|
|
|
Hera è in netto vantaggio per rilevare i 700mila clienti di Ascopiave, ma non è escluso che Edison, altro soggetto fortemente interessato al dossier, possa reinserirsi nella partita. Lunedì prossimo, va ricordato, si terrà un cda della multiutility veneta che avrà all’ordine del giorno un esame delle proposte non vincolanti ricevute e che, secondo varie fonti, potrebbe vedere già un’assegnazione dell’esclusiva a Hera o comunque una presa d'atto che la proposta bolognese è di gran lunga la migliore. Il rientro in gioco di Edison, secondo quanto risulta a Radiocor, avverrebbe nel caso di un possibile spezzatino del clienti Ascopiave: il pacchetto più grosso, tutto nel Nord Est, andrebbe comunque a Hera mentre 150mila clienti di Puglia e Lombardia sarebbero destinati a Foro Buonaparte, che tuttavia considererebbe cruciale ricevere anche una parte minoritaria di clienti veneti. In cambio Edison girerebbe ad Ascopiave le proprie reti gas (Rab di 150-180 milioni), tra cui l’Atem di Padova 2. Così facendo Ascopiave riceverebbe reti gas sia da Hera sia da Edison, perseguendo così il disegno di rafforzarsi in questo segmento di business. Tra le parti risultano contatti in corso in queste ore ma affinchè si proceda su questa strada, che appare comunque in salita, serve il via libera di tutte le parti coinvolte, compresa ovviamente Hera. |
Cosa ne pensi? |
|
Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito. Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra. Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui |
I commenti: | |||
Commento
1)
|
|||
Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 26/12/2024 03:04:12 |
Sei
iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.
Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
Un allarme occupazionale che preoccupa un intero settore, ancora chiuso per il lockdown e che non intravede una possibile data di ripartenza del business.
“Sollecitare un intervento governativo è vitale per recuperare l’operatività del settore automotive e la sua capacità di sviluppo decisiva per il progresso economico” – si legge nella lettera.
Un danno economico addizionale poiché non vi sono previsioni sulla data di riapertura dei luoghi di vendita (sale scommesse, sale bingo, sale giochi ecc...
L’emergenza coronavirus in corso non riguarda solo la salute ma anche l’economia delle famiglie, per questo Altroconsumo ha condotto un’indagine per analizzare il peso che sta avendo la pandemia sui bilanci degli italiani