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Nell’ipotesi dello spezzatino all’incontrario per Telecom Italia, rivelata oggi dal Sole 24 Ore, potrebbe profilarsi anche la quotazione della società dei servizi di cui si prevede lo spin off. E’ questo quello che raccontano a Radiocor fonti ben informate su una delle proposte in campo per il futuro del gruppo di tlc. In un momento di incertezza, anche dal punto di vista normativo, sul futuro della rete a banda ultra larga in Italia, lo spin off non riguarderebbe dunque l’infrastruttura ma per l’appunto la ServCo, ovvero lo staff, gli amministrativi, il commerciale. In una simile newco potrebbero entrare, secondo quanto si apprende da alcune fonti, circa 12mila dei quasi 50mila dipendenti Telecom in Italia. La newco che nascerebbe potrebbe essere aperta ad alleanze e, in un secondo momento, una volta valorizzata, potrebbe anche essere quotata in Borsa. La società dei servizi di Tim si confronterebbe con le più snelle Wind e Vodafone, ma gli esuberi individuabili sarebbero probabilmente più contenuti rispetto ai 20mila prospettati dai sindacati in caso di fusione della rete di Tim con Open Fiber. Se dovesse andare in porto il nuovo piano di spin off dei servizi, la rete, che resterebbe intera con tutti i suoi asset, potrebbe contare fino a 30mila dipendenti. Il Sole 24 Ore Radiocor Plus |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 26/12/2024 07:07:52 |
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