Sei nella sezione Il Direttore   -> Categoria:  Editoriali  
Decreto dignità: la Waterloo dei diritti dei lavoratori precari

Decreto dignità: la Waterloo dei diritti dei lavoratori precari
Autore: Editoriale del Direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 26/01/2019

Meglio essere lavoratori precari o meglio disoccupati? A sentire i 400 lavoratori licenziati dal Call Center Datel di Crotone, che subiscono tra i primi gli effetti del “Decreto dignità”, è molto meglio essere lavoratori precari che col culo per terra.

Eh si, perché se per regolamentare i diritti dei lavoratori si rende loro impossibile lavorare, ecco che si è creato un ennesimo misfatto, un pandemonio, un gran bordello, tra i tanti che stiamo conoscendo da che al governo, a capo del Ministero del Lavoro, abbiamo come rappresentante Luigi Di Maio che sta palesando – qualora ve ne fosse ancora necessità – una totale incapacità a cogitare e realizzare soluzioni migliorative della condizione dei lavoratori italiani.

Si potrebbe arrivare a pensare che stia facendo di tutto per allargare la platea di poveri e disoccupati, per poi poter offrir loro il tanto declamato “reddito di cittadinanza”. Follia? Ci stiamo quasi abituando, e non è un bene per nessuno. Quella che Di Maio ha denominato “La Waterloo del precariato” si sta trasformando nella Waterloo dei diritti dei lavoratori precari.

Vediamo però in dettaglio cosa è successo e perché.

Secondo le nuove norme previste dal decreto Dignità, i lavoratori assunti con contratti a tempo determinato devono necessariamente essere stabilizzati dopo un periodo massimo di 24 mesi con la specifica che, dopo 12 mesi il datore di lavoro deve specificare la causale del rinnovi del contratto per altri 12 mesi. Dopodiché, non è più possibile protrarre il rapporto di lavoro.

In tal modo, però, si è abbassato di 12 mesi il periodo limite, precedentemente fissato in 36 mesi. Così facendo, può verificarsi ciò che è accaduto ai 400 lavoratori del call center di Crotone, che invece di vedersi proporre un contratto di lavoro – seppur precario – di 36 mesi hanno ricevuto il benservito, con la scusante solita degli esuberi.

Come può accadere tutto questo? E’ semplice: secondo quanto stabilisce il decreto dignità, oggi le aziende possono avvalersi del lavoro di stagisti o delle risorse umane fornite dalle agenzie interinali. Il tutto con notevole risparmio economico.

In pratica, invece di incentivare le aziende ad assumere, queste sono ora incentivate a buttare in mezzo alla strada i lavoratori con un anno di anticipo rispetto a prima. Considerando poi la possibilità di potersi avvalere di stagisti e lavoratori interinali, ecco che il criterio di precariato diviene l’unica certezza assoluta che scaturisce da questo ennesimo decreto generato dall’incoerenza, dall’incapacità e, forse, dalla volontà di generare un plotone di poveri bisognosi di sussidi economici.

Non appare chiaro il senso di tutto questo a noi che abbiamo fatto della coerenza il nostro stile di vita, ma ora Di Maio dovrà affrontare disoccupati e sindacati, già sul piede di guerra e in cerca di risposte. Che siano logiche e coerenti, perché col passar del tempo diverrà sempre più difficile far digerire alla popolazione questa lunga serie di errori, omissioni e criticità.

Altro che “Cancelleremo la povertà”.

Se non si arresterà questo processo di varo di riforme senza senso, a breve l’Italia conquisterà un nuovo primato: quello di popolazione più afflitta dai problemi generati dalle coglionate di Di Maio.

Tutti i diritti riservati. La diffusione è concessa esclusivamente indicando chiaramente il nome dell'autore e il link che riporta a questa pagina  




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 25/11/2024 05:34:11

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Editoriali

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 18/05/2020
Indagine Covid-19 - parte V - Trattati, accordi, riforme e omissioni

Quanti di voi conoscono i retroscena della riforma Lorenzin? Tracciati e documentai tutto nel mio libro inchiesta. Pecorelli, l’allora presidente AIFA, volò negli USA con la Ministro Lorenzin, per prendere questo importante incarico, assegnatoci direttamente dagli Stati Uniti: ciò conferma ciò che faccio emergere da anni, e che in pochi capiscono ancora. Le decisioni, in special modo quelle importanti, su economia, fisco, sanità, banche, sicurezza, nel sistema politico ed economico internazionale moderno, non sono prese internamente alle singole nazioni. Esistono trattati, accordi, strategie.

Leggi l'articolo

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Videogames: il governo sostiene le startup del settore

Una sorpresa inaspettata è arrivata con il varo del tanto atteso “Decreto rilancio”: sostegni alle startup che sviluppano videogiochi. In particolare, ai commi dal 15 al 21 dell’articolo 46 del decreto, in tema di sostegni alle startup innovative, si delinea un vero e proprio fondo – denominato First Playable Fund - che sarà creato per sostenere economicamente lo sviluppo del settore.

Leggi l'articolo

Autore: Inchiesta del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Indagine Covid-19 - Parte IV - diffusione nella bassa lodigiana: i dubbi sul depuratore

Ai tempi della Sars il mondo scientifico internazionale concordò su un punto: la diarrea è un veicolo di trasmissione da non sottovalutare, perché fu la causa del contagio nel 20% dei casi. A causa delle scariche di feci molli in pazienti che avevano contratto la malattia, un focolaio di Sars esplose a Hong Kong nel complesso residenziale di Amoy Gardens. Portare le mani alla bocca o agli occhi, dopo una scarica di diarrea, è uno dei fattori di contagio, eppure non se ne parla in maniera diffusa.

Leggi l'articolo

Autore: Intervista del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 13/05/2020
Intervista ad Andrea Vianello - Ogni parola che sapevo

“Ogni parola che sapevo”, edito da Mondadori e nelle librerie dal 21 Gennaio. L’ha scritto il collega Andrea Vianello, ex direttore di Rai3 e noto al pubblico per aver condotto, dal 2004 al 2010, la trasmissione televisiva Mi manda Rai3, oltre ad Agorà, Enigma, La strada della verità, il TG2 e infine Rabona nel 2018, trasmissione che ha condotto fino a poco prima che avvenisse il suo dramma, raccontato con umanità e lucidità, tanto da farti sentire dentro la carne e nella profondità dell’anima le sue emozioni.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -