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ALLARME ROSSO: la situazione climatica in Europa

ALLARME ROSSO: la situazione climatica in Europa
Autore: Davide Aiello - Redazione Scientifica
Data: 06/08/2018

La temperatura globale, ormai è palese, sta subendo innalzamenti incontrollati e gli effetti sul clima sono ormai davanti agli occhi di tutti, anche in Europa dove l’ondata di caldo sta cambiando gli assetti territoriali e provoca anche vittime.

In Spagna, ad esempio, tre uomini sono morti a causa del caldo, mentre in Portogallo la temperatura ha toccato i 46,4° e diversi incendi si sono sviluppati a sud del paese vicino Madrid, in Catalogna e in Estremadura.

Al sud del Portogallo, in un comune dell’Algarve, si è sviluppato – lo scorso venerdi – un potente e vasto incendio che ha divorato oltre 10 kmq di vegetazione.

Sempre in Portogallo e a causa dell’ondata di caldo, si è verificato un black out vicino Lisbona, a Cascais, per un sovraccarico della rete elettrica provocato dal diffuso utilizzo di condizionatori dell’aria: decine di migliaia le famiglie rimaste senza elettricità per ore, e persino un grosso centro commerciale ha dovuto chiudere i battenti.

La Grecia, come si sa, è stata avvolta dal più grande e devastante incendio che si ricordi, che ha provocato 91 vittime.

E che dire della Svezia? Quest’anno si è verificato il più caldo mese di Luglio degli ultimi 250 anni e anche in Svezia si sono sviluppati diversi incendi. Addirittura, il ghiacciaio più alto si è disciolto.

Anche la Finlandia sta registrando temperature record: si sono raggiunti i 30° in questo periodo, quando nella normalità la gradazione estiva non ha mai superato i 19°.

Una curiosità: la Finlandia, che è sempre stata la nazione più fredda d’Europa, non ha la tradizione di tenere condizionatori in casa, proprio perché non ce n'è stata mai necessità. A causa del caldo attuale, un centro commerciale di Helsinki ha invitato un centinaio di suoi clienti a dormire nelle corsie refrigerate dall’aria condizionata.

Sempre a causa dell’ondata di caldo, nelle nazioni che si affacciano sul Mar Baltico si sta verificando la proliferazione nelle acque di un’alga tossica: le autorità di Polonia, Svezia e Lituania, invitano le persone a non fare il bagno a mare.

Francia: situazione non meno allarmante, dove addirittura quattro reattori di altrettante centrali nucleari sono stati spenti. La ragione è presto detta: le acque dei fiumi Rodano e Reno, che servono a raffreddare i reattori in questione, sono arrivate a una temperatura troppo alta.

Paesi Bassi: diverse strade sono state chiuse a causa dell’asfalto che si è letteralmente fuso.

Per finire, la situazione in Germania, dove è in corso il periodo più lungo di siccità come non si presentava da decenni. A causa di questa ondata di caldo e siccità, sono a rischio tutte le colture di grano, cavoletti di Bruxelles e patate.

Insomma: se ci eravamo già accorti da tempo che la situazione climatica non era affatto nella norma, negli ultimi anni, ora non è più possibile non notarne gli effetti devastanti, sulla natura ma anche sugli esseri umani.

Cosa pensano di fare i governi mondiali? Cosa ritengono di dover fare, e di tutta fretta, non avendo mai messo in atto le strategie, ma anche i programmi contenuti nei trattati ambientali internazionali – come ad esempio il protocollo di Kioto – ratificati ma mai presi davvero in seria considerazione?

E ancora: cosa si aspetta per comunicare all’umanità la reale situazione climatica del pianeta Terra? Non si può più far finta di nulla, e nemmeno non informare l’umanità, con la scusa di non voler diffondere terrore. L’ora del terrore arriverà, e nemmeno tra troppo tempo, continuando così.

Abbiamo tutti diritto di sapere cosa ci spetta. E se si può fare qualcosa, vogliamo sapere cosa e come.

 

 




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