Sei nella sezione Scienza   -> Categoria:  Medicina  
Salute: i dispositivi indossabili minacciano la privacy

Salute: i dispositivi indossabili minacciano la privacy
Autore: Redazione Scientifica
Data: 18/01/2020

QUANDO I DATI SULLA NOSTRA SALUTE MINACCIANO LA PRIVACY
I DISPOSITIVI WEARABLE IN AMBITO MEDICALE E I RISCHI CONNESSI AL TRATTAMENTO DEI DATI


Alberto Zannol, CEO di Mobisec: “Sono rischi la cui portata non è ancora pienamente compresa, mentre invece occorrerebbe la diffusione di una seria cultura”
 

La cronaca delle ultime settimane offre alcuni spunti particolarmente interessanti sul tema della raccolta e della diffusione dei dati privati, in particolar modo per quello che concerne i dati sanitari.

Da un lato il caso del brasiliano Jorge Freire, professione pubblicitario, che notando una frequenza cardiaca troppo alta segnalata dal suo dispositivo Apple Watch ha pensato bene di andare in ospedale, evitando così un infarto: esempio virtuoso di come la tecnologia possa letteralmente salvarci la vita, tanto che lo stesso Tim Cook, Ceo di Apple, è intervenuto facendo i suoi auguri al protagonista della vicenda. Dall’altro lato la notizia, arrivata da oltreoceano, di oltre un miliardo di referti che sarebbero finiti on line, scaricabili e consultabili liberamente da chiunque sia in possesso di una connessione Internet: dati che nelle mani sbagliate potrebbero essere impiegati per pratiche illecite, contenendo i leak moltissimi dettagli del singolo.

Si tratta di due notizie che dipingono uno scenario sempre più attuale, spingendo a considerare i rischi ad esso connessi. Che i weareble devices si stiano diffondendo a macchia d’olio è un dato di fatto, allargandosi dal mondo dello sport e del wellness a quello healthcare e sanitario, ciò che ha comportato una modifica radicale della conservazione del dato sanitario: se fino a qualche tempo fa, infatti, erano conservati in cartelle cliniche cartacee, nei documenti sanitari presso i medici di base sul territorio o in laboratori di analisi cliniche private, in futuro essi, oltre ad essere presenti nei database internazionali di dati sanitari e ricerca, saranno registrati, appunto, nei wearable devices e nei mobile devices medicali.

È evidente come i dati biometrici e sanitari, per loro stessa definizione, siano ritenuti sensibili e particolarmente delicati: basti pensare all’impatto che può avere sul titolo azionario di un’azienda sapere che il proprietario o l’amministratore delegato soffra di una grave patologia, oppure sapere che uno stakeholder importante di un’organizzazione o di un ente conduce uno stile di vita rischioso.

Si tratta di rischi la cui portata non è ancora pienamente compresa, mentre invece occorrerebbe la diffusione di una seria cultura: ne è convinto Alberto Zannol, CEO di Mobisec, azienda trevigiana che dal 2015 lavora per portare le metodologie classiche di cyber security in ambito mobile. L’azienda ha collaborato e collabora anche con la Pubblica Amministrazione – Regione Toscana e Regione Lombardia – fornendo servizi di mobile security a tutela delle app per la sanità elettronica e dei dati sanitari dei cittadini. “In generale i servizi che prestiamo alle aziende private hanno ancor più ragione di essere per le P.A. e per gli enti sanitari, ma è un mercato con delle “resistenze” all’ingresso” commenta Zannol. Resistenze sulle quali è necessario lavorare in tempi rapidi, dal momento che i device wearable in campo medico saranno nei prossimi anni il vero game changer della vita quotidiana: dalla promozione diretta o meno di uno stile di vita migliore, all’automedicazione, al supporto alla pratica medica a distanza o asincrona, diventeranno un elemento che pervaderà la nostra sfera fisica quotidiana. Basti pensare, ad esempio, a quanto l’introduzione di un device in grado di supportare l’utente nell’adesione alla terapia (la mancanza di puntualità e costanza da parte del paziente nelle patologie croniche causa fallimenti nel 75% dei casi) potrebbe migliorare la vita del paziente. Oggi sono disponibili sul mercato e distribuiti dalle strutture sanitarie sistemi di monitoraggio di parametri sanitari (glicemia, pressione, battito cardiaco, fibrillazione ventricolare, etc.), e in un futuro non troppo lontano il trapianto cardiaco potrebbe avvenire con l’utilizzo di protesi intelligenti.
 
Quale che sia il segmento di applicazione, sanitario, wellness, office, produttività, il wearable avrà una diffusione dirompente nel breve-medio periodo: ma quando si entra nel terreno dello stato di salute del singolo, è evidente che i danni in caso di breach potrebbero essere disastrosi. In che modo dunque proteggere il dato sanitario e limitare i danni?

“Il dato sanitario deve essere protetto sia nell’accesso, che nell’autorizzazione che nel trattamento in diversi momenti e quindi al giorno d’oggi in diversi luoghi, fisici o virtuali che siano - dice Zannol. - Il dato deve essere protetto quando viene creato, quando viene salvato, quando viene usato e/o modificato: purtroppo queste fasi, che un giorno erano relegate a specifici momenti della catena di trattamento del dato ed a specifici luoghi/usi/operatori, ora sono ricorrenti in qualsiasi momento e qualsiasi posizione del processo”. Diventa dunque indispensabile rivedere il modello di security e protection, salvaguardando ogni fase del ciclo di vita del dato e sensibilizzando alla loro pertinenza di protezione tutti i player coinvolti nella filiera del dato sanitario.

L’utente deve maturare una maggior consapevolezza del mezzo e deve considerare il device mobile come uno strumento; la Pubblica Amministrazione deve garantire la modalità di formulazione della normativa (raccomandazioni e obblighi), promulgata da un organo di governo, regolatorio ed in quanto tale interessato all’indicazione di principio e di tutela; il mercato e i Solution Provider, infine, devono aumentare la cultura e la specificità del mondo mobile per adeguare metodologie e prassi di security e protection ad oggi non ancora compartimentate sul nuovo modello di information architecture.
 

 




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 01/06/2024 00:48:20

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Medicina

Autore: Redazione Scientifica
Data: 16/05/2020
17 Maggio 2020: Hands Off Womens sostiene la Race for The Cure 2020

Domenica 17 maggio seguiamo la maratona su tutti i social @komenitalia e su www.komen.it/race-live a partire dalla mattina con l'anteprima "aspettando la Race" e dalle 15.00 per la RACE LIVE

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Scientifica
Data: 17/05/2020
Legalizzazione delle droghe: il Rapporto della Global Commission on Drug Policy

Il rapporto sostiene che gli strati più alti delle organizzazioni criminali devono essere privati di potere, attraverso risposte e volontà politica.

Leggi l'articolo

Autore: Roberta Mochi - Redazione Scientifica
Data: 13/05/2020
Municipio Roma XIV Monte Mario: la raccolta sangue non si ferma

Per facilitare la raccolta programmata di sangue sul territorio il Municipio Roma XIV Monte Mario e la ASL Roma 1...

Leggi l'articolo

Autore: Roberta Mochi - Redazione Scientifica
Data: 09/05/2020
Roma, sospetto covid-19: presso l’ospedale Santo Spirito nasce una nuova holding area

È partita nel primo pomeriggio di ieri la Holding Area dell’Ospedale Santo Spirito della ASL Roma 1.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -