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Francia: segnali di disorientamento

Francia: segnali di disorientamento
Autore: Claudio Martinotti Doria - Redazione Esteri
Data: 15/07/2018

La Francia vive un momento di confusione e disorientamento che si rivela simbolicamente in numerose occasioni, tra cui la parata del 14 luglio, appena svoltasi, dove vi sono stati diversi imprevisti e incidenti, proprio davanti al presidente Macron e alla moglie/madre ultrasessantenne, che i media evitano di rammentare di averlo “stuprato” quando aveva 15 anni essendo la sua insegnante (negli USA si finisce in galera mediamente per quindici anni per questo reato), mentre la narrazione mainstream ovviamente edulcora l’avvenimento come commovente storia d’amore indipendente dall’età anagrafica.

Macron è uno dei leader psicopatici, sociopatici e megalomani indicati da psichiatri e studiosi internazionali, frutto di pesanti pressioni e condizionamenti esercitate su di lui dalla moglie, quando era adolescente e lei quarantenne, e da Attali il famoso finanziere e mentore che lo ha praticamente portato al successo occupandosi della sua formazione. In pratica si potrebbe affermare che la moglie e l’amico finanziere lo abbiano plasmato.

 

L’Italia se agli inizi della sua forzata unità voluta dai Savoia era sotto l’influenza inglese, per poi passare a quella americana, soprattutto in seguito alla II GM, dobbiamo ricordare che ha anche subito costantemente l’influenza francese, sempre deleteria e penalizzante che ha impedito al nostro paese di esprimere in pieno le sue potenzialità. Ad esempio i servizi segreti francesi hanno agito contro i nostri interessi nazionali anche tramite attentati ed eliminazione fisica di concorrenti italiani, come diverse inchieste giornalistiche hanno dimostrato, per limitare il nostro business all’Estero e sostituirsi a noi.

 

L’ennesimo esempio è stato fornito dall’aggressione alla Libia nel 2011, concepita dalla Francia proprio in chiave anti-italiana, per sottrarre al nostro paese ogni possibilità di business in Libia. Lo vediamo tuttora nella gestione del fenomeno immigratorio e nell’acquisto di aziende italiane da parte di quelle francesi, mentre viene sempre impedito il contrario, oltre alla gestione dei diritti di pesca nelle acque contigue alla Sardegna di cui i francesi vorrebbero impossessarsi. Solo per citare qualche esempio. Governi italici compiacenti, ignavi e pusillanimi, hanno sempre consentito alla Francia di agire con prepotenza danneggiandoci, spero che il nuovo governo si faccia rispettare e ridimensioni l’ormai patetica e anacronistica grandeur francese.

 

La Francia nella realtà dei fatti è messa molto peggio di noi, dobbiamo solo divenirne consapevoli e prendere adeguate contromisure. Non è un governo amico, non lo è mai stato.




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