|
|
|
Sei nella sezione Il Direttore   -> Categoria:  Editoriali
|
L’immagine esteriore è diventata predominante rispetto all'aspetto interiore. Chi se ne frega se all’aspetto fisico, giovane e prestante, non corrisponda un cervello pensante, un animo ricco, un cuore ricco di sentimenti ed emozioni, una storia di vita che parli dell'essere umano più della sua immagine. Sembra essere questo il pensiero largamente condiviso nel mondo occidentale del terzo millennio. Oggi i diktat dell’immagine impongono a tutti di essere magri, perennemente giovani e in gamba, performanti. Tra apparire ed essere, milioni di persone di ogni estrazione sociale scelgono, sempre più spesso, la prima opzione. Spinti da un delirio di eterna giovinezza e di prestanza fisica, costoro passano ore in sala cardio, spendono fortune per inquietanti operazioni di chirurgia plastica e un mucchio di denaro per mantenersi snelli, sodi, muscolosi. "Giovani". Altro dato interessante: nel nostro paese, ogni anno, in integratori alimentari si spendono tre miliardi di euro. Gli integratori più gettonati sono quelli che dovrebbero aiutare a perdere peso. Il condizionale è d’obbligo perché nonostante la presenza sul mercato nazionale di oltre 73.000 integratori alimentari di diverso genere e dedicati a svariate soluzioni a carenze organiche o che promettono di sostenere la perdita di peso, non esistono evidenze scientifiche che confermino come la loro assunzione porti al risultato sperato. Anzi. Nella migliore delle ipotesi questi integratori non hanno alcuna azione positiva sull'organismo. Nella peggiore, possono danneggiarlo. Il periodo di maggiori vendite è sempre la primavera. Con la chimera di poter dare una sferzata di energia a un organismo maltrattato durante i mesi invernali e pur di perder peso velocemente, molti corrono in farmacia o nelle erboristerie, per acquistare capsule, sciroppi, gocce e tutto il corollario dei prodotti che il mercato offre. Un delirio sostenuto da massicce campagne pubblicitarie. E se un tempo era il genere femminile a prestare maggiori attenzioni all'aspetto fisico, oggi il mondo maschile si affianca quasi alla pari nella corsa al raggiungimento di un'immagine esteriore ritenuta vincente, prioritaria rispetto ad altri fattori. Eppure, esistono realtà completamente differenti, come per esempio quel che accade in Mauritania. Contrariamente ai diktat occidentali in materia d’immagine esteriore, in questa nazione dell’Africa Occidentale i parametri relativi alla bellezza femminile appaiono completamente ribaltati. Una donna, per attrarre un uomo, deve essere in carne, molto in carne, deve - praticamente - essere obesa. Questo criterio è talmente sentito da generare ciò che per noi appare essere un comportamento dai contorni insani. Le bambine che nascono in Mauritania sono letteralmente messe all’ingrasso, come si fa con le oche per la produzione del paté, per ottenere che diventino obese. Il loro peso deve arrivare al quintale, e in tempi abbastanza celeri, con una dieta alimentare da far scoppiare il fegato. Come le oche, appunto. Questa pratica, che per anni era stata un po’ messa da parte, è riaffiorata recentemente in maniera diffusa nelle aree rurali, e si chiama gavage. Risale a tempi antichi, quando tra le popolazioni berbere un uomo era considerato più o meno ricco in base al numero degli schiavi che possedeva. Questi schiavi permettevano alla moglie di oziare da mane a sera, facendola ingrassare notevolmente. Ciò, però, palesava uno stato di ricchezza: se tua moglie è obesa significa che hai tanti schiavi e sei ricco. Addirittura, esistono centri specializzati all’interno dei quali queste povere creature vengono sottoposte a diete ingrassanti forzate, che comprendono – quotidianamente – due tazze di burro mischiato a due chili di miglio oltre a 20 litri di latte di cammella. Sembra che oltre a questa dieta forzata, costringano le bambine ad assumere ormoni, dello stesso tipo che viene utilizzato per far ingrassare gli animali. Incredibile ma vero. Tutto questo genera in molti casi problemi cardiovascolari. Molte di queste bimbe muoiono d’infarto, ma questa pratica continua a essere diffusa. A ogni latitudine, la percezione della ricchezza passa attraverso l’aspetto fisico, anche se in questo caso in maniera opposta a quella occidentale. Da noi, oggi, magrezza e aspetto giovanile corrispondono a uno status sociale agiato. Altrove, in contesti più poveri e disagiati, è l'obesità a dimostrare l'agiatezza economica. Tra la smania di apparire attraverso visi perennemente giovani e corpi modellati e le tradizioni africane che, in alcuni luoghi, impongono di ingrassare a ogni costo, sarebbe necessario porsi in una dimensione di equilibrio. Un conto è vivere in maniera sana, godendo anche del cibo e dell’attività fisica. Un conto è esagerare portando il proprio organismo, in un senso o nell’altro, a stress che possono portare danni di grave entità invece degli sperati esiti. La via di mezzo è sempre la scelta migliore. ©Tutti i diritti riservati. La diffusione è concessa esclusivamente indicando chiaramente il nome dell'autore e il link che riporta a questa pagina |
Cosa ne pensi? |
|
Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito. Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra. Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui |
I commenti: | |||
Commento
1)
|
|||
Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 24/11/2024 21:46:42 |
Sei
iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.
Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
Quanti di voi conoscono i retroscena della riforma Lorenzin? Tracciati e documentai tutto nel mio libro inchiesta. Pecorelli, l’allora presidente AIFA, volò negli USA con la Ministro Lorenzin, per prendere questo importante incarico, assegnatoci direttamente dagli Stati Uniti: ciò conferma ciò che faccio emergere da anni, e che in pochi capiscono ancora. Le decisioni, in special modo quelle importanti, su economia, fisco, sanità, banche, sicurezza, nel sistema politico ed economico internazionale moderno, non sono prese internamente alle singole nazioni. Esistono trattati, accordi, strategie.
Una sorpresa inaspettata è arrivata con il varo del tanto atteso “Decreto rilancio”: sostegni alle startup che sviluppano videogiochi. In particolare, ai commi dal 15 al 21 dell’articolo 46 del decreto, in tema di sostegni alle startup innovative, si delinea un vero e proprio fondo – denominato First Playable Fund - che sarà creato per sostenere economicamente lo sviluppo del settore.
Ai tempi della Sars il mondo scientifico internazionale concordò su un punto: la diarrea è un veicolo di trasmissione da non sottovalutare, perché fu la causa del contagio nel 20% dei casi. A causa delle scariche di feci molli in pazienti che avevano contratto la malattia, un focolaio di Sars esplose a Hong Kong nel complesso residenziale di Amoy Gardens. Portare le mani alla bocca o agli occhi, dopo una scarica di diarrea, è uno dei fattori di contagio, eppure non se ne parla in maniera diffusa.
“Ogni parola che sapevo”, edito da Mondadori e nelle librerie dal 21 Gennaio. L’ha scritto il collega Andrea Vianello, ex direttore di Rai3 e noto al pubblico per aver condotto, dal 2004 al 2010, la trasmissione televisiva Mi manda Rai3, oltre ad Agorà, Enigma, La strada della verità, il TG2 e infine Rabona nel 2018, trasmissione che ha condotto fino a poco prima che avvenisse il suo dramma, raccontato con umanità e lucidità, tanto da farti sentire dentro la carne e nella profondità dell’anima le sue emozioni.