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Un’opera unica al mondo realizzata dal poliedrico artista muranese Marco Toso Borella, pittore, scrittore, ricercatore storico e direttore del coro più numeroso d’Italia. L’opera è stata scelta dal Patriarca di Venezia Francesco Moraglia per illustrare le sue meditazioni sulla Via Crucis nel volume “Via Crucis. La sapienza della croce” (ed. Marcianum Press, 2019) La Basilica di San Donato a Murano, uno dei più autorevoli esempi dell’arte bizantina, visitata da turisti di tutto il mondo, citata in tutti i libri di storia dell’arte per la bellezza dei suoi mosaici, dal 2016 è impreziosita da un ulteriore elemento artistico eccezionale: una Via Crucis di Vetro di Murano, decorata con oro e smalti, opera dell’artista muranese Marco Toso Borella, decoratore su vetro di professione ma contemporaneamente apprezzato scrittore, ricercatore storico, musicista. Personalità variegata che ha saputo elevare la fragilità di una materia prima già di per sé preziosa, come il vetro di Murano, a strumento di comunicazione di un messaggio potente ed eterno: la Resurrezione di Gesù Cristo, fulcro del credo cristiano. E’ infatti questa la prima particolarità dell’opera, che si compone di 15 piastre raffiguranti le 14 tradizionali stazioni della Via Crucis più una aggiuntiva, che solitamente non compare nel percorso ma che in realtà è la più importante, il fine ultimo della Via della croce, ossia la Resurrezione dalla morte. “Ho voluto proporre uno sguardo del tutto contemporaneo sulla Passione di Cristo – spiega Marco Toso Borella – rimanendo però estremamente fedele allo stile bizantino della Basilica in cui l’opera è collocata e inserendo numerosi rimandi ai meravigliosi mosaici che adornano il pavimento e l’abside. La “forza dello Spirito nella fragilità della Materia” (titolo della pubblicazione di Toso Borella che illustra l’opera, ndr) è un’affermazione, un’allegoria. La potenza del Dio onnipotente si incarna in un’identità fragile di sensi calpestati. La forza del messaggio è trasmessa attraverso la materia di sintesi più antica e fragile: il vetro”. Lunedi 8 aprile alle ore 18.45 all’interno della Basilica di San Donato a Murano l’autore dialogherà con Giorgio Malavasi, giornalista del settimanale diocesano veneziano Gente Veneta, per illustrare la Via Crucis e presentare anche un volume appena pubblicato,“La forza dello Spirito nella fragilità della Materia”, nel quale l’autore stesso svela dettagli e interpretazioni della sua opera. Le immagini della Via Crucis di vetro sono state scelte dal Patriarca di Venezia Francesco Moraglia per illustrare la sua pubblicazione “Via Crucis. La sapienza della croce” (ed. Marcianum Press, 2019). LA TECNICA ARTISTICA. La Via Crucis di Vetro, affissa alle pareti della Basilica di San Donato e visitabile gratuitamente tutti i giorni dalle 9 alle 17, è realizzata secondo una tecnica artistica originale e unica al mondo che appartiene alla famiglia Toso Borella da secoli, esempio della creatività tutta veneziana di un’artista a 360°. Si tratta di graffito su foglia d’oro 24k, inciso attraverso punte di diverso diametro e decorato con smalti colorati. Proprio per l’originalità di questo tipo di lavorazione, Marco Toso Borella è citato nella collana “I Dizionari dell’Arte”, firmata da Antonella Fuga, pubblicata da Electa nel 2004 e successivamente nell’Opera Artists Techniques and Materials pubblicata nel 2006 da The J. Paul Getty Museum di Los Angeles. Le sue opere, vendute in alcune delle vetrerie più prestigiose dell’isola, hanno partecipato a mostre e rassegna artistiche internazionali e sono presenti in collezioni private e musei. Nel 2011, nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario della fondazione del Museo Vetrario di Murano, una sua opera in graffito oro “Trittico Metropolitano”, è stata esposta nel Museo, dove è tuttora custodita, come rappresentazione di una tecnica di lavorazione su vetro unica ed esclusiva. ARTISTA A 360°. Nella sua eccezionale creatività artistica Marco Toso Borella sviluppa parallelamente all’attività di pittore su vetro anche l’attività di scrittore di saggi storici, racconti e romanzi accompagnandoli con la parte grafica appositamente realizzata.
Tra le sue creazioni più apprezzate compaiono due opere narrative: la raccolta di racconti ispirati al mondo degli scacchi “Padroni e Pedine (scacchi a chi?)” Ed. Supernova 2005, da cui è stato tratto uno spettacolo teatrale nel quale l’autore interpreta i vari racconti che compongono l’opera, e il fortunatissimo romanzo ucronico “Venezia impossibile 1989: il Serenissimo Principe fa sapere che…”, Ed. Supernova 2003, giunto alla terza ristampa, tradotto in lingua inglese e trasposto anche in versione cinematografica nell’omonimo film “Venezia Impossibile” presentato nell’ambito della Mostra del Cinema di Venezia nel 2013. Dotato di grande sensibilità musicale ha cantato con numerose formazioni polifoniche e non e attualmente dirige il dinamico gruppo vocale dei “Vocal Skyline” e la “Big Vocal Orchestra”, quest’ultima la più grande orchestra vocale d’Italia con più di 250 elementi, per le quali cura non solo la direzione ma anche gli arrangiamenti vocali e le coreografie.
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/12/2024 06:30:45 |
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