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La deriva razzista del governo del cambiamento

La deriva razzista del governo del cambiamento
Autore: Editoriale del Direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 30/07/2018

In soli due mesi, in Italia, le persone straniere aggredite sono state 12. E’ un dato molto allarmante, ed è bene rifletterci sopra. Due mesi. E’ il periodo di tempo dall’insediamento del governo cosiddetto giallo-verde, con questa stramba alleanza tra M5S e Lega che non promette nulla di buono sotto molti aspetti.

La cosa paradossale? Che il ministro dell’interno Matteo Salvini, che sul razzismo ha posto le basi del suo trionfo politico, è a capo del ministero che regolamenta e gestisce l’organizzazione dell’accoglienza.

Si, forse non tutti lo sanno, ma è proprio il Ministero dell’Interno a occuparsi di accoglienza dei migranti, con tanto di regolamentazioni nazionali, leggi e trattati internazionali da onorare.

Cosa fa, invece, Salvini? Li disattende, uno dopo l’altro, questi regolamenti e norme e trattati. Non solo: per dimostrare all’elettorato che è uomo di parola, adotta immediatamente il metodo del pugno di ferro, che produce l’effetto desiderato: il plauso generale di chi alla parola “migrante” o più in generale “extracomunitario” ha effetti psichedelici sulla mente.

Non basta: Salvini ha cagionato non pochi problemi anche per ciò che riguarda il significato dei termini. Lui, i migranti che giungono – ormai tentano di giungere – sul nostro territorio, più spinti dalle decisioni delle cosche che si occupano della tratta dei migranti che dalla loro volontà finale, li chiama tutti “clandestini”, evitando come la peste di utilizzare il termine più appropiato: irregolari.

Ma clandestini stuzzica maggiormente il razzismo dei razzisti, e stimola quello dei meno razzisti, inutile girarci intorno, inutile che Salvini – a parole – dica che non vi sia alcuna deriva razzista, nel nostro paese.

Irregolari: è questo, semmai, il termine da utilizzare. E non perché lo dica io. Sono irregolari coloro che giungono in una nazione,  non forniti di documenti di identità o permesso di soggiorno. Ma dopo esser giunti sul nostro suolo, possono avanzare la domanda di riconoscimento dello stato di profugo o di rifugiato, possono presentare un’istanza per ottenere un permesso di soggiorno, se vivessimo in una nazione civile, come l’Olanda, o altre nazioni europee, che questo diritto lo concedono davvero.

Da noi no: esistono regole – del Ministero dell’Interno – ed esistono diritti umani, che non vengono onorati. Così il migrante, dopo viaggi allucinanti in giro per il globo e dopo esser stati praticamente rapiti da questa o quella cosca di malavitosi dediti alla tratta di esseri umani, si ritrovano pure prigionieri di un termine: clandestini.

La conferma della deriva razzista, fortemente voluta a cominciare da Salvini, l’abbiamo attraverso le notizie di cronaca. In soli due mesi, 12 persone extracomunitarie sono state aggredite. Tra di esse, persino l’atleta azzurra, ma di pelle nera, Daisy Osakue. Aggredita da due giovani a Moncalieri, in provincia di Torino, dove un giovane le ha tirato un uovo in un occhio, provocandole un danno.

Daisy è primatista italiana del lancio del disco, ma no…Non esiste razzismo in Italia. Le lanciano un uovo contro un occhio, da un metro di distanza, perché non sono mica razzisti.

Ma potremmo parlare degli altri undici aggrediti: in calce a questo editoriale, troverete la lista e le modalità di aggressione.

Se questo è un ministro dell’interno, mi chiedo cosa siano gli altri, cosa facciano e come, di cosa si stiano occupando. Servono soluzioni, ma non quelle adottate. Serve serietà, e non proclami alla ventennio fascista. Serve che qualcuno metta un freno a tutto questo, perché effettivamente si, questo governo è del cambiamento, ma è necessario riflettere su quale tipo di cambiamento, visto che somiglia tanto a un recente passato che non ci dice nulla di buono.

Gradirei poter vivere in una nazione i cui ministri siano in grado di risolvere questioni importanti, e non generare problemi sulle questioni importanti del paese. Il tema dei flussi migratori è annoso e complesso, va risolto ma non in questa maniera. Comprendo come una parte di italiani restino sempre affascinati dalle parole, dalla propaganda politica, dalla fuffa in generale, ma io non posso permettere che questa parte di cittadini offuschi il diritto dell’altra parte di popolazione a ottenere un governo giusto, capace e responsabile.

Siamo tutti buoni a sbattere i pugni sui tavoli, ad alzar la voce, a fare i duri. Specialmente se contro elementi fragili. Ma pochi sanno davvero cosa dire e perché, cosa fare e perché, cosa chiedere e come.

Chiudere porti – persino alla Guardia Costiera Italiana – cosa contraria allo stesso Ministero dell’Interno, far vedere i muscoli, generare odio e rancore…Non è questo ciò che fa un buon ministro. Questo lo sanno fare tutti, almeno quelli che sono avvezzi ad ottener ragione senza averla.

LISTA DEGLI EXTRACOMUNITARI AGGREDITI DAL 3 GIUNGO AL 30 LUGLIO 2018

- 30 luglio - A Moncalieri poco dopo la mezzanotte di domenica Daisy Osakue, 22enne italo-nigeriana, primatista italiana under 23 di lancio del disco, viene colpita dalle uova lanciate da un'auto. Ferita all'occhio da un frammento di guscio

- 29 luglio - Ad Aprilia, in provincia di Latina 43enne marocchino è morto dopo un inseguimento da parte di un gruppo di persone che riteneva fosse un ladro. La sua auto è finita contro un muro e l'uomo dopo essere sceso è stato pestato. Da capire se è morto dopo l'aggressione o a seguito dell'impatto col muro. Denunciati due uomini di 40 anni, del posto, per i quali si ipotizza l'omicidio preterintenzionale.

- 26 luglio - A Partinico un cameriere 19enne senegalese è stato aggredito e picchiato nel bar dove stava lavorando. Tre giorni dopo è stato fermato dai carabinieri un operaio di 34 anni: è stato denunciato per lesioni personali aggravate dall'odio razziale.

- 26 luglio - A San Cipriano d'Aversa in provincia di Caserta due ragazzi in scooter sparano con una pistola ad aria compressa contro un 22enne della Guinea, ospite in un centro di accoglienza. Per lui solo escoriazioni.

- 26 luglio - A Cassola, in provincia di Vicenza, un operaio di origine capoverdiana viene ferito da un colpo di arma da fuoco esploso dalla terrazza di un appartamento. L'uomo stava lavorando su un ponteggio a 7 metri di altezza quando è stato raggiunto alla schiena da un pallino di piombo. A sparargli un vicino di origine argentina che si giustifica coi militari dicendo di aver sbagliato mira: voleva colpire un piccione.

 - 17 luglio - A Roma una bimba di etnia rom di 14 mesi (VIDEO) viene raggiunta da un colpo di pistola ad aria compressa potenziata, mentre era con la madre in viale Togliatti, nella periferia est della Capitale. Il responsabile è Marco Arezio, 59enne ex dipendente del Senato in pensione. "Stavo provando la nuova arma, non mi sono accorto di aver colpito la bimba", dichiara. Monito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "L'Italia non viventi il Far West".

- 11 luglio - A Latina Scalo dei ragazzi sparano da un'auto in corsa con una pistola ad aria compressa contro due richiedenti asilo nigeriani che aspettavano l'autobus. I proiettili di gomma colpiscono i ragazzi alle gambe causandogli dei piccoli ematomi.

- 6 luglio - A Forlì un ivoriano di 33 anni in bicicletta viene ferito all'addome e a un braccio da alcuni colpi sparati da un'auto in corsa con un'arma ad aria compressa.

3 luglio - Ancora a Forlì, due ragazzi in motorino affiancano in piena notte una donna nigeriana e le sparano a un piede con una pistola ad aria compressa. La donna per paura non denuncia l'aggressione.

22 giugno - A Napoli un cuoco originario del Mali, il 21enne Konate Bouyagui, che ha avuto un momento di notorietà per aver partecipato quest'anno a una puntata di 'Masterchef Italia', viene colpito all'addome da un proiettile di fucile a piombini sparato da un'auto in corsa.

- 11 giugno - A Caserta due giovani maliani titolari di protezione internazionale vengono avvicinati da un'auto nera con a bordo tre giovani che, al grido di "Salvini, Salvini!", gli sparano due colpi con una pistola ad aria compressa.

- 3 giugno - A Vibo Valentia Soumayla Sacko, un 29enne del Mali, viene ucciso a colpi di fucile. Esplode la rabbia nella baraccopoli di San Ferdinando, nella Piana di Gioia Tauro, dove viveva.

 

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Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
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