Sei nella sezione Cultura   -> Categoria:  Eventi  
Lettera aperta dell'Uisp sul futuro del sistema sportivo

Lettera aperta dell'Uisp sul futuro del sistema sportivo
Autore: Vincenzo Manco - Presidente Nazionale Uisp
Data: 08/07/2018

 

 

 

Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, parla a istituzioni, sistema sportivo, terzo settore e cittadini

 

L’Uisp rilancia il suo impegno per una nuova cultura dello sport, basata su valori sociali ed educativi, sulla trasparenza e sulla valutazione dei risultati raggiunti, da parte di chi utilizza risorse pubbliche. Fuori da logiche opportunistiche o “lucrative”, soprattutto quando si parla di sport dilettantistico e per tutti. L’Uisp ricorda il suo impegno coerente per la riforma, per un nuovo sport e contro l’istituzione della figura delle società dilettantistiche lucrative, che risale allo scorso dicembre.

Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, indirizza questa lettera aperta ad istituzioni, sistema sportivo, terzo settore e cittadini: “Avete pagato tutti il biglietto? Allora prego, entrate, lo spettacolo sta per cominciare! Il circo dell’italico vizio sta per offrire i suoi numeri migliori – scrive Vincenzo Manco - ci sono i soliti trasformisti, quelli dell’ultima ora, quelli che firmavano comunicati stampa e in parlamento votavano altro, quelli che legittimamente hanno scelto di schierarsi a favore perché avevano già un protocollo firmato o pronto da sottoscrivere, quelli che “io l’avevo detto”, quelli che “noi siamo stati i primi”, insomma, quelli che “meglio del miglior Jannacci”.

Perché se non comunichi non esisti e se non lo fai subito, immediatamente, non sei efficace. Come si dice?...non buchi!

Beh, nel clamore di questi giorni, come avrete notato, non c’è stata la Uisp a commentare le dichiarazioni del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, a proposito delle società sportive dilettantistiche lucrative e lo abbiamo fatto per una scelta precisa: non avevamo bisogno di stare nel mucchio perché noi siamo quelli della campagna “Se è sociale, non è lucrativo!”, qualcuno se la ricorda? Noi si, unici ad averci messo la faccia fino in fondo, con totale trasparenza e insieme a pochissimi compagni di viaggio tra gli Enti di promozione sportiva, al netto delle firme sui comunicati che non si negano mai a nessuno.

Parlavamo di “tempesta perfetta, di maionese impazzita” poiché il provvedimento si inseriva in un  quadro che vedeva la delibera del Coni sulle discipline sportive ammissibili ridurre di fatto il riconoscimento della pratica sportiva; il codice del terzo settore che in materia di sport doveva essere armonizzato e le lucrative che entravano come nuovo soggetto solo per rispondere a bisogni di tipo fiscale.

C’è chi ha già modificato il proprio statuto, pronti ad accogliere le migliaia di tessere per fare cumulo e poter intercettare maggiori risorse dal Coni, magari ipotizzando la fattispecie di associazione di secondo livello. C’è chi nello stesso tempo rivendica di essere associazione no profit pur immaginando un rapporto con l’opportunità delle società lucrative. C’è chi vende diplomi con poche ore di formazione, c’è chi dice di fare tanta attività e sul territorio quasi non esiste. C’è chi costituisce sedicenti osservatori per auto assegnarsi medaglie sul valore sociale. Come sempre tutto e il contrario di tutto.

Per la Uisp non è solo questione di posizionamento sul tema, bensì un argomento che tocca un piano culturale, sociale, politico e istituzionale. La discussione sulle lucrative è stata aperta in un Consiglio Nazionale del Coni, dopo l’annuncio del cosiddetto “pacchetto sport” in Legge di Bilancio, come punto di preoccupazione per il mondo sportivo che nella quasi totalità si fonda sul volontariato. La Uisp in quell’occasione intervenne raccogliendo le stesse posizioni delle federazioni sportive e del Coni.

La centralità del problema per noi è osservare che da sempre la “questione sportiva” è trattata solo attraverso gli aspetti fiscali. Manca un’idea di grande respiro, una reale volontà per delineare un orizzonte rinnovato del sistema sportivo nel suo complesso mentre spesso si risponde a interessi di parte, a spinte lobbystiche senza inquadrare il fenomeno sportivo per quello che è diventato oggi.

Bisogna superare prima di tutto culturalmente l’idea che lo sport sia ancora relegato nello spazio e nel tempo dopolavoristico e ricreativo, poiché la cultura del movimento soprattutto è diventata parte di un vero e proprio progetto legato alla qualità della vita delle persone e delle comunità. Abbiamo una legge del 1942 che regola il sistema sportivo del Paese e poi una serie di riforme successive che non ne hanno toccato il cuore. Ma non si sente il bisogno di intervenire finalmente?

Chi vuole ragionare di questo trova una Uisp pronta a dire la propria, con umiltà, mettendo a disposizione la propria esperienza che quest’anno tocca i settant’anni, essendo stata costituita nel 1948.

Alla politica, alle istituzioni  e al sistema sportivo noi continuiamo a chiedere l’assunzione di una responsabilità profonda per una riforma di sistema che provi a farsi carico delle trasformazioni della domanda di sport, della qualità dell’offerta, dei ruoli dei soggetti sportivi, che faccia chiarezza sul chi fa che cosa, con quali risorse dedicate, con quali figure dirigenziali e operative. Che preveda indicatori per il valore sociale prodotto e ancora, quale debba essere il rapporto tra sistema sportivo e politiche pubbliche.

Se non ci leggerete né ci sentirete nelle prossime ore e nei prossimi giorni, vi chiediamo scusa fin da ora. Abbiamo a cuore la nostra coerenza e questa comprende anche la nostra responsabilità sociale. La Uisp intercetta risorse pubbliche e a quelle vuole rispondere con totale trasparenza perché anche su questo argomento abbiamo fatto una campagna nel 2015 portandola in Parlamento e alla Presidenza del Consiglio, anche qui unici nel panorama sportivo, come quella sul gioco d’azzardo. 

Chi vuol stare solo nell’arena dei social ci stia, noi continueremo a stare sul territorio, dalla parte delle nostre società sportive che tutti i giorni permettono a milioni di persone, tesserate e non con la Uisp, di fare sport. Garantiscono un diritto pieno alla pratica, in condizioni economiche spesso difficili e con articolate complessità burocratiche. Noi ci siamo per loro e per tutto ciò che fanno non finiremo mai di ringraziarle. Perché non stanno solo facendo sport, ma stanno formando buone cittadine e buoni cittadini, producono buone relazioni, rispondono alle solitudini, creano e saldano legami sociali. Attivano benessere, scambi culturali, conoscenza, inclusione…per tutte e per tutti.

La Uisp è lì, con l’umiltà di sempre ma anche con la consapevolezza di essere una grande forza sociale a disposizione del Paese…da settant’anni, da quando è nata la nostra Costituzione!”.




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 31/05/2024 23:12:40

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Eventi

Autore: Lara Facco - Redazione Cultura
Data: 22/05/2020
Fondazione Arnaldo Pomodoro e Studio MARCONI ‘65

Più di un mese fa la Fondazione Arnaldo Pomodoro e lo Studio MARCONI ’65 hanno lanciato una campagna di raccolta fondi a favore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri - IRCCS

Leggi l'articolo

Autore: Gabriella Gnetti - Redazione Cultura
Data: 21/05/2020
#laculturaincasaKIDS: attività e appuntamenti digital per bambini e ragazzi

...Nella serie di video per ogni età Gli abitanti del Museo dei Fori Imperiali si raccontano! i protagonisti sono i capolavori della collezione, che si animano raccontando la propria storia.

Leggi l'articolo

Autore: Gabriella Gnetti - Redazione Cultura
Data: 16/05/2020
#laculturaincasa: gli appuntamenti digital del fine settimana dal 15 al 17 maggio

Roma Capitale della cultura prosegue le attività su web e social con il programma #laculturaincasa. Sono tanti gli appuntamenti, gli approfondimenti e i video messi a disposizione online per tutti...

Leggi l'articolo

Autore: Gabriella Gnetti - Redazione Cultura
Data: 09/05/2020
#laculturaincasa: gli appuntamenti digital fino al 10 maggio

Roma Capitale della cultura, aderendo alla campagna #iorestoacasa, prosegue le attività su web e social con il programma #laculturaincasa. 

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -