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ATREJU18: “EUROPA CONTRO EUROPA” Popoli contro élite • Identità contro finanza • Sovranità contro tecnocrazia Roma • Isola Tiberina • 21, 22, 23 settembre 2018 Torna a Roma dal 21 al 23 settembre 2018 il tradizionale appuntamento con ATREJU, la storica manifestazione nata nel 1997 nell’alveo della destra italiana e giunta quest’anno alla sua 21esima edizione. La manifestazione prende il nome da Atreju, il protagonista del romanzo “La Storia infinita” di Michael Ende che combatte contro le forze del Nulla: un nemico subdolo che attacca il futuro, ne consuma le energie migliori, privandolo di valori e di speranze. “EUROPA CONTRO EUROPA”: questo è il titolo e tema centrale dell’edizione 2018. L’obiettivo è raccontare due visioni dell’Unione Europea: da una parte l’Europa tecnocratica ed elitaria, dominata dalla finanza e dagli interessi delle lobby; dall’altra l’Europa dei popoli delle Nazioni, che mette al centro l’identità e la sovranità. Due visioni rappresentate nel manifesto della kermesse nel quale si confrontano due skyline: in alto lo skyline con i profili stilizzati della Basilica di San Pietro, di una torre tipica dei borghi medievali, della colonna con la Vittoria alata presente in alcune capitali europee, di un Arco di trionfo, di una chiesa e di un anfiteatro classico; in basso lo skyline degli edifici moderni che ospitano le Istituzioni europee a Bruxelles, Strasburgo e Francoforte. Una netta contrapposizione che viene ripresa anche nei simboli inseriti all’interno delle parole “Europa”: in alto il capitello classico e il rosone di una chiesa; in basso il simbolo dell’Euro e la bandiera della UE. Simbolica anche la scelta della location: l’Isola Tiberina, al centro di quel fiume Tevere che ha dato i natali alla Città Eterna, e sulla quale sorge la Basilica di San Bartolomeo, santuario dei nuovi martiri cristiani e testimoni della fede del XX e XXI secolo. L’edizione di quest’anno assume un significato particolare alla luce dell’imminente tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo, che si svolgerà nella primavera 2019. Atreju sarà l’occasione per aprire una stagione politica decisiva per il futuro dell’Europa e del ruolo dell’Italia nello scenario del Vecchio Continente. L’Isola Tiberina è, inoltre, la location ideale per ospitare le tante anime di Atreju: dibattiti politici, mostre, presentazioni di libri, tavoli tematici, concerti e spettacoli di musica, stand enogastronomici e aree degustazione con i prodotti tipici regionali italiani. I diversi spazi del villaggio riprendono il filo conduttore della manifestazione e sono intitolate ad alcuni grandi personaggi della storia europea e mondiale: il re di Sparta Leonida; il primo Imperatore del Sacro Romano Impero Carlo Magno; la principessa e legislatrice della Sardegna medievale Eleonora d’Arborea; il patriota cecoslovacco e martire per la libertà Jan Palach; il premio Nobel per la letteratura e dissidente sovietico Aleksandr Isaevič Solženicyn. I numeri dell’edizione 2018: 3 giorni di manifestazione, un villaggio di 6000 mq, oltre 70 tra ospiti e relatori, 5 presentazioni di libri, 3 premi, 3 mostre, oltre 200 volontari provenienti da ogni parte d’Italia, 10 stand politici e culturali, 6 aree ristoro. I DIBATTITI Come di consueto l’attualità politica, nazionale e internazionale, sarà il cuore della manifestazione. Il taglio del nastro che inaugura ufficialmente la kermesse è fissato per venerdì 21 settembre alle ore 15. Il primo dibattito è fissato invece per le ore 16.30: il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e il vicepresidente del Senato Ignazio La Russa saranno insieme sul palco per confrontarsi sul tema “Fare l’Italia”, da Nord a Sud identità, merito e buongoverno. A moderare Maurizio Belpietro. A seguire, alle ore 18.30, appuntamento con “Infrastrutture sovrane. L’interesse italiano sopra l’interesse di pochi” col sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, il segretario nazionale del Pd Maurizio Martina, il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, il presidente di Eurispes Gian Maria Fara, e il giornalista Mario Giordano. Tra i temi del dibattito, introdotto dall’assessore ai Trasporti della Regione Liguria Gianni Berrino e moderato da Gennaro Sangiuliano, la tragedia del crollo del ponte Morandi di Genova e il futuro della proprietà e della gestione delle infrastrutture nazionali. “Non ci resta che ricostruire” è il titolo della tavola rotonda sul futuro del centrodestra in programma domenica 23 settembre, alle ore 10, e alla quale prenderanno parte: Magdi Cristiano Allam, Andrea Augello, Guido Castelli, Edmondo Cirielli, Raffaele Fitto, Nunzia De Girolamo, Stefano Parisi, Ruggero Razza e Vittorio Sgarbi. Momento clou della kermesse l’intervento del presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che domenica 23 settembre alle 11 traccerà le linee programmatiche di FdI per la nuova stagione politica. Introduce Fabio Roscani, presidente di Gioventù Nazionale, movimento giovanile di FdI. Due i momenti di confronto interno a Fratelli d’Italia: uno in apertura, venerdì 21 settembre alle 11, l’insediamento di tavoli di lavoro tematici ai quali parteciperanno eletti, dirigenti e amministratori del movimento; uno in chiusura con la riunione dell’Assemblea Nazionale allargata alla Direzione Nazionale di FdI. LE INTERVISTE Atreju 2018 sceglie la formula dell’intervista per far salire sul palco tre protagonisti della scena politica italiana: Matteo Salvini, Roberto Fico, Antonio Tajani. Le interviste si svolgeranno tutte nella giornata di sabato 22 settembre. Alle ore 10.30 il ministro dell’Interno Matteo Salvini sarà intervistato da Enrico Mentana in un incontro dal titolo “Vade retro: la versione di Salvini”. Alle ore 11.30 “Dì una cosa (anche non) di sinistra”: il presidente della Camera Roberto Fico risponderà alle domande di Nicola Porro. Alle ore 15.00 “Europa: mito, sogno o incubo?”: appuntamento con il faccia a faccia tra il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani e Pietro Senaldi. Tutte le interviste saranno introdotte da un esponente di Fratelli d’Italia: i capigruppo di Senato e Camera, Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida, e il coordinatore nazionale Guido Crosetto. “TUTTA COLPA DEI POPULISTI”: STEVE BANNON AD ATREJU Ospite d’onore della 21edizione di Atreju sarà Steve Bannon, che salirà sul palco della kermesse sabato 22 settembre alle ore 18 in un confronto dal titolo emblematico: “Tutta colpa dei populisti”. A moderare Alessandro Giuli. 65 anni, giornalista e stratega politico, già presidente esecutivo del sito di informazione “Breitbart News”, chief executive della campagna elettorale di Donald Trump, consigliere speciale e chief strategist del presidente degli Stati Uniti alla Casa Bianca, Bannon ha creato la Fondazione “The Movement” in risposta alla Open Society di George Soros e sta incontrando i leader delle formazioni politiche sovraniste e identitarie in vista delle elezioni europee del 2019. La partecipazione ad Atreju di Steve Bannon, tra gli attuali protagonisti della scena politica mondiale, segna un punto di svolta importante nella storia della manifestazione e la inserisce di diritto tra gli eventi politici di primo piano nello scenario internazionale. “IL CORAGGIO DI ESSERE ESEMPIO”: 10 TESTIMONIANZE Saranno 10 i testimonial d’eccezione che, sabato 22 settembre a partire dalle ore 16, saliranno sul palco di Atreju per raccontare esperienze, idee e modelli da seguire per costruire un’Italia al servizio degli italiani. Tra questi: il presidente della Federazione Calcio a 5 della FIGC Andrea Montemurro sul modello Islanda per il calcio italiano; l’economista Ilaria Bifarini sul ruolo della Francia sulle cause dell’immigrazione verso l’Italia e l’Europa; lo psichiatra e criminologo Alessandro Meluzzi sulle nuove mafie che si stanno radicando sul territorio nazionale; il titolare dell’Osteria degli Amis di Casaletto Lodigiano, Mario Cattaneo, rinviato a giudizio per eccesso colposo di legittima difesa; il generale dell’Esercito, Vincenzo Santo, sul blocco navale per fermare l’immigrazione incontrollata; il regista e attore Edoardo Sylos Labini sull’identità e la cultura italiana come ricchezza da sfruttare; l’armatore Vincenzo Onorato sulla difesa dei diritti dei lavoratori marittimi italiani; la giornalista e scrittrice Costanza Miriano sulla barbarie dell’utero in affitto; il direttore sanitario della Comunità di San Patrignano Antonio Boschini sulle politiche contro le droghe e le dipendenze patologiche; il consigliere d’amministrazione della RAI Giampaolo Rossi sulla riforma del servizio pubblico radio-televisivo. Ad introdurre le testimonianze sarà il sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi. IL PREMIO ATREJU Il Premio Atreju è dedicato a uomini e donne che, in ambiti diversi, hanno dimostrato talento, coraggio e spirito di libertà fuori dal comune e che incarnano modelli ed esempi da seguire. Venerdì 22 settembre, alle 20.30, consegna del Premio Atreju a Ugo Clemente, giornalista e direttore editoriale di “Cronache di Napoli” e “Cronache di Caserta”, e al giornalista Simone Di Meo. Un premio per rendere giustizia e merito a quei giornalisti che, da anni e lontano dalla luce dei riflettori, lavorano per documentare l’attività della criminalità organizzata ma che non vengono ripagati del loro lavoro, sono stati danneggiati dal “copia e incolla” di Roberto Saviano e definiti dispregiativamente “cronistini di provincia”. Alla consegna del premio intervengono, inoltre, il sacerdote anticamorra don Luigi Merola e il giornalista Filippo Facci. Introduce Francesco Di Giuseppe, vicepresidente di Gioventù Nazionale. Sabato 22 settembre, alle ore 13.00, consegna del Premio Atreju a Thomas Evans, genitore del piccolo Alfie Evans, affetto da una grave malattia genetica sconosciuta e deceduto il 28 aprile 2018 presso l’Alder Hey di Liverpool dopo una lunga battaglia legale tra la famiglia, l’ospedale britannico, le autorità inglesi, italiane ed europee. Il caso di Alfie ha commosso il mondo e anima ancora un grande dibattito a livello internazionale sui temi etici. La mobilitazione globale per dare una speranza al piccolo di continuare a vivere ha coinvolto cittadini, associazioni, politici ed Istituzioni. Ad interessarsi del caso Papa Francesco, che il 18 aprile 2018 ha ricevuto in udienza privata Thomas Evans. Una battaglia che ha visto in prima linea anche Giorgia Meloni, che ha chiesto e ottenuto dal Governo italiano la concessione della cittadinanza italiana per il piccolo Alfie nel tentativo di trasportarlo in Italia presso l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, che aveva offerta la sua disponibilità a tentare una cura sperimentale. Alla consegna del premio parteciperanno Emmanuele Di Leo, presidente di Steadfast Onlus, l’associazione che ha seguito fin dall’inizio il caso in costante contatto con la famiglia Evans, e il direttore del quotidiano Avvenire, Marco Tarquinio. Nel corso dell’incontro verrà rinnovato l’appello al sindaco di Roma Raggi per intitolare alla memoria del piccolo Alfie una strada della Città Eterna, come richiesto da una mozione depositata da FdI in Aula Giulio Cesare. Introduce e modera Paolo Truzzu, presidente gruppo regionale FdI Sardegna. Sabato 22 settembre, alle 20.30, consegna del Premio Atreju a Iginio Massari, il maestro dei Maestri pasticceri italiani, titolare della storica Pasticceria Veneto di Brescia, fondatore dell’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani e vincitore di oltre 300 tra premi e riconoscimenti nazionali e internazionali. Volto noto della tv, Massari ha aperto da poco a Milano la sua seconda pasticceria nei locali di una banca dove i dolci sono esposti come gioielli. Il premio è un riconoscimento all'eccellenza della pasticceria italiana nel mondo culinario e un’occasione per parlare della difesa del Made in Italy e delle maestranze italiane. Ospite d’eccezione il Ministro per le Politiche Agricole e il Turismo Gian Marco Centinaio, che si metterà alla prova anche in una divertente sfida culinaria. Partecipa la food blogger Irene Colombo. Introduce Filippo Melchiorre, capogruppo FdI al Comune di Bari. Modera Giuseppe Malara. LE MOSTRE Nel villaggio di Atreju trovano spazio anche mostre originali e innovative, da sempre elemento di dibattito interno ed esterno alla kermesse. Tre le mostre di questa edizione: “EROI 1918-2018” La mostra nasce per commemorare il centenario della vittoria dell’Italia nella Prima guerra mondiale. Una ricorrenza fondamentale per la storia italiana: dal dolore, dalla tragedia delle trincee l’Italia divenne davvero una Nazione. Agli eroi di quell’impresa abbiamo accostato gli eroi di oggi: da Enrico Toti ad Alex Zanardi, da D’Annunzio e i Futuristi agli artisti che oggi non si arrendono alla banalità e al mercato. Battaglie diverse, tempi diversi, ma lo stesso amor di Patria. “LUOGO, NON LUOGO” L’uomo è l’anima dei luoghi e ogni muro, ogni affresco, ogni luce in Europa è stata realizzata per essere in sintonia con la terra, con la storia e la cultura. Eppure oggi l’Europa sembra dominata da architetture costruite per essere, apparentemente, utili al consumo rapido e veloce e non anche alla grandezza morale e spirituale come sempre è stato. La mostra contrappone i luoghi di bellezza della nostra Europa agli spazi abbrutiti e desolanti. Alcuni esempi: la nobiltà del palazzo del Parlamento ungherese confrontato con la freddezza burocratica del palazzo della Commissione Europea; i colori e i sapori del Mercato di Campo de’ Fiori contro le luci fredde e la frenesia di un centro commerciale; i quartieri popolari e a misura d’uomo come la Garbatella contro le banlieu moderniste e alienanti. Luoghi contro non luoghi. “NERO BUSINESS” La mostra fotografica svela il vero volto dell’immigrazione: le nuovi navi “negriere” deportano schiavi dal Continente Nero, pronti per essere impiegati nei campi o nei cantieri con salari a basso costo, mentre il mercato del lavoro continua a svalutarsi a danno dei lavoratori italiani. Ma non solo, la mostra mette in evidenza come l’origine dell’impoverimento dell’Africa sia nel necolonialismo predatorio francese che, grazie all’emissione a debito del Franco CFA, riesce a tenere sotto il giogo di Parigi l’economia di ben 14 Stati africani, sfruttandone le ricchissime risorse naturali. Un pannello è dedicato al patriota africano Kemi Seba, che lo scorso anno fu imprigionato dalle autorità senegalesi su ordine di Parigi per aver bruciato pubblicamente una banconota della moneta “coloniale”.
Atreju non è solo politica e approfondimento culturale, ma anche goliardia, ironia e intrattenimento: tre ingredienti che hanno fatto la fortuna della manifestazioni precedenti e che ben raccontano lo stile energico e irriverente della kermesse.
Tornano ad Atreju due protagonisti della satira. Venerdì 21 settembre alle 21.30 sale sul palco della kermesse Alessio di Mauro, vignettista e direttore del Candido, la storica rivista diretta da Giovannino Guareschi dal 1945 al 1957. Sabato 22 settembre alle 21.30 sarà invece la volta di Federico Palmaroli, alias “Le migliori frasi di Osho”, che condurrà il format irriverente e fuori dagli schemi “Oshow” per reinterpretare attualità e cronaca. Due gli spettacoli in calendario, entrambi ad ingresso libero. Venerdì 21 settembre, alle 22.00, il concerto “Che ne sanno i Duemila” dei “Diana Cover Band”, un punto fermo e affermato nel panorama delle cover e party band italiane. Sarà uno show a 360 gradi che toccherà le più famose hit degli anni Ottanta e Novanta. Sabato 22 settembre, sempre alle 22.00, Atreju sceglie di celebrare il ventennale della morte di uno dei più grandi artisti italiani contemporanei: Lucio Battisti. Saranno i “Battistiamo” ad esibirsi nel concerto tributo al cantautore scomparso il 9 settembre 1998.
“QUANDO SCOPRI CHE ATREJU…”: LA CAMPAGNA SOCIAL “Quando scopri che Atreju…”: è il titolo della campagna di promozione sui social network dell’edizione 2018, realizzata in collaborazione con Gioventù Nazionale, movimento giovanile di FdI. La campagna, irriverente e politicamente scorretta, prende di mira alcuni dei protagonisti della scena politica e culturale, nazionale e non solo, e sta spopolando sui social con migliaia di like e condivisioni. Ad essere colpiti dall’ironia Luigi Di Maio, Jean-Claude Juncker, Asia Argento, Roberto Saviano, Matteo Renzi, Emmanuel Macron, Laura Boldrini, Emanuele Fiano, Virginia Raggi, Valeria Fedeli, George Soros, Recep Tayyip Erdoğan, Gad Lerner e molti altri. Senza risparmiare nemmeno la padrona di casa, Giorgia Meloni. Il presidente della Commissione Europea è preso di mira per la sua nota passione per l’alcol (“Quando scopri che ad Atreju c’è l’area pub”), l’ex premier Renzi viene preso in giro per il suo inglese maccheronico (“Atreju isent an inglisc word”), George Soros ha la faccia triste per aver capito che ad Atreju non fanno attraccare le navi delle Ong che lui finanzia, mentre il sindaco di Roma Raggi non si capacita che sull’Isola Tiberina non ci si possa arrivare in funivia. E ancora una rassegnata Boldrini che non può coniugare Atreju al femminile, uno sconvolto Fiano che viene a sapere che la manifestazione ha superato il Ventennio, una interessata Asia Argento che scopre che la kermesse è la “festa dei giovani” (il riferimento è allo scandalo con l’attore Jimmy Bennett), l’ex ministro dell’Istruzione Fedeli che si compiace del fatto di sapere che Atreju sia la festa “sempre più migliore”. Senza dimenticare Roberto Saviano, lo scrittore napoletano condannato per plagio, ritratto soddisfatto per aver capito che il personaggio che dà il titolo alla manifestazione è ripreso dal libro scritto da Michael Ende (“Quando scopri che Atreju è copiato da un libro”). La location di quest’anno sarà l’Isola Tiberina: come non ricordare, dunque, al vicepremier Di Maio che anche Atreju è composta per il 90% di acqua? E poi: Gad Lerner e la sua simpatia verso il caviale e Fabio Fazio troppo affezionato ai gettoni di presenza. Non potevano mancare un ammiccante Macron (“Quando scopri che Atreju è per tutte le età”) e un adirato presidente turco Erdoğan (“Quando scopri che ad Atreju non c’è il kebab”). Protagonista della campagna anche il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che gioca la carta dell’autoironia: in una grafica, con uno sguardo tra lo stupito e lo spaventato, ammette di essersi dimenticata di usare Photoshop. Una campagna social che rispecchia la goliardia e l’ironia che, da sempre, contraddistinguono Atreju e che anche quest’anno caratterizzeranno il villaggio, dove non mancheranno sorprese. Indimenticabili alcuni scherzi ai relatori delle precedenti edizioni: dalla richiesta d’aiuto del fantomatico popolo kaziro rivolta a Gianfranco Fini ai problemi dell’inesistente borgata Pinarelli sottoposti all’allora sindaco di Roma, Walter Veltroni. SPAZIO LIB(E)RO, IL CAFFÈ LETTERARIO Nel villaggio di Atreju trova spazio, come ogni anno, l’approfondimento culturale e non mancano le presentazioni di libri, che diventeranno occasioni per approfondire temi storici, culturali o di stretta attualità. Sono in totale 5 le presentazioni in programma nelle giornate di venerdì 21 e sabato 22: “VelENI. Le misteriose morti di Mattei, Pasolini e De Mauro” di Fabio Amendolara. Partecipano i giornalisti Salvatore De Napoli e Giuseppe Marino. Introduce Gianni Rosa, presidente del gruppo regionale di FdI della Basilicata. Presentazione della Collana della Casa Editrice “Ferro Gallico”. Intervengono: l’editore Marco Carucci, i giornalisti Luca Telese e Michele De Feudis, Francesco Storace, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi. Introduce Angelo Mellone e modera Emanuele Merlino. “Fratelli traditi. La tragedia dei cristiani in Siria” di Gian Micalessin. Partecipano, oltre all’autore, il sacerdote greco melchita della Diocesi di Damasco Don Ihabb Alraxhid, il presidente dei Popolari per l’Italia Mario Mauro e il filosofo Diego Fusaro. Introduce e modera Alessandro Urzì, coordinatore regionale FdI del Trentino Alto Adige. “Il segreto della moneta. Verso la rivoluzione Auritiana” di Francesco Filini. Intervengono, oltre all’autore, il giornalista Angelo Polimeno e l’economista Antonio Maria Rinaldi. Introduce e modera Mario Pozzi, vicepresidente di Gioventù Nazionale. “I padroni del caos” di Renato Cristin. Partecipano, oltre all’autore, Maria Giovanna Maglie, Renato Besana e Andrea Mancia. Introduce e modera Chiara La Porta, vicepresidente di Gioventù Nazionale ATREJU UNA FESTA APERTA A TUTTI Atreju è una festa dedicata a tutti coloro che, dalla cultura al sociale, dallo sport alla politica, vivono ogni giorno la sfida del fare. Il suo palco ha ospitato personaggi di grande notorietà, di forte impatto sociale, culturale e politico, esponenti di tutti i partiti e di tutte le coalizioni, nel rispetto delle idee e delle differenze, promuovendo un confronto a 360° per la crescita dell’Italia. Celebre fu il dibattito nell’edizione del 2006 tra Gianfranco Fini, allora leader di Alleanza Nazionale, e Fausto Bertinotti, all’epoca massimo esponente di Rifondazione Comunista e Presidente della Camera dei Deputati. Una giornata che segnò un momento straordinario per la politica nazionale, perché fu la prima volta che il leader di un partito dichiaratamente comunista accettò di partecipare come ospite a una festa organizzata da giovani della destra italiana. Ma a calcare la scena di Atreju sono state le più alte personalità del mondo della politica, del giornalismo, dell’imprenditoria, della cultura, della scienza, dello sport. Partecipazioni che hanno accreditato Atreju come un luogo aperto al confronto tra visioni del mondo diverse, senza per questo rinunciare ad una precisa identità. Silvio Berlusconi, Massimo D’Alema, Renato Schifani, Luciano Violante, Fausto Bertinotti, Walter Veltroni, Laura Boldrini, Guido Bertolaso, Oscar Giannino, Piero Grasso, Franco Malerba, Antonino Zichichi, Stefano Zecchi, Federica Pellegrini, Antonio Rossi, Marcello Veneziani, Andrea Bocelli e poi ministri, presidenti di regione, sindaci, segretari di partito e delle organizzazioni sindacali, esponenti del terzo settore e altissime personalità religiose come Monsignor Ruini e Monsignor Fisichella, sono i personaggi che in questi anni si sono succeduti sul palco di Atreju. Anche le esibizioni di tanti artisti hanno accompagnato le serate della manifestazione: Irene Grandi, Davide Van De Sfroos, Max Pezzali, Max Gazzè, Mogol, Katia Ricciarelli, Pupo, Enrico Ruggeri, Mario Biondi, Zero Assoluto, Maurizio Battista, Giovanni Lindo Ferretti sono solo alcuni dei nomi intervenuti. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 10/11/2024 12:09:14 |
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Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
L’idea di scrivere questo articolo mi è venuta da una riflessione su quanto sta accadendo in questyo periodo. E, soprattutto, dall’articolo 16 del Decreto “Cura Italia”.
Da venerdì invece riapriranno le aree mercatali non più soltanto per i generi alimentari. Si dà mandato alle amministrazioni comunali di predisporre i previsti dispositivi di sicurezza nei mercati stessi.
Il Presidente Vincenzo De Luca, insieme con l'Unità di crisi, ha incontrato oggi i rappresentanti degli operatori del comparto del turismo e successivamente i rappresentanti del mondo della cultura e degli spettacoli della Campania.
Le esportazioni italiane verso l'Europa valgono qualcosa come 311 miliardi di euro e verso la Cina 13 miliardi di euro. Una differenza abissale.