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Giovedì mattina di pioggia in questo inizio di nuovo anno. La gente si accalca agli sportelli dell'asl per chiedere la "tesserina blu plastificata". Obbligatoria dal primo gennaio, che "sennò non ti danno le medicine in farmacia!" come ripete il leit motiv dei pensionati (e non) spaventati per questa novità. La tesserina in questione è la tessera sanitaria europea rilasciata dall'agenzia delle entrate. Quando nel tardo 2005 le poste cominciarono a recapitare queste tesserine a domicilio, circolavano strane voci.
Sembrava infatti che si potesse finalmente buttare via il vecchio libretto medico in cartoncino, che questo nuovo tesserino fosse un primo tentativo verso l'accentramento dei dati personali in un solo documento. Il formato è sì quello accattivante della carta di credito, ma a cotanta forma non corrisponde adeguata sostanza: "L'intenzione del ministero della sanità è quella di monitorare la spesa sanitaria" spiega Sandro, impiegato a uno sportello di scelta/revoca del medico dell'asl "..ma non serviva un tesserino magnetico per questo.
" Perché? "Dicevano che su questo tesserino si poteva leggere i medicinali che uno compra in farmacia, ma il tesserino in sé non immagazzina alcun dato." risponde Sandro con l'aria un po' frustrata di chi sta cercando di smontare una credenza dura a morire. "Bisognerebbe far capire alla gente che il tesserino sanitario europeo non sostituisce il vecchio libretto medico sanitario, e tantomeno non ha nulla a che vedere con le esenzioni dal ticket".
Ma a cosa serve allora? "Finora l'unico merito di questa tessera è stata l'eliminazione del modulo E111 per l'assistenza sanitaria temporanea nei paesi comunitari." Quindi se uno va all'estero basta portarsi la "tesserina plastificata"? "Esatto." Se andiamo a vedere il retro del tesserino vi è una banda magnetica standard, quella in cui si possono archiviare non più di 110 byte di informazione. "Nome, cognome, codice fiscale, data di nascita e luogo! Nient'altro." Commenta Sandro innervosendosi mentre cerca di ristabilire un po' di ordine tra gli utenti che, sempre di più numerosi, strabordano dal percorso per la fila "Signori!.. La fila.. Dentro il recinto!.." Una mera questione di codice fiscale, quindi. "E' con quello che si fanno i controlli sui medicinali che puoi scaricarti dal 730… "
Dietro tutto ciò si profila infatti una misura per impedire che vengano scaricate dalla propria dichiarazione spese mediche altrui, e sullo "scontrino parlante" della farmacia infatti appare il codice fiscale di chi acquista i medicinali. A giudicare dall'affluenza delle persone agli sportelli preposti sembra che l'agenzia delle entrate non abbia recapitato un gran numero di tesserini. "Magari molti, soprattutto le persone anziane, se lo sono perso. Altri giustamente non hanno capito a cosa effettivamente servisse.
Ma quelli che non l'hanno ricevuto fin adesso saranno prontamente rimandati qui una volta che devono andare in farmacia" dice Ivana, dallo sportello accanto. "In farmacia, i dati degli assistiti potrebbero digitarli a mano, come facciamo noi qui adesso." La fila cresce effettivamente sempre di più, parallelamente al nervosismo di impiegati ed assistiti. Ivana tranquillizza l'ennesimo pensionato rimasto a mani vuote in farmacia e lo invita a fare la fila, ormai chilometrica. Poi si gira "Quello che è certo di questa misteriosa tessera è che in questi giorni stiamo spedendo migliaia di richieste per qualcosa che fondamentalmente è un codice fiscale…" afferma con lo sconforto negli occhi. Resta da chiedersi quanto il "tesserino magnetico plastificato" costi ogni giorno ai contribuenti.. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 07/09/2024 19:23:09 |
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