Sei nella sezione Il Direttore   -> Categoria:  Editoriali  
Donne che amano troppo (e male)

Donne che amano troppo (e male)
Autore: Editoriale del Direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 18/03/2019

Non esiste un buon motivo per rendersi vittime di certi uomini

I casi di femminicidio registrati in Italia nel corso del 2018 sono stati 91. 91 donne uccise per mano di mariti, ex mariti, ex amanti e persino ex amanti dei mariti, come nel recente caso avvenuto nel bresciano, quando a togliere la vita a una donna è stata una donna. Il numero dei casi di violenza domestica, che va dalla violenza sessuale a quella psicologica, passando per la violenza fisica per approdare a quella economica, non è certo. Sono talmente tanti i casi non denunciati, per vergogna o per paura di ritorsioni, che il conteggio non può essere fatto.

Cosa succede ogni volta che accade un femminicidio o emerge un caso di violenza familiare?  Tutti tendono a voler analizzare i motivi che spingono un uomo a esser violento  o a uccidere.

Mai una volta che ci s’interroghi sul come mai certe donne non siano in grado di tenersi alla larga da certi individui. So di scrivere cose impopolari, in special modo nei confronti di quella fetta di mondo femminile che si proclama, ancora, come aderente a un movimento femminista di cui si perdono però i contorni. Non m’importa nulla di ciò che pensa chi ritiene che, da donna, sia necessario dar ragione, a prescindere, alle donne. Spesso le donne mettono in atto comportamenti che non le salvano da situazioni estreme. Se possono farlo e non lo fanno, non posso certo dar loro ragione, a prescindere.

Queste donne ritengono di amare, in realtà s’immolano sull’altare della missione atta a redimere il troglodita di turno. Missione impossibile, ovviamente, poiché certi individui non ci pensano nemmeno lontanamente a divenire ciò che non sono e mai diverranno. Consiglio la lettura di un best seller pubblicato nel 1985: “Donne che amano troppo” la cui autrice, Robin Norwood, è una psicoterapeuta specializzata in terapia della famiglia. Sono certa che molte signore, leggendolo, si riconoscerebbero nelle storie (vere) riportate dalla psicoterapeuta.

Uno spaccato reale, ancora molto attuale, di come il genere femminile non sia mai riuscito a staccarsi dalla dipendenza dal genere maschile. Altro che femminismo.

Qualcuno eccepirà: al cuor non si comanda. Sarà pure così, ma la vita è una sola, e se si sceglie di renderla invivibile non si parla di amore, quanto di un paradosso.

Sia chiaro: esistono anche donne incapaci di amare, che rendono la vita dei loro compagni una vera iattura, ma in questo articolo affronto il tema delle donne che amano troppo, e male.

Giorni fa, su Twitter, ho letto un post – vergato da una donna – che si diceva sconsolata per il fatto che suo marito l’avesse derisa al telefono con un amico. Il consorte maleducato e poco rispettoso, non si era accorto che la moglie stava ascoltando. Il tweet finisce con un inno alla schiavitù di certe donne che si offrono come schiave d’amore a personaggi che ameremmo non dover mai citare. Da brividi.

Invece di mandare il consorte fuori dalle balle, ponendo un paio di valige con i suoi effetti personali fuori dalla porta dopo aver cambiato la serratura, costei – vittima di un amore a senso unico – ha preferito farsi consolare, su un social network, da una pletora di signore che hanno condiviso le loro esperienze di crocerossine di uomini dal cuore di pietra. Alcuni utenti di sesso maschile hanno consigliato di mandare a cagare il consorte scostumato. Se lo dicono gli uomini, un dubbio dovrebbe venire…

Ho riportato questo esempio per chiarire come, alla base di molte situazioni di coppia che degenerano nelle mille sfaccettature della violenza - sia essa verbale, fisica, economica, sessuale, psicologica – vi siano donne che si rendono, inconsciamente, vittime. Una sindrome di Stoccolma che si diffonde a livello sociale. La vittima ama il suo carnefice, il suo aguzzino, il suo persecutore. Parlo ovviamente dei casi in cui la donna resiste al fianco di uomini che non conoscono le regole minime del rispetto.

Ma facciamola meno lunga: sono semplicemente uomini che non amano, e proprio per questo, sono amati. Nel vano tentativo di cambiare chi non cambierà mai, queste donne modificano se stesse senza accorgersene. Si rendono malleabili e pronte a tutto pur di mantenere viva questa lotta tra il rispetto di sé e la prostrazione totale ai piedi di situazioni che ritenere grottesche è poca cosa.

Inutile pararsi, come accade spesso, dietro al paravento dei figli, dei beni in comune, della dipendenza economica – che deve essere sempre evitata fin quando è possibile – perché la libertà, la vita e l’amor proprio non possono essere pregiudicati dalla sottomissione a un’esistenza che diviene sopravvivenza quotidiana.

Da donna consiglio a ogni singola donna: scegliete e non fatevi scegliere. E quando scegliete, scegliete bene. Piuttosto che precipitare nella storia sbagliata, che può mutare persino in tragedia, è molto meglio restar sole, coltivare le proprie passioni, amare il proprio tempo, imparare ad amare se stesse. Non si può pensare di esistere in virtù dell’esistenza – a ogni costo – di uno straccio di uomo da tenersi accanto. E se è la sessualità a mancare, consiglio una sana autarchia sessuale.

Scegli quando e come. Non esistono aspettative. Vuoi mettere?...

©Tutti i diritti riservati. La diffusione è concessa esclusivamente indicando chiaramente il nome dell'autore e il link che riporta a questa pagina  

 




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 24/11/2024 22:21:24

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Editoriali

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 18/05/2020
Indagine Covid-19 - parte V - Trattati, accordi, riforme e omissioni

Quanti di voi conoscono i retroscena della riforma Lorenzin? Tracciati e documentai tutto nel mio libro inchiesta. Pecorelli, l’allora presidente AIFA, volò negli USA con la Ministro Lorenzin, per prendere questo importante incarico, assegnatoci direttamente dagli Stati Uniti: ciò conferma ciò che faccio emergere da anni, e che in pochi capiscono ancora. Le decisioni, in special modo quelle importanti, su economia, fisco, sanità, banche, sicurezza, nel sistema politico ed economico internazionale moderno, non sono prese internamente alle singole nazioni. Esistono trattati, accordi, strategie.

Leggi l'articolo

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Videogames: il governo sostiene le startup del settore

Una sorpresa inaspettata è arrivata con il varo del tanto atteso “Decreto rilancio”: sostegni alle startup che sviluppano videogiochi. In particolare, ai commi dal 15 al 21 dell’articolo 46 del decreto, in tema di sostegni alle startup innovative, si delinea un vero e proprio fondo – denominato First Playable Fund - che sarà creato per sostenere economicamente lo sviluppo del settore.

Leggi l'articolo

Autore: Inchiesta del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Indagine Covid-19 - Parte IV - diffusione nella bassa lodigiana: i dubbi sul depuratore

Ai tempi della Sars il mondo scientifico internazionale concordò su un punto: la diarrea è un veicolo di trasmissione da non sottovalutare, perché fu la causa del contagio nel 20% dei casi. A causa delle scariche di feci molli in pazienti che avevano contratto la malattia, un focolaio di Sars esplose a Hong Kong nel complesso residenziale di Amoy Gardens. Portare le mani alla bocca o agli occhi, dopo una scarica di diarrea, è uno dei fattori di contagio, eppure non se ne parla in maniera diffusa.

Leggi l'articolo

Autore: Intervista del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 13/05/2020
Intervista ad Andrea Vianello - Ogni parola che sapevo

“Ogni parola che sapevo”, edito da Mondadori e nelle librerie dal 21 Gennaio. L’ha scritto il collega Andrea Vianello, ex direttore di Rai3 e noto al pubblico per aver condotto, dal 2004 al 2010, la trasmissione televisiva Mi manda Rai3, oltre ad Agorà, Enigma, La strada della verità, il TG2 e infine Rabona nel 2018, trasmissione che ha condotto fino a poco prima che avvenisse il suo dramma, raccontato con umanità e lucidità, tanto da farti sentire dentro la carne e nella profondità dell’anima le sue emozioni.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -