismo, ma nella capacità di ascoltare l’altro ed entrare veramente in dialogo con lui, superando le barriere del pregiudizio. Capire l'altro attraverso la sua storia, e di qui capire noi stessi: questo ci permette di fare il teatro, questo è il suo compito.

SALA UMBERTO

FILASTROCCHE DELLA NERA LUCE. CRONACHE DELLA SHOAH, di Giuseppe Manfridi, con Evelina Meghnagi, Lorenzo Macrì e Giuseppe Manfridi. Viola Produzioni

Come si può usare la filastrocca per raccontare il dramma della Shoah? La risposta è nelle parole di Claudio Giovanardi, nell'introduzione al libro, che rivela già nel lancinante ossimoro del titolo “la contraddizione che sta a premessa del racconto: la tragedia dell’Olocausto in forma di filastrocche. Ma come? Una materia così grave accomodata in una forma che si usa per le fiabe dei bambini? Esattamente. Di fronte agli abissi del male siamo tutti bambini e ci mettiamo in ascolto pieni di speranza e di paura”.

Quello di Manfridi non è il solito testo celebrativo, non è una storia da cui trarre un film, non è una testimonianza storica. Semplicemente un coro di voci sommesse, sussurranti, che si accendono come lucciole in una notte senza luna. Semplici filastrocche, di quelle che una volta si leggevano ai bambini che, da grandi, avrebbero a loro volta raccontato ai propri figli e nipoti. Questo, dalla notte dei tempi, il modo di tramandare il sapere, le storie di famiglia, le gesta di popoli ed eroi.

Cosa resterà della Shoah quando l'ultimo superstite avrà smesso di raccontare? Un capitolo in un libro di storia? Forse, a meno che non impariamo a raccontare questa, ed altre storie, a voce, come si faceva una volta, in quel modo antico che ci ha permesso di ricordare ciò che sui libri di storia ancora non c’era. O che non ci sarebbe mai stato. È un dono lasciato ai posteri. È l'opportunità di cantare, come una volta gli aedi, una storia che appartiene all'umanità. Non la tragedia di un popolo vittima di un altro, ma quella di una grande famiglia, composta da tanti colori, che parla tante lingue, che abita tante terre, e che soffre sempre nello stesso modo. Quella grande famiglia umana che assiste ancora oggi a stermini e distruzioni di massa e per la quale, troppo spesso, la storia non è maestra di vita.

SPAZIO DIAMANTE

Il VENDITORE DI SIGARI, di Amos Kamil, con Gaetano Callegaro e Francesco Paolo Cosenza, regia di Alberto Oliva. Produzione Teatro Litta-Mtm

Berlino, 1947, ore sei e trenta. Nella Germania appena uscita dalla guerra, tutte le mattine alla stessa ora, due uomini si incontrano: un professore ebreo che vuole partire per fondare lo Stato di Israele e il proprietario di una tabaccheria, dall'aspetto tipicamente tedesco. Sono sopravvissuti alla tragedia che ha appena sconvolto e quasi annientato un popolo intero.

Si attaccano, si rinfacciano colpe reciproche e recriminano sui torti subiti, fino a scoprire dolorosamente quanto gli obblighi della Storia possano condizionare il modo di agire dei singoli individui, quando, completamente soli, devono affrontare il proprio destino. Si gioca una partita in cui è impossibile giudicare vincitori e vinti, perché vittime e carnefici camminano su un piano sempre in bilico.

Nascere tedesco nel 1920 significava essere condannato a diventare un carnefice. Nascere ebreo nello stesso anno era la condanna ad essere una vittima. In entrambi i casi, la ribellione a questo destino poteva costare molto cara. A quali compromessi un essere umano, da solo, è disposto a scendere quando si trova sull'orlo dell’abisso? Lo spettacolo, partendo dalla questione ebraica in un momento cruciale della sua evoluzione, parla a tutti, perché tutti prima o poi siamo chiamati a fare i conti con la nostra identità e a scegliere i tempi e i modi della nostra partecipazione sociale.

 

...




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 02/01/2025 15:56:17

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Eventi

Autore: Lara Facco - Redazione Cultura
Data: 22/05/2020
Fondazione Arnaldo Pomodoro e Studio MARCONI ‘65

Più di un mese fa la Fondazione Arnaldo Pomodoro e lo Studio MARCONI ’65 hanno lanciato una campagna di raccolta fondi a favore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri - IRCCS

Leggi l'articolo

Autore: Gabriella Gnetti - Redazione Cultura
Data: 21/05/2020
#laculturaincasaKIDS: attività e appuntamenti digital per bambini e ragazzi

...Nella serie di video per ogni età Gli abitanti del Museo dei Fori Imperiali si raccontano! i protagonisti sono i capolavori della collezione, che si animano raccontando la propria storia.

Leggi l'articolo

Autore: Gabriella Gnetti - Redazione Cultura
Data: 16/05/2020
#laculturaincasa: gli appuntamenti digital del fine settimana dal 15 al 17 maggio

Roma Capitale della cultura prosegue le attività su web e social con il programma #laculturaincasa. Sono tanti gli appuntamenti, gli approfondimenti e i video messi a disposizione online per tutti...

Leggi l'articolo

Autore: Gabriella Gnetti - Redazione Cultura
Data: 09/05/2020
#laculturaincasa: gli appuntamenti digital fino al 10 maggio

Roma Capitale della cultura, aderendo alla campagna #iorestoacasa, prosegue le attività su web e social con il programma #laculturaincasa. 

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -